martedì 28 dicembre 2021

la strage degli innocenti

C'è un solo nemico che dobbiamo temere e questo nemico si chiama superbia.

Non esiste cosa più pericolosa al mondo, perché ci fa perdere il contatto con la realtà. 

Ogni volta che perdiamo contatto con ciò che realmente siamo e con la realtà che ci circonda generiamo disastri.

La strage degli innocenti che oggi ricordiamo, e che si ripete ogni volta che i potenti della terra perdono il contatto con la realtà, nasce da questo delirio di onnipotenza.

Non si spiega diversamente la folle idea concepita da Erode che si è ripresentata in ogni epoca della storia: arrivare ad uccidere Dio.

Come si può concepire un'idea simile?

Se quel bambino nato in una grotta della Palestina fosse stato un bambino qualunque allora era inutile tanto spargimento di sangue innocente.

Ma se quel fanciullo apparentemente così indifeso era realmente il Dio bambino come poteva Erode pensare di ucciderlo?

Uno dei personaggi più significativi di tutta la sacra scrittura è sconosciuto ai più e risponde al nome di Gamaliele; era un grande Rabbi di Israele, maestro di san Paolo, e pur non avendo aderito subito al cristianesimo possedeva una dote che gli altri farisei ignoravano: il buon senso, che gli consentiva di non perdere mai il contatto con la realtà.

Ebbene, questo personaggio pronuncia una sola frase nel Nuovo Testamento, ma è una frase decisiva.

Quando, dopo la morte e resurrezione di Cristo, il Sinedrio arresta e processa gli Apostoli colpevoli di continuare a diffondere la dottrina cristiana, Gamaliele interviene e pronuncia poche e semplici parole che dovrebbero essere ascoltate da tutti gli Erodi contemporanei:

"non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questa teoria è di origine umana verrà distrutta; ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli. Non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio"; Atti degli Apostoli, 5, 38-39.

Se queste poche parole fossero realmente comprese in questa continua lotta tra il bene e il male a cui dobbiamo partecipare ogni giorno, quante tragedie inutili anche oggi si potrebbero davvero evitare.