Avete mai sentito parlare del movimento per l'emancipazione della poesia? No?
Neanch'io!
L'ho scoperto ieri attraversando la zona universitaria di Padova: ho notato dei fogli attacati ai muri che racavano versi, per lo più brevi, di poesie spontanee e anonime.
Sono tante le poesie disseminate per la città e chiunque può leggerle,
copiarle, farne ciò che vuole.
Non sono scritte sui muri: sono stampate
su fogli A4, e su quella carta ci si possono scrivere altre parole o
commentare i versi appena letti.
Poesie in movimento, per non dimenticare sentimenti ed emozioni, per
dare un valore nuovo al vissuto di ognuno, per riconoscersi, per
infuriarsi, per innamorarsi ancora… delle parole.
Il Movimento per l’Emancipazione della Poesia, nasce a Firenze nel 2010, sul link http://www.movimentoemancipazionepoesia.tk troviamo la motivazione che ha spinto questi ragazzi a crearlo: “Il
MeP si propone di restituire alla poesia il ruolo egemone che le
compete sulle altre arti e al contempo di non lasciarla esclusivo
appannaggio di una ristretta élite, ma di riportarla alle persone, per
le strade e nelle piazze”.
Poesia per chiunque e dove non te l'aspetti.
Gli autori sono anonimi
affinché siano le poesie ad essere messe in primo piano e non i singoli
poeti.
Gli artisti del MeP ribadiscono che il loro: “E’ un movimento
artistico che persegue lo scopo di infondere nuovamente nelle persone
interesse e rispetto per la poesia intesa nelle sue differenti forme”.
Indipendentemente dal valore intrinseco dei versi, credo si tratti di una iniziativa da promuovere, non vi pare???
Ma è un'iniziativa bellissima!
RispondiEliminaPeccato che io non sappia poetare...
Un saluto:)
neanch'io Anto!!!
EliminaPerò è un bel vedere
Un abbraccio
bellissima iniziativa che condivido
RispondiEliminasaluti affettuosi
un saluto a te Graziella e buon week-end!!!
EliminaPoesia come ragione di vita, la via migliore verso la felicità.
RispondiEliminadirei che l'arte è un rimedio unico contro la solitudine cosmica!!!
EliminaCiao Costantino
Stravagante ma allo stesso tempo interessante e quindi d'accordo con te...da promuovere.
RispondiEliminaCiao
in effetti è del tutto non convenzionale il modo che hanno scelto per emancipare la poesia; credo però che possa avere una certa efficacia tra i giovani!
EliminaBuon fine settimana Pino
Una volta a scuola ci facevano imparare tante poesie e ciò serviva non solo a rafforzare la nostra memoria quanto ad amare questo genere letterario. Bella iniziativa. Buon fine settimana, caro Luigi!
RispondiEliminacredo che debba considerarsi fortunato chi ha avuto dei professori capaci di far amare quest'arte cara Erika!!!
EliminaUn sorriso
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RispondiEliminaLa poesia...l'amo immensamente e se questo nuovo modo di proporla l'avvicina ai giovani, non posso fare altro che concordare.
RispondiEliminaCiao Luigi.
anch'io l'amo amica mia e penso che si debba conoscerla ancora meglio per amarla di più!!!
EliminaUn abbraccio
Pensa te Luigi. Non lo sapevo nemmeno io. Grazie per averlo scoperto. Un abbraccio.
RispondiEliminaBellissimo!! Con questo post mi hai regalato un sorriso, è veramente un'iniziativa carinissima!
RispondiEliminaNon lo sapevo, ma è molto interessante. Grazie!
RispondiEliminaBuona giornata, Luigi.