“Quando verrai alla mia tomba, tu bussa e io ti risponderò"; lo ha lasciato scritto nel testamento spirituale per dire che lui anche da morto ci sarebbe sempre stato per chi avesse chiesto il suo aiuto.
La gente ha preso il consiglio alla lettera, viene qui e bussa davvero.
Entrando nella seicentesca chiesa di San Giuseppe dei Vecchi a Napoli si resta colpiti dal flusso di persone e dagli ex voto, ma è soprattutto una semplice sepoltura posta lungo la navata ad attirare l’attenzione.
È la tomba di don Dolindo Ruotolo (Napoli 1882-1970) punto di riferimento, in vita, per migliaia di persone, la cui devozione si sta diffondendo sempre di più nel mondo man mano che aumentano le grazie ricevute.
In questa chiesa la gente viene per bussare, e anch'io ci sono andato l'estate scorsa: mi sono inginocchiato davanti alla tomba e ho bussato!
Con stupore mi sono accorto che la lastra di marmo si muoveva: si vede che a furia di bussare si sono allentate le viti che la tengono chiusa; altro motivo di meraviglia è stata la presenza nella chiesa di un nutrito gruppo di fedeli polacchi in pellegrinaggio a Napoli. Pare che in Polonia don Dolindo stia facendo molti miracoli.
Leggendo la sua storia si rimane stupefatti per la gigantesca statura spirituale di questo santo che pochi ancora conoscono e di cui lo stesso Padre Pio, suo contemporaneo, aveva grandissima stima.
Si sta diffondendo in questi anni soprattutto l'atto di abbandono che don Dolindo (che significa dolore) ha composto su ispirazione divina, di cui riporto solo la parte conclusiva:
Quando vedi che le cose si complicano, di' con gli occhi dell'anima chiusi:
"Gesù, pensaci tu".
E distràiti, perché la tua mente è acuta... e per te è difficile vedere il male. Confida in me spesso, distraendoti da te stesso. Fa' così per tutte le tue necessità. Fate così tutti, e vedrete grandi, continui e silenziosi miracoli. Ve lo giuro per il mio amore. Io ci penserò ve lo assicuro. Pregate sempre con questa disposizione di abbandono, e ne avrete grande pace e grande frutto, anche quando io vi faccio la grazia dell'immolazione di riparazione e di amore che impone la sofferenza. Ti sembra impossibile? Chiudi gli occhi e di' con tutta l'anima: "Gesù pensaci tu". Non temere ci penso io. E tu benedirai il mio nome umiliandoti. Mille preghiere non valgono un atto solo di fiducioso abbandono: ricordatelo bene. Non c'è novena più efficace di questa:
O Gesù m'abbandono in Te, pensaci tu!