mercoledì 9 marzo 2011

Nostalgia

Il mio nome segreto è molto più semplice in realtà; potrebbe essere sintetizzato in due parole: nostalgia del cielo.
Teresa d'Avila, santa e dottore della Chiesa, paragonava la vita sulla terra a "una triste notte in una cattiva locanda" e, rivolgendosi a Dio, diceva: "non mi stupisco che Tu abbia così pochi amici, se li tratti sempre così male".
Io sono più ottimista di Teresa e credo che la vita ci possa dare molta gioia umana, attraverso l'amore, l'amicizia, la contemplazione delle bellezze del creato, l'arte, la musica...
Allo stesso tempo, però, sperimento che tutte queste cose non saziano il desiderio di felicità e amore infinito che è presente nella mia anima e che nessun bene creato può esaurire: solo Dio basta, diceva Agostino.
Per una grazia speciale, e del tutto immeritata, questa felicità piena io l'ho incontrata qualche volta, seppur per brevi istanti, ed il mio cuore non l'ha più dimenticata, percependo la netta sensazione che non provenga da questa terra.
Per questo io mi sento abitualmente come un viandante costretto a vivere in terra straniera per tutta una vita, ma un viandante che conserva la speranza incrollabile di tornare un giorno a casa propria.
La solitudine immensa che provo, dunque, è strettamente proporzionale al bisogno di felicità infinita che sento nel cuore e che solo in cielo potrà essere colmato.
Proprio questo desiderio di felicità infinita è la prova più lampante dell'esistenza di Dio, per quanto mi riguarda, e ciò, prima ancora che sul piano esistenziale, sul piano metafisico, perchè ritengo irragionevole che una persona sia condannata a sentire dentro di sè un bisogno così radicato di una cosa che non esiste.
Certo, qualcuno potrebbe obiettare che lo stesso bisogno di felicità inappagato può condurre alla creazione dell'idea di un Dio che esiste solo nella mente dell'uomo, ed alimentare la speranza di una felicità ultraterrena illusoria: se arrivassimo a possedere la felicità piena non avremmo bisogno di Dio.
Ma questo è un argomento a doppio taglio; è vero infatti anche il contrario: Dio, infatti, sa benissimo che gli uomini si dimenticherebbero presto di Lui se fossero pienamente felici già su questa terra. La solitudine è proprio uno dei mezzi che usa per attirarci a Lui.
Ebbene si: ci sono sufficienti motivi per credere e sufficienti motivi per non credere, diceva Pascal; la fede è sempre una scommessa, un salto nel buio.
E' per questo che alla verità, come alla fede, si arriva prima col cuore che con l'intelligenza: prove inconfutabili non ce ne saranno mai, perchè altrimenti verrebbe meno la libertà dell'uomo.
Una persona libera avrà sempre molti motivi per credere se avrà un minimo di volontà di credere: non ne avrà nessuno se non vorrà credere.
Dio ci dona libertà e ci chiede buona volontà, ma noi cosa siamo disposti a dargli?

37 commenti:

  1. Il discorso su Dio è troppo lungo per potessere esaurito del tutto (o forse, addirittura, è talmente lungo da essere infinito!).

    Per quel che mi riguarda, ho un rapporto con la religione un po' particolare. Non vado a messa, non mi confesso, non ho fiducia nei preti (e neanche nelle suore).
    Vivo la relgione a modo mio. Prego quando ne sento la necessità.

    Il discorso della solitudine come "mezzo di avvicinamento" effettivamente potrebbe essere anche fondato. Ma non funziona per tutti..

    RispondiElimina
  2. io sono pessimista come Teresa D'avila, a parte questo ... siamo eternamente infelici, perchè vogliamo qualcosa che non possiamo avere, basterebbe renderci conto di quanto abbiamo e potremmo apprezzare veramente la vita ...più che altro a me sconvolge il male che c'è, la superficialità, questa noncuranza degli altri, in realtà Dio dice che siamo tutti fratelli, ma lo siamo solo sulla carta, perchè viviamo per gli altri solo in funzione del fatto che ci servano o no. Brutto dire così,ma per solitudine siamo disposti a tutti pur di scacciarla via.
    In questi contesti, per tirarmi su, mi vien in mente la canzone MERAVIGLIOSO, cantata ultimamente anche dai Negramaro, e tutto dovrebbe passare in secondo piano. A Dio dovremmo dare tanto solo per il semplice fatto di averci messo al mondo ...

    cmq è un discorso troppo lungo e complicato da affrontare e avrei troppe cose da dire ...

    buona giornata :P

    RispondiElimina
  3. Il tuo pezzo ci fa guardare dentro, ma proprio dentro Luigi. Che dire...io non dò a Dio poi molto. A volte chiedo chiedo chiedo. Ma dovrebbe bastarmi ciò che ho. Anche quando la strada è lunga ripida e in salita...quando uno alza gli occhi al Cielo. Il Cielo in qualche modo risponde sempre. A volte io lo sento poco. Non lo so. Comunque grazie Luigi!

