“Sposati e sii sottomessa" è il titolo di un libro che sto leggendo in questi giorni.
Il sottotitolo è "Pratica estrema per donne senza paura”.
E' un libro controcorrente, divertente, originale, intelligente e profondo.
L'autrice si chiama Costanza Miriano e fa la giornalista a rai 3.
Il tema di fondo del libro è che nell'ambito di un rapporto di coppia la donna è la più forte e perciò deve stare sotto a fare da fondamento per la continua costruzione di quell'amore che rende un matrimonio felice e duraturo.
Ma lascio a lei la parola che è meglio:
"Sposare un uomo, che appartiene irrimediabilmente a un’altra razza, e vivere con lui, è un’impresa.
Ma è un’avventura meravigliosa. È la sfida dell’impegno, di giocarsi tutto, di accogliere e accompagnare nuove vite.
Una sfida che si può affrontare solo se ognuno fa la sua parte.
L’uomo deve incarnare la guida, la regola, l’autorevolezza.
La donna deve uscire dalla logica dell’emancipazione e riabbracciare con gioia il ruolo dell’accoglienza e del servizio.
Sta alle donne, è scritto dentro di loro, accogliere la vita, e continuare a farlo ogni giorno. Anche quando la visione della camera dei figli dopo un pomeriggio di gioco fa venire voglia di prendere a testate la loro scrivania".
In questa raccolta di lettere originali ed esilaranti Costanza Miriano scrive di amore, matrimonio e famiglia in uno stile inedito: se fosse per lei produrrebbe delle encicliche, ma siccome non è il Papa mescola i padri della Chiesa e lo smalto Chanel, la teologia e Il grande Lebowski, sostenendo con ferrea convinzione la dottrina cristiana del matrimonio senza perdere d’occhio l’ultima borsa di Dior. D’altra parte, come scriveva Chesterton, «non c’è niente di più eccitante dell’ortodossia». (dal blog dell'autrice: costanzamiriano.wordpress.com)
Ve lo consiglio vivamente
Bè direi che dopo queste parole e questo entusiasmo come non cogliere al volo il tuo consiglio? Lo leggerò sicuramente poi ti dirò.... Un abbraccio!!!!
RispondiEliminasono sicuro che ti piacerà molto Vale!!!
RispondiEliminaUn bacione
Cara Luigi io condivido l'affermazione dell'autrice del primo paragrafo, ma non sono d'accordo su ciò che dice in questa frase "L’uomo deve incarnare la guida, la regola, l’autorevolezza", io non lo vivo così nel mio matrimonio. Un carissimo saluto!
RispondiEliminaIn realtà leggendo il libro si capisce che lei si riferisce piuttosto ai compiti del padre nell'educazione dei figli, che deve essere caratterizzata da una necessaria distinzione dei ruoli; mi piacerebbe che tu lo leggessi Mirta
RispondiEliminaTi auguro una splendida giornata
Personalmente sono invece convinto, e vedo che Mirta è della mia stessa idea, che in una coppia bisogna essere entrambi allo stesso livello e decidere insieme come procedere nella vita. In ogni caso, visto che consigli questo libro, lo cercherò la prima volta che sarò in Italia. Ma lo leggerò con spirito critico.Buona giornata.
RispondiEliminaIo non parlerei di sottomissione, che è una parola comunemente applicata per descrivere i rapporti sociali tra gli animal,
RispondiEliminama di rispetto... anche se così va a perdersi la provocazione insita nel titolo.
Quanto agli uomini che fanno da guida, Dio ce ne scampi :))))
ciao Luigi!!!
caro Elio: sono d'accordo con te; però è necessario che all'interno di una famiglia l'uomo non si metta a fare la donna e viceversa!!!
RispondiEliminaUn saluto
cara Giada: lei parla di sottomissione nel senso di base, fondamenta di un edificio; ciò che sta sotto è necessariamente la parte più resistente e forte.
RispondiEliminaBuona giornata
Leggendo la tua risposta :in questo senso condivido, di certo l'argomento trattato è così sentito e attuale e direi anche sofferto, che è facile fraintedere!
RispondiEliminaCiao, grazie e a presto!
ciao Luigi grazie per questa segnalazione del libro, secondo me in ogni coppia si stabilisce un intesa, anche senza programmare i ruoli in anticipo, vengono naturalmente in base ai caratteri delle persone, questo del libro e' un caso, l'importante e' che vada bene ad entrambi senza frustrazioni, ciao grazie a presto rosa buona giornata.)
RispondiEliminahai ragione cara: poi credo che l'autrice abbia voluto essere intenzionalmente provocatoria nel scegliere titolo e tema del libro.
