giovedì 15 settembre 2022

il mistero della luce

Non posso negare, e il titolo di questo blog ne è la conferma, che esiste un fenomeno naturale da cui sono profondamente attratto ed incuriosito: quello della luce.

E' stato per me sorprendente scoprire che gli stessi esperti sul tema "brancolano nel buio più fitto", tanto da giungere alla conclusione che la natura della luce è uno dei misteri più impenetrabili della storia della scienza.

Alcuni scienziati hanno sostenuto che la luce sia composta da particelle, altri di onde elettromagnetiche; recentemente qualcuno ha ipotizzato che sia entrambe le cose, ma in materia ci sono poche certezze.

Eppure la luce costituisce un elemento vitale per ogni specie vivente, dalle piante (che ne "bevono" in abbondanza altrimenti muoiono) agli esseri umani, il cui umore è tanto condizionato dalla luminosità delle giornate.

L'intensità e la purezza della luce dipendono poi da tante circostanze: stagioni, condizioni atmosferiche, umidità, al punto che ci sono momenti in cui risplende con una tale limpidezza che sembra fare nuove tutte le cose, quasi ricreandole.

Anche dal punto di vista teologico, la luce è molto legata al concetto di vita e di creazione: Dio stesso è rappresentato spesso come luce e tutti quelli che hanno avuto esperienze di premorte, oltre ai santi mistici che ne hanno avuto diretta visione, lo hanno descritto come una luce intensissima che non da fastidio agli occhi.

Immaginate la mia sorpresa quando ho scoperto che anche il miracolo della vita umana inizia con un lampo di luce al momento del concepimento.

Questo lampo di luce è stato fotografato da alcuni scienziati americani con uno scatto che immortala l'istante del concepimento, quando il gamete maschile penetra nell'ovocita femminile e inizia una nuova vita.

Quest'attimo, colto da una sofisticata tecnologia, ha rivelato che al principio della vita corrisponde una esplosione di luce.

Luce e vita procedono insieme da sempre nel corso della storia e Dio voglia che questa sorgente non abbia mai ad esaurirsi finché ci saranno esseri viventi sulla terra.