    RispondiElimina
  4. Grazie Luigi per questo post meraviglioso... Solo Dio basta è vero...

    RispondiElimina
  5. Ciao Luigi, belle considerazioni, grazie sono un motivo di riflessione, ti ritengo fortunato se hai quelle percezioni ogni tanto, anche a me capita, di essere in quello stato di grazia, di sentirmi inserita nella natura come una cosa qualunque,come estasiata, ma le cose terrene ci riportano spesso alla realta'mediocre, questo tuo agognare qualcosa di infinito e soprannaturale secondo me ti avvicina molto ai santi e maestri, forse era ancora sant'agostino che paragonava la sensazione dell'amore verso dio, come quella dell'innamoramento, se ami una persona fai di tutto per non dispiacerle e vorresti vederla il piu' presto possibile, intanto accettiamo quello che ci manda, i segni ci sono sempre bisogna saperli vedere, come regali, in attesa di quello piu' grande che ci fara' quando decidera' Lui, penso che ognuno di noi abbia un compito sulla terra, aiutare gli altri in tanti modi, questo tuo esternare le emozioni e' uno di quelli... bellissimo video grazie, buona giornata rosa.)

    RispondiElimina
  6. @ Chiara: eh si cara, non funziona per tutti; questo è il vero problema: ogni persona è un universo a sè e ciascuno deve percorrere la sua strada...

    @ Francesca: hai centrato il cuore del problema quando dici che "per solitudine siamo disposti a tutto pur di scacciarla via"; io penso che invece dobbiamo tenercela e darle un senso, perchè può diventare occasione di salvezza...

    @ Laura: il cielo in qualche modo risponde sempre; quanto sono vere queste tue parole amica mia!!!

    @ Mirta: grazie a te...di esistere!!!

    RispondiElimina
  7. @ Rosa: grazie per queste tue belle parole; è proprio vero che ciascuno di noi ha un compito unico ed insostituibile da svolgere: Dio è il più grande degli artisti e non crea mai una persona uguale ad un'altra!!!

    RispondiElimina
  8. Io semplicemente mi inchino dinanzi alle tue ispirate parole...

    Un abbraccio*

    Maddy

    RispondiElimina
  9. Io penso che ognuno possa trovare la propria spiritualità dentro di sé. C'è anche gente molto concreta che non ha bisogno di un qualcosa di "alto" a cui anelare; io non sono così, però rispetto comunque le inclinazioni di tutti.
    Più che in una religione standardizzata, io credo a questa spinta spirituale , una specie di scintilla presente nella nostra anima, una cosa personalissima.
    Grazie per queste profonde riflessioni :-)

    RispondiElimina
  10. Buongiorno Luigi, personalmente non credo che la solitudine sia uno dei mezzi che Dio usi per attirarci a lui, credo invece she sia un suo dono per farci apprezzare l'offerta che facciamo di noi stessi agli altri, solo attraverso la sperimentazione della solitudine e solo conoscendola a fondo si può capire il vero valore della condivisione!

    RispondiElimina
  11. Qui passo, caro Luigi, altrimenti non la finiremmo più... :)

    RispondiElimina
  12. Solitudine,felicità,contemplazione...
    momenti irrinunciabili della nostra vita.

    RispondiElimina
  13. Ma sai Luigi, alla ricerca della felicità siamo dediti tutti, sia chi crede in Dio che chi non crede. D'altronde la vita è un'alternanza continua di felicità e di infelicità. Ma è un discorso impegnativo che non me la sento di liquidare con due frasi.

    RispondiElimina
  14. grazie per le attenzioni verso di me,
    per fortuna sto bene... Osaka dove abito dista circa 1000km dall'epicentro...
    ma sono rimasta sbalordita... mi dispiace per i terremotati...

    RispondiElimina
  15. Sono molto profonde e sentite le tue riflessioni...anch'io ho nostalgia del cielo e dell'infinito...però amo anche vivere delle piccole cose...ed è vero che la mente è squilibrante, il cuore invece abbraccia e porta armonia...
    io cerco Dio...o l'energia divina passando dal cuore...
    ma non è per tutti così!

    RispondiElimina
  16. Luigi...ecco chi mi mancava per il premio...tu e la tua luce splendente! Passa da me e goditi il tuo premio!

