lunedì 28 maggio 2012

fondata sulla roccia

Secondo fonti giornalistiche autorevoli pare che tra le Mura leonine, di questi tempi, sia citatissimo l'aneddoto attribuito al cardinale Ercole Consalvi, grande segretario di Stato di Pio VII, in risposta a Napoleone che minacciava di distruggere la Chiesa:
«Non ci riuscirà, maestà.
Non ci siamo riusciti neanche noi».

venerdì 18 maggio 2012

tutte le cose belle nascono a maggio...

Io sono nessuno
tu chi sei?
Nessuno
anche tu?
Allora siamo in due
Non dirlo a nessuno
spargerebbero la voce

Noi siamo il fiore
Tu sei il sole
Perdonaci
se quando il giorno muore
ci avviciniamo di nascosto a Te
innamorati del tramonto che svanisce

E. Dickinson

venerdì 11 maggio 2012

custodire il cuore

Il sesso per il sesso è il più grande inganno della società contemporanea.
Milioni di persone vengono nutrite con la speranza effimera di un mondo che esiste soltanto nelle riviste patinate ed in una televisione sempre più becera e volgare, e da nessun altra parte.
Non c’è niente di più alienante per un essere umano che utilizzare le proprie facoltà sessuali non come un mezzo ma come il fine principale delle proprie relazioni interpersonali.
Per colpa di quest’inganno molte famiglie si sfasciano, molti figli si perdono, molti crimini si commettono, innumerevoli omicidi si consumano.
L’impurità impedisce di vedere nell’altro una persona, e conduce a considerare gli uomini e le donne soltanto meri oggetti di piacere, strumenti usa e getta di effimera soddisfazione sensuale.
Per non cadere nella trappola o per riuscire ad uscirne, allora, occorre cominciare a conoscersi in profondità ed imparare a custodire il cuore per un amore puro.
La posta in gioco è molto alta poiché se non possediamo prima noi stessi non potremo mai donarci agli altri e la nostra vita diventerà allora completamente inutile e vuota.
Custodire il cuore per un amore puro vuol dire decidere noi cosa entra e cosa non entra nel nostro cuore attraverso gli occhi, i pensieri, l’immaginazione e le parole; significa smettere di essere meri fruitori passivi di tutto ciò che la società contemporanea ci propina.
Rimasi molto colpito una volta in cui mi azzardai a parlare della necessità della custodia del cuore ad un collega che pur conoscevo come non lontano dalla pratica religiosa.
Reagì in una maniera che non mi sarei mai aspettato: si infervorò in modo del tutto spropositato per cercare di dimostrarmi che gli esseri umani non possono in alcun modo sottrarsi a certe pulsioni sessuali, con l’inevitabile conseguenza che ogni tentativo compiuto per tenere a bada certe euforie dei sensi sarebbe destinato al fallimento.
Mi stupì enormemente scoprire come una pratica che io sperimentavo quotidianamente con successo potesse riuscire addirittura inconcepibile per altre persone pur virtuose ed animate da buona volontà.
Mi resi conto, allora, che quando non si riesce più ad esercitare una virtù, si finisce prima o poi per convincersi che praticare quella virtù è impossibile!
Eppure basterebbe semplicemente chiedere aiuto a chi ha più esperienza per scoprire che gli strumenti per funzionare bene esistono, c’è bisogno soltanto di usarli: l’uomo è capace di dominare sé stesso, basta leggere le istruzioni per l’uso lasciate scritte dal produttore.

domenica 6 maggio 2012

l'eresia dell'amore

Oggi viviamo in un’eresia dell’amore.
Il primato dell’amore, primo precetto cristiano, nell'epoca contemporanea è stato equivocato: purché sia amore, tutto è legittimo.
Se una donna si innamora di un boa constrictor e desidera sposarlo, fa bene, perché è amore.
Nel nome dell’amore, si perde così di vista l’oggettività dell’amore.
Perché amare non è semplicemente avere dei sentimenti per l’altro, è anche volere il bene dell’altro.
Quando amo io debbo chiedermi: “Qual è il bene per la persona che amo?”.
Questo è ciò che conta di più.

Fabrice Hadjadj

martedì 1 maggio 2012

la cosa più difficile

Uno dei tanti motivi di gratitudine nei confronti dei miei genitori è quello di avermi lasciato libero di compiere in maniera autonoma e responsabile le scelte più importanti della mia vita.
Non si sono mai sostituiti a me nelle decisioni che mi riguardavano e, così, mi hanno insegnato a camminare con le mie gambe. Certo io sapevo esattamente quale fosse la loro opinione sulle cose che mi riguardavano: amicizie, impegno nello studio, gestione del tempo libero ecc.; tuttavia, non mi hanno mai fatto pesare più del dovuto i loro giudizi al momento di compiere le scelte fondamentali per la mia esistenza.
Questa è una cosa che ho capito molto tempo dopo, quando, chiamato a compiere delle scelte molto impegnative, ho sempre agito con grande libertà e responsabilità, e ciò lo devo al rispetto che i miei genitori hanno sempre dimostrato verso ogni mia scelta, giusta o sbagliata che fosse.
Mi sono accorto di quanto fosse importante questa libertà di scelta quando, nel corso della mia vita, ho incontrato persone, purtroppo sempre più numerose, che erano praticamente incapaci di compiere la scelta più elementare, così da rimanere addirittura paralizzati di fronte a scelte più impegnative come il matrimonio, un cambiamento di lavoro, un trasferimento di città ecc., e questo forse proprio perché i loro genitori avevano sempre deciso al loro posto, impedendo ai loro figli di acquisire la cosa più importante per la loro vita: la capacità di compiere scelte libere e responsabili.
Ciò non vuol dire che i genitori non debbano esprimere la loro opinione, devono farlo, eccome; è importante per un figlio conoscere l’opinione dei genitori, per non sbagliare. Tuttavia egli deve essere lasciato libero anche di sbagliare, altrimenti non riuscirà mai a formarsi una capacità di giudizio autonoma.
A parole sembra tutto molto facile e logico: in realtà lasciare libere le persone che amiamo anche di sbagliare è forse la cosa più difficile del mondo!!!