Sono stati giorni di riflessione quelli appena trascorsi.
Quando "scendo" al mio paesello ritrovo sempre una parte di me che pensavo sopita sotto l'incedere calmo e sicuro del tempo.
Non può sopravvivere un albero senza radici: le mie hanno tratto linfa feconda dalla terra baciata dal sole che gli antichi chiamavano "Campania felix" e perciò ogni volta che ci ritorno i miei rami si nutrono di luci e sapori che rigenerano tutta la pianta di cui sono fatto.
Il mio paese si chiama Lausdomini ma non chiedetemi perchè.
Chiedetemi piuttosto se potrà mai venire qualcosa di buono da questo posto, perchè guardandolo sembrerebbe proprio di no.
Tutto è rimasto com'era vent'anni fa e già allora quello che c'era non è che fosse un granchè.
Un pugno di case, una chiesa, qualche bar e terra da coltivare.
Il tempo sembra si sia fermato da queste parti.
Cos'è allora che nutre ancora la mia pianta?
L'amore per le tue radici.
RispondiEliminaTvb
ciao Sonia: non sai quanta nostalgia ho avuto di una locanda in mezzo alla brughiera!!!
RispondiEliminaUn abbraccio
Lausdomini mi fa venire in mente "Laudate Domino"... forse era un paese dove si lodava Dio o che..... nel vederlo, nel trascorrerci dei giorni, nel gustarne i sapori, nell'incontrare la gente.. faccia venire voglia di lodare Dio!
RispondiEliminaSono contenta di questo tuo ritorno alle origini e del tuo ritorno ora fra noi nella blogosfera!!
baci
Ciao Luigi, mi sa che sei proprio tu...Buon Anno!
RispondiEliminaLuigi, è l'amore e la semplicità che fanno di quel paesello l'anima vitale
RispondiEliminaBentornato tra noi carico di emozioni!
Ciao Luigi non importa la grandezza della pianta ma se le radici sono profonde ci sarà rempre linfa,
RispondiEliminabuona serata.
Tiziano
Caro Luigi, Bentornato e di nuovo buon Anno!! ... il tuo è un bel quesito esistenziale ... mi spiego: spesso ricorre la frase " non c'è nessun posto come casa" ... ma se è così ... (al di là della storia del cercare lavoro, conosere, posti nuovi ecc.) ... perchè se ne fugge?? ... perchè si passa tutta la vita a desiderare di vivere altrove quando poi ... alla fine ... il cuore è sempre lì? ... forse sarà che noi esseri umani siamo ormai incontentabili ... o forse sarà che il nostro "grembo materno" è, di fatto, casa!! Mha! fatto sta che almeno per me il mio unico desiderio è sempre stato quello di cercare nuovi orizzonti ... spero che tu, da questo groviglio di parole ne abbia tratto qualcosa di buono ... ultimamente sto un pò "fuori fase"!! ^__^ a presto!
RispondiEliminaForse proprio la mancanza di quel progresso che da una parte fa comodo ma dall'altra "sopisce" le nostre anime...
RispondiEliminaBentornato e buon anno Luigi.
Dony
Io credo...la semplicità e la pace.
RispondiEliminaLa vera essenza dell'uomo...che le metropoli violentano in ogni modo possibile...
...e quando le si ritrova, a maggior ragione le si riapprezza...
...ed ama !!!
Un abbraccio, amico mio, bentornato e gioioso 2012!
M@ddy
Ho letto anche tutti i commenti e sono d'accordo con molti. E' proprio quella atmosfera fuori dal tempo che può rigenerarti e darti una pace che non puoi trovare altrove.
RispondiEliminaCiao Luigi. A presto.
L'amore, Luigi! Tutto l'amore che senti ancora permeare ogni piccolo angolino della tua terra! Ci si allontana, per volontà o per obbligo, ma un pezzettino di cuore rimane per sempre lì..ed è ciò che ci nutre e ci ricarica... Bentornato, amico mio! ..e auguri di cuore per un anno pieno di amore e di sogni realizzati! Ti abbraccio
RispondiEliminaCinzia
@ Rita: anch'io sono contento di ritrovarti cara; in realtà pare che l'origine del nome non sia latina ma si tratti di un termine dialettale latinizzato da qualche cultore degli studi classici!!!
RispondiEliminaUn bacione
@ Laura: buon anno anche a te amica mia; come sempre sei troppo buona con me!!!
Un abbraccio
@ Simo: forse potrebbe essere proprio l'anima vitale, unita alle mozzarelle e alla parmigiana di melanzane di mia mamma!!!
Un bacione
@ Tiziano: hai proprio ragione amico mio; grazie per la tua saggezza!!!
A presto
@ Stefania: ti comprendo perfettamente cara; finiamo per desiderare solo le cose che abbiamo perduto!!!
