Ce la possiamo fare.
In fondo la vita non è così triste come sembra.
E neanche gennaio è tanto depressivo quanto lo dipingono.
Quest'anno, per esempio, si è rivelato pieno di sorprese e novità.
Innanzitutto i miei buoni propositi per il nuovo anno continuano a germogliare e neanche il gelo e il grigiore di queste settimane riescono a scalfirli.
Poi ho scoperto che il mio cuore è vivo, palpitante fino all'inverosimile.
Al pronto soccorso mi hanno detto che si tratta di extrasistoli ventricolari.
La parola non mi piace: preferisco di più cardiopalma, come li ha definiti il mio medico, o "palpitazioni" che è ancora più poetico.
Niente paura.
La letteratura scientifica dice che "soprattutto nei soggetti più giovani e nei periodi più caldi dell'anno è un fenomeno abbastanza frequente, il che non significa che il giovane sia esentato da una visita cardiologica, poichè l’eventualità di una patologia cardiaca, sia pure rara, non è
per nulla impossibile e dunque può colpire anche il soggetto giovane ed
in apparente buona salute, ma il più delle volte il sintomo è
innocente, più benigno di quello che a prima vista può sembrare.
In effetti la sensazione avvertita da un soggetto in
preda ad extrasistoli è sicuramente suggestiva ed allarmante, visto
che l’impressione che se ne trae è quella di un cuore che pare fermarsi
da un momento all’altro, ma che poi ricomincia a battere con un colpo
secco e quasi soffocato per poi riprendere a contrarsi regolarmente e
subito dopo pare interrompersi per qualche secondo. Tale lasso di tempo è
ovviamente vissuto con angoscia dal paziente".
Per quanto mi riguarda non c'è stata né angoscia né allarme ma sicuramente molta suggestione, anche se devo riconoscere che, da un lato, non posso considerarmi più tanto giovane; dall'altro, non mi pare che gennaio sia proprio il mese più caldo dell'anno.
E' bello scoprire, però, che il tuo cuore è palpitante; questo stupido cuore, questo ostinato cuore, questo fragile cuore che ti porti addosso è fragile fino al punto da farti venire i brividi per l'emozione.
E palpita; palpita ancora dopo tutte le battaglie che ha sostenuto; dopo tutte le gioie, tutti i dolori, tutte le vittorie e tutte le sconfitte che ha dovuto patire; palpita ancora, nonostante tutto.
Ed è bello scoprire che la morte, quando verrà, presto o tardi che sia ha poca importanza, è bello scoprire che quando la morte verrà mi coglierà vivo e palpitante.