mercoledì 12 agosto 2020

Un povero cristo

Questa notte ho scoperto la mia vera vocazione.
Sono un povero cristo.
Avrei voluto essere alter Cristus, ipse Cristus, ma sono riuscito soltanto a somigliare a un povero cristo, ben misero, ben povero.
Non sono capace di portare la Tua Croce Gesù
Posso soltanto restare a guardare, seduto ai Tuoi piedi, mentre sei Tu a portarla, anche la mia, quella che sarebbe toccato a me portare.
La mia vocazione è misera e povera: quella di farTi compagnia, restarTi accanto come un cane più o meno fedele, accovacciato ai tuoi piedi, di nessun aiuto, spesso di ostacolo.
Più di tanto non riesco a fare.
Il mio nome è vuoto e miseria
E tuttavia Tu continui ad amare questo povero cristo che sono.
Sei felice come una sposa quando sono accanto a te, ed è sorprendente come Tu riesca a gioire anche del nulla che sono se lo metto nelle Tue mani ferite e te lo offro, come un bambino offre un filo d'erba a sua madre che lo riceve come se fosse la cosa più preziosa al mondo.