Un abbraccio
@ Dony: è proprio vero amica mia; a quelle latitudini c'è forse più spazio per la riflessione!!!
Buon anno anche a te
Un bacione
@ Maddy: felice anno nuovo anche a te cara; mi ha rinfrancato molto anche l'affetto che sentivo venire da tutti voi e che mi ha accompagnato nella mia terra!!!
Un abbraccione
@ Ambra: bentrovata amica mia; pensa che il 6 abbiamo festeggiato una zia novantenne ed è stata l'occasione per rivedere cugini e nipoti che non vedevo da quasi 20 anni, con relativa foto di gruppo a consacrare l'evento!!!
Un bacione
@ Cinzia: ma sai che mi stupisco sempre di tutto l'affetto che ritrovo quando torno al paesello; è come se la gente avesse un'immagine di me che ormai è idealizzata, perchè vedendomi così poco non ha tempo per scoprire quanto sono insopportabile!!!
Un abbraccione
Qualcuno trova la ninfa in mezzo al deserto, qualcun'altro il calore in una spianata di ghiaccio. Tu ti nutri in questo paese che, apparentemente, non ha nulla... Non perdere tempo a chiederti cosa sia.. prendi e goditi il momento.
RispondiEliminaBentrovata Sara: sai che è proprio bello quel disco di Marisa Monte; ogni volta che l'ascolto ti penso!!!
RispondiEliminaUn abbraccio
Mi perdoni se ti dico che non ricordo il titolo della canzone :-(
RispondiEliminaMe lo ripeti?
l'ultimo disco si chiama "O que você quer saber de verdade" ed è uscito qualche mese fa; la canzone che l'ha resa famosa in Europa è "Jè sei namorar" con i Tribalist!!!
RispondiEliminaConosco la cantante.. quando vivevo in Brasile ho avuto modo di ascoltare molto di lei..ma oggi non ricordavo la canzone nello specifico!
RispondiEliminaGrazie del pensiero... è davvero una bellissima canzone e sapere di essere a lei associata.. mi riempie di gioia! GRAZIE!!!
Un abbraccio grande grande!
L'amore della vita è uno, i grandi amici sono "pochi ma buoni"...
RispondiEliminaLa modernità porta lunghe serie di fidanzati e decine (o centinaia!) di "amici semisconosciuti" con cui si passa il tempo a fare sterili commenti sui social network.
La vita vera è qualche passo indietro, ecco cosa c'è di speciale nei piccoli borghi: le distrazioni delle città ci fanno perdere il tempo in inutili cose e dimentichiamo che una passeggiata in un bosco scalda anche i sentimenti mentre qualche ora nei centri commerciali scalda solo mani e piedi.
condivido in tutto quello che hai scritto Anna: se solo riuscissimo a camminare più spesso in mezzo ai boschi..
RispondiEliminaforse è quel luogo chiamato "casa" che ti nutre... lì ci sono le tue radici, nel bene o nel male!
RispondiEliminaIo credo che ad alimentare la tua pianta sia il desiderio degli umani di appartene a qualcosa/qualcuno...
RispondiEliminaciao Luigi
Elisabetta
@ Federica: in effetti le mura della mia casa hanno il potere di rievocare tutto un mondo che forse appartiene a quella parte di me che rappresenta la memoria del tempo passato, ma che può essere ancora molto feconda!!!
RispondiEliminaBuon anno Fede
@ Elisabetta: sai che dalle mie parti i vecchi dicono ancora "a chi appartieni" quando trovano qualcuno di cui non conoscono l'identità?
Altre volte utilizzano l'espressione "a chi sei figlio"!!!
Un abbraccio
Nella piccola dimensione del paese si cresce con radici piantate nel terreno ... nella grandezza offerta dalla metropoli ... negli spazi angusti di vasi troppo piccoli, come in un vivaio sovraffollato ...
RispondiEliminaCiao
Andrea
Ciao Luigi, credo che ciò che nutre la tua pianta sia ciò che anche io sto ritrovando ora che ho ripreso più contatto con la parte più vera di me...la capacità di vedere di nuovo con gli occhi di quando eravamo bambini e se lo siamo stati in un posto, bello o brutto che sia, quel posto ci riporterà sempre a riprendere contatto con la parte più vera di noi, ci piaccia o no...e riscoprire che tutto era ancora lì, dentro di noi, mi ha fatto capire che posso ancora esprimermi e vivere al 100%
RispondiEliminaA presto, Barbara
Credo che si torni per trovare una sorgente che possa nutrire le nostre cellule antiche che chiedono e vogliono quell'acqua, quell'aria, quella terra, quegli odori o profumi, una memoria scritta in noi. Ma ormai nella realtà troppo diversa, troppo lontana e persa, non ci appartiene più ma ci ha nutrito.