    RispondiElimina
  17. Ciao ... è la prima volta che entro nel tuo spazio e trovo un argomento serissimo e grande. Non so se credo nello stesso Dio di cui parli , ma lo possiamo chiamare Dio , o felicità , o armonia , o pace .... capisco perfettamente ciò di cui parli . Io ho sperimentato il fatto che se mi lego al passato ricercando non la felicità dell'ora ma quella già provata e dunque riportando il mio pensiero indietro , sono prigioniera. Forse dovremmo davvero impararae a vivere ogni istante non come un cammino PER arrivare a qualcosa , ma come IL qualcosa che può darci tutto... svuotare la mente da tutta questa polvere di commenti e richieste che ci facciamo continuando a tormentarci , poi il resto viene da sè ... un abbraccio

    RispondiElimina
  18. Io non pratico molto anche se credo in Dio,sono un pò pigra in questo senso, ma Dio lo sento come fonte inesauribile di amore e serenità quando accetto quello che sono e vivo i doni che ho ricevuto, la mia famiglia, la pittura che mi trasporta così lontano dalla quotidianità fatta di doveri...Credo che noi ce l'abbiamo sempre davanti ai nostri occhi la felicità , sbagliamo a cercarla dove non potremo mai trovarla, se ascoltiamo dentro di noi quella voce che parla sempre e si fa sentire in mille modi, sapremo vivere momenti perfetti e semplici, ma colmi di quella che è armonia per l'animo umano e per la vera natura dell'uomo. Questo è il mio pensiero...A presto,Barbara

    RispondiElimina
  19. Ciao Luigi, questo tuo post mi ha molto colpito. Non ho grande esperienza ma ti dirò... Non credo Dio conti quanto siamo disposti a dare ma la disponibilità ad aprirci a Lui. Quella nostalgia dell'Infinito che pure tu provi è, concordo, sintomo irrazionale ed istintivo dell'esistenza di Qualcosa, ma Fede e Ragione non si separano mai : credo ut intelligam, intelligo ut credam (S. Agostino).
    La felicità viene, non sempre, ma viene e non la mancanza di Infinito ce la toglie, non era S. Filipo Neri il Santo della gioia?

    RispondiElimina
  20. Caro Luigi, ho letto con molto piacere quanto mi hai indicato nel mio blog, ovvero questo post.
    Condivido le cose che dici soprattutto verso la fine.
    Solo una cosa, supponendo che Dio esista...dibito seriamente che si aspetti qualcosa o maggiormente, che abbia bisogo di qualcosa o ancora che gli interessi cosa abbiamo da dare a lui. Dio è colui che dona, basta leggere qualsiasi sacra scrittura e un dono in quanto tale, non abbisogna di esser ripagato se non in termini di gratitudine, ma qui il fatto è complicato: il mittente è anonimo, occorre credere che sia lui o chi per esso :)
    Un abbraccio, ti leggerò con piacere.

    RispondiElimina
  21. anch'io ti leggerò con piacere: al di là della diversità di convinzioni vedo una sincerità di fondo che ci accomuna e che può aiutare entrambi a trovare la strada...

    RispondiElimina
  22. Luigi, vedo che siamo sullo stesso modo di pensare...stiamo fecendo della diversità una ricchezza, cosa non da poco. Sarei ben lieto di sapere che la mia diversità di pensiero aiuti te a rinnovare la tua fede!
    Questo denota intelligenza, rispetto e grande cività.

    In fondo, indipendentemente dal Dio che si prega o non si prega, al credo, alla filosofia o ideologia a cui si aderisce, non ci impedisce di essere buone persone e alla fine molte anzi moltissime cose ci accomunano, a volte scorgo persino che cambiano solo i nomi delle cose, per il resto i concetti sono uguali.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  23. E' bellissimo leggerti Luigi.
    Avrei tante cose da commentare e su cui convenire con te, ma qui non mi risulta così facile perchè vivo in maniera contorta e troppo intima il mio lato spirituale.
    Voglio solo dirti che tu invece sai parlare di fede e religiosità in un modo oggi dimenticato : hai il pregio di saper porre dubbi alle tue stesse certezze e a fornire risposte esaudienti senza però avere la pretesa dell'assoluta ragione.
    sono convinta che se si parlasse così di Dio, dalle scuole alle chiese, impareremmo a non nutrire intolleranza verso ciò che, a parer mio, ci è stato posto per troppo tempo come un "dovere" cui adempiere e come un mondo pieno solo di rigidi divieti e tabù.
    Il mio cuore aprirebbe di più le porta verso un "sistema" religioso che si facesse carico di esprimere la gioia della fede non attraverso la parola noiosamente codificata così come tu hai fatto con semplicità e dolcezza in questo post.
    Grazie!

    RispondiElimina
  24. anche solo per un messaggio come questo credo che valga la pena viverla questa vita!!!

