Sono le sei del mattino del 16 luglio 2016. Lo scenario è quello delle Dolomiti.
A 2500 metri d'altezza, mentre l'alba spunta tra le montagne incantate, un gruppo di musicisti si prepara a suonare davanti ad uno sparuto gruppo di pubblico eroico.
C'è anche una donna che si accinge a cantare: non è italiana; proviene dalle lontane terre del nord.
Il suo nome è Mari Boine: è norvegese di etnia Sami, comunità lappone che vive in una regione isolata dal mondo civilizzato.
Il brano che segue si chiama "Brother Eagle" ed ascoltandolo vi accorgerete che chiamare cantante questa donna è molto riduttivo perché i suoni che sbocciano dalla sua bocca vanno al di là della musica come siamo abituati ad ascoltarla: la sua voce sembra abbracciare l'intero universo ed è capace di trasportarci in spazi del tutto inesplorati.
Non ve la perdete