RispondiEliminaBentornato, Luigi! Hai già detto molto bene ciò che nutre la tua pianta: luci e sapori. Sono due parole che contengono un mondo, le tue radici. Ed il fatto che nel tuo paese tutto sia rimasto come prima, può forse darti la sensazione di ritornare indietro, al tempo in cui lì ci vivevi. Tienile strette queste belle sensazioni!
RispondiEliminaAnch'io sono nata in un minuscolo paesino montano del Sud: ogni volta che ci ritorno, sento nuova linfa alla mia vita. Chissà perchè ...
RispondiEliminaLa questione delle radici è complicata, per chi non si è mai trasferito dalla propria zona di origine è difficile capire.
RispondiEliminaIo, in modo simile a te, sono nata in una soleggiata cittadina di mare. Poi mi sono trasferita nella brumosa pianura padana. In verità mi trovo molto bene, nel milanese ho trovato le opportunità e la vita pulsante che non c'era nel mio luogo d'origine. Eppure, ogni volta che torno nel luogo dove sono nata, mi prende una nostalgia profonda... come se una parte di me avesse bisogno di riappropriarsi delle sue radici. Forse è per questo che scendo nella mia vecchia casa il meno possibile.
Dunque, anche tu, come mio marito, sei un campano in esilio. Il richiamo delle proprie radici, è sempre molto forte, anche quando pensiamo che siano radicate in un luogo insignificante.
RispondiEliminaTi abbraccio.
Sono felice che hai trascorso le feste serenamente al tuo paese natale.
RispondiEliminaPer me il paese che non è cambiato è prezioso e meraviglioso, ma forse gli abitanti hanno bisogno qualche cambiamento...
@ Andrea: molto efficace l'immagine del vivaio sovraffollato; io credo che dobbiamo imparare a ritagliarci il nostro spazio di terra vitale lì dove siamo, sapendo che ogni luogo ha una sua linfa che nutre!
RispondiEliminaBuoni giorni
@ Barbara: è proprio vero cara; crescendo rischiamo di perdere di vista ciò che siamo stati e che invece ci accompagna sempre!
Ti auguro giorni pieni di ispirazione creativa!!!
@ Cristina: infatti credo che se adesso non riuscirei a vivere più nel paesello; ormai sono abituato a muovermi con ritmi di vita completamente diversi.
Un abbraccio
@ Ninfa: forse la nostalgia dipende anche dal fatto che vedo i miei invecchiare più velocemente di quanto pensassi e desidererei trascorrere questi ultimi tempi della loro vita tenendoli più stretti a me!!!
Bentrovata cara
@ Mari: nei paesini montani credo sia ancora più forte il legame con le radici, o sbaglio???
A presto
@ Vele: il mare ti manca sempre però; penso sia inevitabile. Anch'io mi trovo molto bene nella pianura padana: per certi versi trovo che sia un altro mondo!!!
Un abbraccio
@ Serenella: ebbene si; in esilio ma non "emigrante", come diceva il buon Massimo Troisi nell'indimenticabile Ricomincio da tre!!!
Bentrovata amica mia
@ Titti: di molti cambiamenti cara; ma allora tuo marito è italiano???
CIAO LUIGI .
RispondiEliminaLe nostre radici...Io penso che nessuno muore su questa Terra finchè vive nel cuore di chi "resta in vita"il nostro corpo si spegne ma finchè rimaniamo nei ricordi di qulacuno attraverso la famiglia, i paesaggi è il terreno in cui ognuno di noi è radicato ,e imparare sin da subito a riconoscere queste radici. bhè una parte di noi resterà sempre viva!
CIAO LINA
ciao Luigi secondo me questi posti rimasti inalterati nel tempo hanno sempre un fascino particolare, sono luoghi appunto di riflessione, nel tuo caso essendo paese d'origine, evocheranno ricordi e anche nostalgie, ogni tanto fa piacere ritornare indietro, ciao grazie baci rosa a presto, buon week end
RispondiElimina@ Lina: siamo stati creati per vivere una vita senza fine cara; morirà solo chi lo avrà scelto!!!
RispondiElimina@ Rosa: buon week-end anche a te; sono già finiti i festeggiamenti???
ciao luigi si finiti basta feste.) ciao grazie a presto rosa
RispondiEliminaProprio il tempo che si è fermato, quello la nutre.
RispondiEliminaE nutrirebbe uguale anche se ci avessero costruito dieci grattacieli. Baci
Ma quanto è bello ritrovarsi nel passato per augurarsi il meglio dal presente e chi lo dice che questa mia continua ricerca a ritroso non mi rende felice!?
RispondiEliminaOgni passo fatto con il Cuore è sempre una "rinascita"...non credi anche tu?
Buon anno nuovo collegato al vecchio!
L.
Hai ragione gioia mia: pensa che tra due giorni sarò di nuovo al paesello e ti penserò!!!
RispondiEliminaUn bacio