Grande domanda questa.
Possiamo provare a rispondere chiedendoci anzitutto: cosa fa Dio diventando bambino?
Si mette nelle mani degli uomini.
Si affida completamente inerme alle sue creature, vulnerabile (appena nato vogliono già ucciderlo) e indifeso, esposto a qualsiasi oltraggio, offesa o indifferenza.
Così facendo ci dice chiaramente che, nonostante tutto, Egli si fida dell'uomo, a tal punto che abbandona persino la propria vita nelle sue mani.
Ha fiducia nella famiglia umana, nella quale sceglie di nascere e crescere.
E pare volerci dire: se io che sono Dio mi fido a tal punto dell'uomo e della famiglia umana, anche voi dovete fidarvi gli uni degli altri, e soprattutto della famiglia, luogo privilegiato di educazione all'amore, che dovete difendere e proteggere sempre.
Ma Dio vuole anche dirci: "avvicinatevi a me senza paura".
Non si può aver paura di un bambino.
Anzi, un bambino ispira tenerezza, desiderio di affetto, protezione.
Chissà perchè Dio ce l'immaginiamo sempre come un vecchio austero e distante, mentre invece l'immagine che forse gli corrisponde di più è proprio quella di un bambino.
Il mio augurio, allora è che la nascita del Dio bambino possa farci tornare
tutti un po' più bambini e recuperare quello sguardo di stupore sul mondo
che forse abbiamo perduto.