RispondiEliminaBuona giornata a te
Luigi...sottomissione...uffi non mi piace...mi piacerebbe più grazia o qualcosa del genere, sarà che ho letto tanto di donne e islam e ho tenuto molte conferenza che la parola sottomissione..la intravedo ancora nei gesti di qualche bimba a scuola...sarebbe molto meglio "amore per se stessa e per gli altri". ma non avendo letto il libro mi taccio.
RispondiEliminaUna lettura interessante, ma non sono d'accordo sulla sottomissione... Ritengo che in un rapporto ci deve essere lealtà, stima, compensazione ma soprattutto comprensione
RispondiEliminaBuona giornata
...tutto ciò è difficile...ci vuole costanza e spirito di sacrificio...e una buona dose di appagamento...sì ....sentirsi dire "amore com'è buona questa pasta"..non è un gran sforzo e dona un piacere immenso...piccoli gesti d'amore quotidiano che lungo la via vengono smarriti purtroppo. grazie Luigi per l'opportunità..a presto ..
RispondiEliminaDandelìon
@ Laura e Simo: in realtà è un libro profondamente femminista; inaugura un nuovo femminismo, pieno di grazia, autoironia, intelligenza e sensibilità!!!
RispondiEliminaVi ho convinte???
@ Dan: vedo che hai colto il messaggio, amica mia; l'amore si costruisce ogni giorno grazie a questi piccoli gesti di affetto, comprensione e sensibilità!!!
A presto
Dopo aver letto un libro estremamente deludente sul matrimonio,questo forse risolleverà un po' la situazione...lo cerco,lo leggo e poi ti faccio sapere ;)
RispondiEliminaA presto
Luigi, io ho parlato di uguaglianza nei rapporti personali e non di scambio delle funzioni. Ma se io faccio da mangiare e mia moglie lava le stoviglie, non mi sento assolutamente come se fossi diventato donna. Attento la mia non vuole essere una provocazione nei tuoi confronti. Come ti ho detto cercherò il libro in Italia perché penso che, anche se lo trovassi tradotto in francese, non potrebbe darmi la stessa impressione. Buonanotte.
RispondiEliminaCondivido in pieno il pensiero di questa autrice. Vivere insieme è un'avventura ed una sfida che si rinnova ogni giorno. Oltre le giuste conquiste della donna moderna, il ruolo in famiglia di madre non può venir discusso dal lavoro o da altre velleità. I ruoli sono una cosa, le funzioni da svolgere altre... anche ad un uomo potrebbe venir voglia di dare testate vedendo una camera in disordine e poi... magari riassettare per benino :-))
RispondiEliminaLibro da leggere!
Sembra interresante questo libro... e sono molto curiosa di quella mostra a Venezia.... se potessi andare a vedere le sue opere...
RispondiElimina@ Eva Q: è un libro allegro, divertente e pieno di ottimismo; fammi sapere: mi interessa molto il tuo parere!!!
RispondiElimina@ Elio: io sono convinto che la famiglia, oggi più che mai, ha urgente bisogno che le donne ritornino ad essere fondamenta solide, forti e sicure, perchè è su di loro che si costruisce tutto!
@ Rita: il "genio" femminile salverà il mondo; di questo sono certo: solo le donne sanno essere dolci, determinate, generose, sensibili, forti e fragili allo stesso tempo. Gli uomini, invece, sono come i bambini, bisogna solo prenderli per il verso giusto!!!
@ Titti: grazie, amica mia, sono sicuro che lo troverai molto ricco di spunti!!!
Penso che in un rapporto di coppia debba regnare rispetto e stima per poter affrontare insieme i problemi che insindacabilmente si presentano nel corso della vita... poi in talune circostante vige sempre il detto... "chi ha più buon senso lo usi"...
RispondiEliminaCmq mi ha incuriosito ciò che l'autrice scrive e di sicuro leggerò il libro... grazie dell'info!!
Ciao Luigi caro un abbraccio per uno splendido weekend... se ti aggrada passare nello Scrigno dei Tesori si sono dei premi da ritirare
hai ragione cara: senza la stima reciproca non si riesce a costruire niente!!!
RispondiEliminaBuon fine settimana
sarà sicuramente un libro da leggere,non importa se tutto ciò che scrive è condivisibile,buon fine settimana Luigi
RispondiEliminaOh si, deve essere un libro davvero divertente oltre che intelligente. Quel breve estratto che hai riportato mi ha già intrigato. Lo leggerò.
RispondiElimina@ Gabe: sapevo che questo post avrebbe suscitato un acceso dibattito Graziella e sono convinto che questo contribuisce ancor più a chiarirsi le idee!
RispondiEliminaBuon fine settimana
@ Ambra: grazie, amica mia, per la tua preziosa sensibilità!!!
Ciao Luigi!
