Spesso in questo spazio ho affermato come la prova più lampante dell'esistenza di Dio sia il desiderio di felicità infinita presente nella nostra anima, che nessuna realtà terrena può saziare: sarebbe assurdo essere condannati a provare un bisogno talmente radicato di una tale pienezza se questa si rivelasse poi una pia illusione.
Immaginate la sorpresa che ho provato quando ho scoperto che addirittura Leopardi aveva espresso lo stesso concetto con parole più o meno simili: "il non poter essere soddisfatto da alcuna cosa terrena, né, per dir così, dalla terra intera; considerare l’ampiezza inestimabile dello spazio, il numero e la mole maravigliosa dei mondi, e trovare che tutto è poco e piccino alla capacità dell’animo proprio; immaginarsi il numero dei mondi infinito, e l’universo infinito, e sentire che l’animo e il desiderio nostro sarebbe ancora più grande che siì fatto universo; e sempre accusare le cose d’insufficienza e di nullità, e patire mancamento e vòto, e però noia, pare a me il maggior segno di grandezza e di nobiltà, che si vegga della natura umana"; Pensiero LXVIII (Raccolta di pensieri).
Che dire: la vita non smette mai di soprenderci.
Il grande Leopardi nella sua immensa sensibilità aveva compreso tutto. La felicità non è di questa terra. L'universo è infinito come il nostro desiderio di raggiungerla. Un giorno, forse, chissà, se lo meriteremo... 😉
RispondiEliminaAbbraccio Luigi!
altro che pessimismo cosmico: aveva una capacità di guardarsi dentro spietatamente sincera!!!
EliminaUn abbraccio a te
Non sono mai d'accordo col delegare ad un altro tempo, un altro luogo e un'altra entità la possibilità di renderci felici. Semplicemente una felicità eterna non esiste e cercarla qui o dovunque ha poco senso.
RispondiEliminaNon si tratta di delegare o meno, ma di prendere atto che da soli non siamo capaci di essere felici: fidati di me Sara, il meglio deve ancora venire!!!
EliminaTrovo azzardato l'assioma. Siamo colmi di meraviglia impossibile da esplorare qui e ora: basta alzare lo sguardo al cielo in una notte stellata e renderci conto di quanto Nulla siamo, e aspirare a bellezze irraggiungibili e ineguagliabili, quando siamo a digiuno di tutto, qua, nella nostra "miserevole" vita, lo ritengo presuntuoso.
RispondiEliminaCi è stato donato un mondo meravigliosamente, e noi spocchiosamente vogliamo altro? Tant'è che è la noia che celebra Leopardi. Come potremmo mai esserlo se non affogati nella nostra boria onnipotente?
ti ringrazio per aver manifestato il tuo punto di vista, che però mi sembra confermare quanto ho scritto: la noia è una conseguenza del vuoto spaventoso che abbiamo nell'anima e che nemmeno le cose meravigliose che descrivi riesce a colmare. Allora dobbiamo chiederci: perché c'è questo vuoto nell'anima? Cosa c'era al posto di questo vuoto? E cosa ci sarà dopo?
EliminaQueste mi sembrano le domande che dobbiamo porci.
Oh ma ve ne sono diversi che hanno espresso il tuo stesso concetto oltre a Leopardi.
RispondiEliminaNe cito due in particolare:
«Quando mi sarò unito a te con tutto me stesso, non esisterà per me dolore e pena da nessuna parte. Vedi che non nascondo le mie piaghe. Tu sei medico, io sono malato: tu sei misericordioso, io sono misero» (Conf. 10, 28, 39)
«O piuttosto nulla ti occorre che ti contenga, tu che tutto contieni, poiché ciò che colmi, contenendo lo riempi? Davvero non sono i vasi pieni di te che ti rendono stabile. Se anche si spezzassero, non ti disperderesti. E quando ti riversi su di noi, non tu ti abbassi, ma noi elevi, non tu ti disperdi, ma noi raduni. Però ogni essere che colmi di te, con tutto il tuo essere lo riempi» (1, 3, 3).
S.Agostino
«L’anima è come un vaso vuoto in attesa di essere riempito, come un affamato che desidera il cibo, come un infermo che sospira per la salute e come chi sta sospeso in aria e privo di un sostegno a cui appoggiarsi.
S.Giovanni Dalla Croce
...in fondo ogni anima non fa altro che cercare eternamente un qualcosa in cui davvero si riconosce fino al ricongiungimento, spesso le definiamo anime inquiete e magari le riconosciamo attraverso questi versi :
Ci sono anime,
che io chiamo anime erranti
perché qui, in questo mondo
non troveranno mai niente che le appaghi,
ma non per superbia, ma forse, e dico forse,
perché è talmente grande il loro vuoto
che non c’è niente di così immenso
che possa colmarlo.
Esse nascono per un altrove,
fosse anche lo spazio siderale più profondo
ma non in questa realtà che altro non è
che un mero passaggio.
Charles Baudelaire
Se "E’ vero che le relazioni umane possono aiutarci a riempire in parte questo vuoto, è anche vero che per riempirlo del tutto abbiamo bisogno di una grazia che ci trascende: la felicità può essere soltanto un dono!"
Eliminacomplimenti: hai fatto una ricerca veramente scientifica!!!
RispondiEliminaAgostino è il mio punto di riferimento principale, come ben sai; quella di Baudelaire l'avevo già scoperta e lanciata in etere, ma ce ne saranno senz'altro altre centinaia. Altra domanda interessante è perché alcuni avvertono profondamente questo vuoto ed altri apparentemente no?
Una ricerca scientifica,beh non è esattamente così,ma è vero però che — siamo fatti per cercare:)
RispondiElimina— C'è un ora in cui il sole allenta la morsa, il sale diventa più gentile sulla pelle, il respiro delle cose è meno avido di vita.
In quell'ora si fanno le scoperte migliori.
Io per esempio in quest'ora scopro sempre di più che la felicità non è una condizione di pienezza ma di desiderio.
La felicità non è nel "pienessere" ma nell'apertura.
Non nel prendere ma nel perdere.
Posso guardare ogni sera un tramonto e non sarà mai mio, per averlo lo devo perdere ogni sera.
Posso leggere un libro bellissimo e nel farlo lo perdo.
Ciò che cerco è sempre oltre le cose.
Siamo fatti per cercare più che per possedere.
E tutta quella malinconia che ci prende quando le cose finiscono o ci sfuggono è soltanto una benedizione, perché ci ricorda che c'è altro, più in là, più oltre ..A.D'Avenia (tra quelle centinaia ,pure lui:))
"Altra domanda interessante è perché alcuni avvertono profondamente questo vuoto ed altri apparentemente no?"
Hai scritto bene "apparentemente"..ma in fondo sappiamo che non e così.
Buon pomeriggio a te e grazie