"L'anima, se non è morta del tutto, ama spontaneamente il suo Creatore.
Anche se voi non ve ne accorgete, questa vostra luce, questa vostra fiamma, nascosta entro le opache barriere della carne, tende con nostalgia al Cielo da cui è venuta e sospira all'unione con la sua Origine.
Si trova persa fra estranei l'anima sulla terra e cerca la vicinanza con l'Unico che la rende sicura".
Che emozione leggere queste parole rivelate nei diari di Maria Valtorta, perchè riecheggiano in maniera sorprendente quanto avevo scritto in uno dei post a cui sono più legato: Nostalgia.
Occorrerebbe rileggerle tutte le volte che sentiamo questo senso di vuoto nell'anima che niente sembra poter colmare; quando la solitudine ci assedia a tal punto da far sorgere il sospetto che Qualcuno stia creando il deserto attorno a noi affinchè ritoniamo ad alzare lo sguardo al cielo cercando il suo volto, come un'amante geloso che pretende ogni attenzione e affetto, e si preoccupa di eliminare la più piccola occasione di tradimento del suo amore appassionato.