RispondiEliminaHo letto anche qualche commento e vedo che la parole sottomissione non piace, ma per far funzionare un matrimoni ci son tante parole che non piacciono ma vanno usate. Un'altra che fa aborrire tutti è compromesso assieme a silenzio e pazienza. Si, ho colto quel poco che ho letto dell'autrice e mi trova al 100% d'accordo!
Certo, assieme a tutte queste parole ci deve essere anche l'equilibrio, sia nel dosaggio che nella distribuzione.. perché altrimenti il matrimonio è destinato a fallire...
bellissimo post e bellissimo commenti che portano alla riflessione!!
Un abbraccio a te!!
come sempre tu scendi in profondità sugli argomenti che propongo Sara e di questo ti sono particolarmente grato!
RispondiEliminaSono orgoglioso della tua amicizia!!!
Ti ringrazio Luigi... ma il merito è solo tuo che proponi tali argomenti dove io mio ci posso ficcare e godere di tanta profondità!!
RispondiEliminaIl tuo orgoglio è anche il mio!!!
Un abbraccio!
:-))
Il mio punto di vista è stato già espresso benissimo da @Rosa. Nella mia esperienza, in una convivenza solida e duratura la base non dev'essere uno dei due componenti della coppia, ma la solida identità di vedute, che permette di superare sostanzialmente uniti le successive, inevitabili avversità. Un'unione che funziona, per me, è il frutto di un lavoro di squadra, ma la distribuzione dei ruoli non dev'essere rigida o preordinata: ognuno occuperà lo spazio che gli si adatta meglio, nel rispetto reciproco e contribuendo possibilmente alla pari, privilegiando così la riuscita e minimizzando i conflitti. Inoltre entrambi, nel'ambito del ruolo scelto, dovranno essere sempre pronti ad una certa flessibilità ogniqualvolta le circostanze lo richiedano.
RispondiEliminaMa, ripeto, questa è solo la sintesi fra la mia personale esperienza e ciò che ritengo corretto per la salvaguardia della dignità di entrambi i partner, al di là del sesso di appartenenza.
Le ricette buone per tutti semplicemente non esistono, e la storia, per fortuna, non torna indietro.
I rapporti vivono di compromessi non c'è niente da fare, siamo diversi dalle donne in così tanti ambiti che a volte sembriamo non combaciare perfettamente. Forse c'è una sola o poche persone con cui possiamo stare, questa è la chiave. Il libro deve essere sicuramente interessante comunque, grazie della segnalazione. Un saluto
RispondiEliminaciao Luigi. Interessante post. Il passo che hai trascritto parla di accoglienza e di servizio da parte della donna. Si, mi sembra di leggere le parole di un uomo di chiesa. Penso che l'accoglienza, il servizio, l'autorevolezza ( nei confronti dei figli e solo dei figli) appartengano alla coppia e non solo alla donna. Ci vuole una gran dedizione e una gran pazienza da parte di entrambi, che devono essere pari nel loro rapporto. Credo fermamente in questo.
RispondiEliminaPenso che il libro debba avere un sottotitolo: Manuale di sopravvivenza....
Ti auguro una serena domenica. Grazie per passare da me, anche quando latito...
Con affetto.
Dev'essere un libro interessante se già un breve brano ha suscitato questa interessante discussione...Io rimango un pò perplessa di fronte a certe parole dell'autrice, sono d'accordo che la donna debba uscire da una logica dell'emancipazione, ma certo non finire in quella della sottomissione. Credo che una certa elasticità nei ruoli ed una accoglienza da entrambe le parti siano utili per la buona riuscita della coppia. Penso anche che l'essere "servizievole" fosse una dote assai desiderata dagli uomini negli anni '50, ma mi auguro che qualcosa sia cambiato da allora. Comunque poche parole estratte da un libro non sono sufficienti per giudicare. Ciao, Luigi!
RispondiEliminaCiao Luigi, sono passata per il saluto domenicale
RispondiEliminaBuona serata!
Luigi, ti auguro una settimana di luce raggiante!
RispondiElimina@ Dona: hai ragione, non esistono ricette buone per tutti e perciò l'equilibrio necessario per un matrimonio duraturo e più o meno sereno si deve trovare sul campo e passa spesso attraverso la pazienza, la generosità, la comprensione e la sincerità!!!
RispondiEliminaBuona settimana
@ Marcello: ti auguro di trovare presto l'anima gemella, allora, se non l'hai già trovata!!!
A presto e grazie dell'attenzione
@ Serenella: manuale di sopravvivenza credo che sia un ottimo sottotitolo per descrivere il contenuto del libro!!!
Un abbraccio
@ Ninfa: sono d'accordo con te, cara, purchè la parità nella coppia non diventi appiattimento!!!
Buona settimana
@ Simo: auguro una grandiosa settimana anche a te!!!
