venerdì 23 maggio 2014

l'uomo con la finestra in petto

Credo che ormai sia nota a tutti la mia passione per la musica.
Grazie a questa passione decisi alcuni anni fa di iscrivermi per la prima volta ad un social-network: si trattava di myspace, piattaforma che all'epoca riuniva soprattutto giovani musicisti in cerca di strumenti per esprimere il proprio talento.
Alcuni di loro hanno fatto strada, mentre altri sono rimasti per lo più sconosciuti ma, non per questo, meno degni di considerazione.
Un giorno mi arrivò la notizia che un gruppo di produzione musicale, Magma production, stava organizzando una selezione di pezzi musicali e racconti letterari di autori presenti su myspace, allo scopo di provvederne alla pubblicazione.
Ne vennero fuori un cd e un libro, poi presentati al Museo Madre di Napoli in uno spettacolo pubblico.
Tra i pezzi musicali selezionati ce ne fu uno che richiamò subito la mia attenzione per l'originalità del titolo e per la bellezza della canzone: "l'uomo con la finestra in petto" di Alessio Arena.
Recentemente ho riascoltato questo pezzo ritrovandone intatta tutta l'originalità e la bellezza.
Sono andato a vedere, allora, cosa ne era stato di Alessio in questi anni,  scoprendo che è maturato molto come artista e, proprio recentemente, ha dato alle stampe un nuovo album: "Bestiario Familiare" la cui caratteristica principale è quella di coniugare melodie tipicamente partenopee (Alessio è napoletano) con il sound della tradizione spagnola, anche perchè ormai da molti anni vive a Barcellona e canta prevalentemente in castigliano.
In particolare mi ha colpito un brano, di cui vi propongo il video, che secondo me è bellissimo. 
Il testo che accompagna la canzone, quale nota al margine, è in realtà l’origine della storia: quella di una donna senza fissa dimora che Alessio incontrò qualche anno fa, nel quartiere di Sant Andreu, a Barcellona.
Il suo nome era: Montagna.
Ma lasciamo a lui la parola:
"Come si dice Montagna? La mia lingua cerca la posizione più comoda per appoggiare e sostenere una parola così grande e un nome così. Ma riesce solo a contorcersi, o meglio svolazza su se stessa come un pennuto dalle ali corte, che dopo cade a picco, di fronte alla disperazione di essersi allontanato troppo da casa, di fronte alla sorpresa nel riconoscere quanto è alto il nido, quanto enorme l’orizzonte di un palato affamato, quanto triste non sapere chi stai chiamando quando chiami a gran voce: Montagna!
 Non ho mai pensato che tutte le parole del mondo potessero entrare in un corpo, che tutte le parole rampicanti, scavatrici, potessero disegnare il perimetro della propria vanità tra le pieghe della pelle, in ogni ruga, nelle radici e nella cima oscura degli occhi. Come si dice qualcosa che possa riempire un buco, che raddrizzi una curva, che pulisca i vetri appannati della finestra? Nella mia gola la voce ha fatto un nido per il mio nome; sono io la lingua che si ritorce: è tutto quello che ho. Sono il pennuto che svolazza e dopo cade a picco perché quella era una corona di spine, la pronuncia appuntita del silenzio".


mercoledì 7 maggio 2014

l'avvocato del diavolo

Cari amici, sono l’Avvocato del Diavolo. Tranquilli… niente paura… il mio nome all’inizio intimorisce un po’, ma se saprete superare il sospetto e il pregiudizio nei miei confronti, vedrete che tutto sommato sono inoffensivo.
Di cosa mi occupo? Semplice: indago, senza paura della verità e senza paura di raccontarla agli altri. Condivido i risultati delle mie ricerche con chi voglia conoscerli, lasciando però che ognuno tragga le proprie conclusioni.
Il mio capo, una donna fredda e cerebrale, mi ha chiesto di utilizzare al massimo le mie capacità investigative per una questione di vitale importanza. Vuole che verifichi se le persone che assicurano di parlare oggi, attraverso la preghiera, con la Vergine Maria e Gesù Cristo siano malate di testa, siano state ingannate, o se dicono la verità.
Se scopriamo che è tutta una menzogna, continueremo a vivere come fino ad ora, dando le spalle a quel dio inventato. Conosciamo però le conseguenze di una vita senza Dio, non c’è bisogno di immaginarle.
Ma… se scoprissimo che le ricette del Cielo sono autentiche e funzionano anche sulla terra? Avremmo paura di cambiare ciò che si deve cambiare?
Ho dedicato tre anni di ricerca per questa particolare missione, evitando volontariamente i teorici della fede e concentrandomi invece su coloro che vivono esperienze autentiche in prima persona. Sono persone provenienti da dieci paesi, che hanno vissuto per anni senza Dio e che ora vivono con Dio. Ho rivolto loro qualsiasi tipo di domanda. Con grande rispetto, ma senza paura, senza argomenti tabù. Abbiamo parlato di Dio, del Diavolo, di Gesù Cristo, della Vergine Maria, della Chiesa, dei Comandamenti, della vita, della sofferenza, della morte… e tutta l’indagine è documentata nel film TERRA DI MARIA, che il 18 settembre uscirà nelle sale cinematografiche italiane, completamente doppiato.
Gli spettatori che l’hanno visto, dicono che il film risponde ad incognite profonde e provoca cambiamenti di vita.
Non so cosa potrà provocare in te, perché non esistono due spettatori uguali. Forse c’è stato un tempo in cui hai davvero amato Dio… ma un giorno, senza una data specifica, Lo hai trasformato in un bel quadro o in una scultura, in un certificato ricevuto da bambino e che hai conservato in un cassetto o nel tuo album fotografico, come ricordo. Se Dio e la Bibbia fossero invenzioni della fantasia, sarebbe bene dimenticarseli insieme ad altri personaggi delle favole.
Ma se fosse vero che siamo creati, amati, perdonati, cercati e attesi da Dio… Se fosse vero che chiunque può conoscere Dio, immediatamente e soprattutto gratuitamente… che non si rivolge alle persone speciali, ma è per tutti, ovunque, oggi…
Sarebbe forse il caso di smettere di parlare di Dio e iniziare a parlare con Lui, non credi?
Ti ringrazio se, superando quelle paure che tutta l’indagine provoca fin dal principio, vorrai vedere TERRA DI MARIA. Se uscirai dalla sala come quando sei entrato, avrai vissuto come in molti altri film, un momento di intrattenimento. Ma se il film provocherà in te qualcosa di più del semplice divertimento, ti incoraggio a condividerlo con altre persone, cominciando magari da quelle che non hanno mai avuto l’opportunità di conoscere la verità sull’amore che Dio ha per noi.
Su www.terradimaria.it troverai le immagini, il trailer e tutte le informazioni riguardo alle proiezioni del film in Italia.
Nel sito si può richiedere che il film sia proiettato nella propria città. Tante più richieste perverranno, maggiori saranno le possibilità che si proietti.
Un grande abbraccio e grazie mille!

Juan Manuel Cotelo         L’avvocato del diavolo