C'è un solo nemico che dobbiamo temere e questo nemico si chiama superbia.
Non esiste cosa più pericolosa al mondo, perché ci fa perdere il contatto con la realtà.
Ogni volta che perdiamo contatto con ciò che realmente siamo e con la realtà che ci circonda generiamo disastri.
La strage degli innocenti che oggi ricordiamo, e che si ripete ogni volta che i potenti della terra perdono il contatto con la realtà, nasce da questo delirio di onnipotenza.
Non si spiega diversamente la folle idea concepita da Erode che si è ripresentata in ogni epoca della storia: arrivare ad uccidere Dio.
Come si può concepire un'idea simile?
Se quel bambino nato in una grotta della Palestina fosse stato un bambino qualunque allora era inutile tanto spargimento di sangue innocente.
Ma se quel fanciullo apparentemente così indifeso era realmente il Dio bambino come poteva Erode pensare di ucciderlo?
Uno dei personaggi più significativi di tutta la sacra scrittura è sconosciuto ai più e risponde al nome di Gamaliele; era un grande Rabbi di Israele, maestro di san Paolo, e pur non avendo aderito subito al cristianesimo possedeva una dote che gli altri farisei ignoravano: il buon senso, che gli consentiva di non perdere mai il contatto con la realtà.
Ebbene, questo personaggio pronuncia una sola frase nel Nuovo Testamento, ma è una frase decisiva.
Quando, dopo la morte e resurrezione di Cristo, il Sinedrio arresta e processa gli Apostoli colpevoli di continuare a diffondere la dottrina cristiana, Gamaliele interviene e pronuncia poche e semplici parole che dovrebbero essere ascoltate da tutti gli Erodi contemporanei:
"non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questa teoria è di origine umana verrà distrutta; ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli. Non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio"; Atti degli Apostoli, 5, 38-39.
Se queste poche parole fossero realmente comprese in questa continua lotta tra il bene e il male a cui dobbiamo partecipare ogni giorno, quante tragedie inutili anche oggi si potrebbero davvero evitare.
Molto bello e vero il contenuto del tuo post
RispondiEliminai miei più sinceri complimenti
Buona continuazione di feste in serenità ed amore
Grazie Giorgio
EliminaAuguro anche a te tutta la pace che merita il tuo animo gentile!!!
Gli erodi di questo mondo hanno armi che ritengono potenti, che le chiamino leggi, giustizia o prima-noi, si tratta sempre di violenza, quella che vede soccombere i deboli, coloro che non hanno niente e non possono o sanno difendersi. Sono vigliaccate. E noi non siamo Magi. Peccato.
RispondiEliminaHai scritto un bel post che a farsi messaggio per tutti noi. Ne citerò il link nel mio blog natalizio, se non sei contrario.
Ciao Luigi, grazie.
ne sono onorato cara Sari e sono io che ringrazio te!!!
Eliminaun abbraccio
Eppure è così semplice...
RispondiEliminaUn discorso che tutti dovrebbero imprimersi nel profondo.
Grazie Luigi! Buona serata, ciao.
grazie a te Pia: sono felice che che hai apprezzato anche la scelta musicale; è un disco quello che mi sta molto a cuore!!!
EliminaUn abbraccio
Grande scelta il pezzo di Sting... 😘
RispondiEliminaDi nemici da temere invece secondo me ce n'è più di uno, ma indubbiamente anche quello citato da te, la superbia.
RispondiEliminaDi gran lunga preferisco gli umili.
non a caso umiltà significa legato alla terra: aderente alla piena realtà!!!
EliminaBuon anno Sara
Purtroppo il buon senso è in via d'estinzione....
RispondiEliminaIn ogni caso che sia un buon Anno nuovo!!!!!
anche per te cara Giovanna!!!
EliminaA presto
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Una bellissima riflessione.
RispondiEliminasono lieto che ti sia piaciuta!!!
EliminaBuona giornata
il problema per Erode era che qualcuno poteva insidiargli il potere (almeno nella sua umana idea). Era lui il re, a lui le attenzioni, a lui i privilegi: chi può osare essere re al posto suo?
RispondiEliminaQuesto se ci pensi capita anche nella vita con le attenzioni, con gli atteggiamenti... ogni qual volta qualcuno "ti potrebbe insidiare un posto" che sia a lavoro che sia magari addirittura con la compagna (che sembra che te la porti via)... è li che scatta "il nostro re" ... il despota che si nasconde in ognuno di noi e fa terra bruciata attorno a lui "perchè non puo esserci Dio all'infuori di me". Se ci pensi, questo è un problema molto diffuso, molto diffuso e molto molto dannoso.
hai proprio ragione: il nemico è dentro di noi non fuori e dobbiamo combatterlo ogni giorno per tirare fuori invece il meglio che abbiamo!!!
EliminaUn saluto