A presto
Ciao, il titolo non mi fa venire voglia di leggerlo. Ho un'idea tutta mia della vita e del matrimonio... e non voglio essere sottomessa a nessuno... per nessun motivo. Con il mio futuro marito ci sarà un rapporto alla pari. In ogni caso il mio matrimonio sarà preceduto da una lunga convivenza.
RispondiEliminaps: magari è solo il titolo del libro che mi porta fuori strada... perchè questo tuo post è bello...
Perfetto, Luigi. Hai solo dimenticato un aggettivo alla fine della tua risposta: reciproche. :)
RispondiEliminaCiao!
@ Trinity: "lunga convivenza"; devo confessare che solo il pensiero mi spaventa!!!
RispondiEliminaTi auguro un matrimonio felice
A presto e grazie
@ Dona: mamma mia come sei suscettibile!!!
Mi sembrava sottinteso no???
Per lunga convivenza intendo uno o due anni... e poi finalmente i fiori d'arancio :)
RispondiEliminaps: perchè ti spaventa???
RispondiEliminaMolto molto interessante Luigi :) Prendo nota di titolo e autrice ;)
RispondiElimina@ Trinity: mi spaventa perchè ho visto troppe coppie che dopo decenni di convivenza hanno deciso di sposarsi e si sono lasciati subito dopo il matrimonio; credo che affinchè un legame duri ci sia bisogno di un atto di volontà definitivo ed irrevocabile nella buona e nella cattiva sorte: sono un uomo all'antica e credo ancora nell'amore eterno "consacrato" davanti a Dio e agli uomini!!!
RispondiElimina@ Maraptica: bentornata; cominciavo a sentire la tua mancanza!!!
RispondiEliminaEccomi Luigi,
RispondiEliminaperdona il ritardo...
...il mio blogroll ultimamente è scemo, a volte (come in qs. caso) non mi segnala in tempo reale i nuovi post amici in uscita...colpa sua!!!
Sai che leggendo il titolo mi son detta "Luigi è impazzito?!?" ?
Ah ah ah !!!!
Ma poi mi hai, com'era prevedibie, smentita...e alla grande, dimostrandomi una volta di più la tua profonda intelligenza...quel tuo "ve lo consiglio vivamente" finale fa la differenza in te...
Lo leggerò volentieri, anche se fin d'ora vorrei dire che sì, sono d'accordo sul fatto che la donna è più forte (non me ne voglia l'universo maschile, ma soprattutto quello maschilista), ma trovo riprovevole la potenziale circostanza x la quale questo diventa un deterrente di comodo x l'uomo...intendo dire che, con la scusa del "tu sei un caterpillar, mi fai paura", non di rado si defila dai suoi doveri e impegni del quotidiano...
Abbraccione!
Maddy
ciao Maddy: è ovvio che l'uomo non deve approfittarsene, altrimenti non dimostra vero amore; se davvero si vuole bene a una donna si desidera il suo bene e quindi, per quanto possibile, anche di alleviare anche i suoi pesi!!!
RispondiEliminaUn bacione
""L’uomo deve incarnare la guida, la regola, l’autorevolezza.
RispondiEliminaLa donna deve uscire dalla logica dell’emancipazione e riabbracciare con gioia il ruolo dell’accoglienza e del servizio""
scusa ma queste parole mi fanno rabbrividire ... il mio pensiero non si rispecchia in esse nemmeno considerandole , rigirandole , cercando di comprenderle con il miglior animo possibile. Ci vedo l'ombra del sessismo e ciò oggi non è più accettabile , perdonami se sono così schietta , un abbraccio Stefania
Oddio Costanza Miriano in questo post è un po "crocifissa"per I modi interpretativi che gli vengono attribuiti.
RispondiEliminaMi pare di vedere lo stesso S.Paolo che ha avuto un senso interpretativo misogino...
Poi te caro Luigi che sembri un po me,quando senti che è tutto talmente chiaro ma non per gli altri.
Sai che ho letto quasi tutto il tuo blog...poi ieri sera mi sono ritrovata su questa pagina ,e rileggerla è stato positivo.
E dimmi con l'umanità sei sempre così positivo?C'è davvero ancora tantissimo da fare vero?
con il prossimo cerco di essere sempre positivo: è con me stesso che talvolta mi scoraggio!!!
EliminaGrazie per la tua sensibilità e buone vacanze!!!
Magari è proprio la positività verso il prossimo a tenerti occupato...fin quando una richiesta di equilibrio si manifesta dietro lo scoraggiamento.
EliminaSuccede sai..voglio lasciarti una frase di Madre Teresa di Calcutta...
"Non permettere a te stesso di essere scoraggiato da qualsiasi fallimento fintanto che hai fatto del tuo meglio"
Ti ringrazio e
buone vacanze a te.