    RispondiElimina
  25. Quando mi trovo sola nella natura, mi guardo intorno ,ammiro la bellezza della vegetazione, ascolto il canto degli uccelli, il fruscio delle foglie al vento, alzo gli occhi al cielo, viene così spontaneo !
    Quì mi sento vicino a Dio ,mio Signore, mia luce , e quì mi sento felice .Sento che esiste qualch'uno che ti vuole bene !Forse sono andata un pò fuori tema .
    Grazie Luigi,per tutti i tuoi pensieri, che Hhanno il potere di fermarti e farti riflettere
    Buona domenica Bianca

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Bianca: le tue parole sono sempre un balsamo per il mio cuore!!!
      A presto

      Elimina
  26. Cosa non ti dona pace e?
    Cosa ti mette nella condizione di chiedermi se sto bene?

    È davvero tutto tuo questo vuoto nell'anima o temi che devi darne un senso per colmare quel vuoto che percepisci nelle altre anime?

    Quale carico grave porti sulle tue di spalle?

    RispondiElimina
  27. siamo tutti parte di un unico corpo, perciò se una piccola parte di questo corpo soffre, anche le altre parti provano dolore: allo stesso modo se una parte riesce a trovare un senso al vuoto che avverte, tutto il corpo si riempirà di significato!!!
    Un abbraccio forte forte, di quelli capaci di rianimare tutto il corpo...

    RispondiElimina
  28. "Tardi ti amai
    bellezza tanto antica
    e tanto nuova....

    Ero un ricercatore
    cercavo la felicità come te come tutti ....

    Ma tu mi chiamasti e il tuo grido infranse la mia sordità..

    Brullasti,risplendesti e fugasti la mia cecità...

    Spargesti la tua fragranza,
    la respiri e già sospiro per te Dio...

    Mi toccasti e ardo dal desiderio della tua pace....

    E ora Signore
    amo solo te.."

    S.Agostino....

    p.s:abbiamo un maestro in comune!

    Ti abbraccio sempre

    RispondiElimina
  29. ......entro in punta di piedi senza fare rumore..

    Perdona ,ma non oso svegliarti ho solo bisogno di ascolto!

    ....sto ascoltando me e questo pezzo...

    Non appena tutto finisce vado via nuovamente in punta di piedi...

    Non oso ...non oso svegliarti...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. fai come se fosse cassa tua...perchè in un certo senso lo è!!!
      Un bacio

      Elimina
    2. ...cassa mia?

      Vita e morte!

      Vorrei in alcuni casi essere più superficiale...ma se lo fossi non mi troverei qui ,in questo posto o in questa casa...anche se ho spesso sentito che vivi anche in altre case !


      Non dimenticare mai che ti voglio bene!




      Elimina
    3. è stato solo un errore di trascrizione!!!
      Ti voglio bene anch'io!!!

      Elimina
    4. Ho letto un tuo commento su un post che parla della esistenza di Dio..."per quanto mi riguarda la prova più lampante dell'esistenza di Dio è il desiderio di felicità infinita che sentiamo nel cuore, e che niente su questa terra può mettere a tacere.
      Ritengo infatti del tutto poco plausibile che una persona sia condannata a sentire dentro di sè un bisogno così radicato di qualcosa che non esiste"

      Un verso che ti vede e ti riconosce stesso autore del post"cosa ci manca"..

      Io so cosa provi quando cerchi di comunicare quella verità e rimango spesso osservatrice verso chi sta dall'altra parte,quell'interlocutore con una radicata convinzione mentale che un Dio non esista ma affascinato dai grandi pensatori di un tempo (Pascal) che guardacaso attingevano dalla stessa fonte di bellezza ,verità e felicità...e me ne sto lì a sorridere e a guardare quanto questa potenza sia vicina alle persone inconsapevoli..Grazie sempre per i tuoi preziosi contributi li e altrove ,un abbraccio

      Elimina
    5. ormai conosci meglio di me quello che scrivo: un giorno dovrò cederti la password!!!
      Preparati

      Elimina
    6. Facciamo così rendiamo pubblica la tua password...tutti possono entrarci :)o forse è più corretto dirti che non hai mai avuto una password su certi temi ,chi ha interesse e voglia ci si accosta liberamente.

      Devo rivelarti una cosa,sono un po giù di corda,ho saputo di una persona scomparsa da quasi dieci mesi,una sensazione di tristezza immensa.Mi hanno informata su un blog,ma la cosa che fa più male è come se ne parla,avrei preferito un silenzio rispettoso all'evidenziarne difetti che per me erano pregi tra l'altro.Non riesco ad essere serena...mi dispiace tanto...scusami .

      Elimina
    7. hai ragione tu, come sempre, non ho mai avuto una password su questo blog: è stato sempre aperto a tutti senza differenze!!!
      Sono felice che tu lo abbia notato
      Un abbraccio

      Elimina