giovedì 18 ottobre 2012

la scala misteriosa

Nel settembre del 1852 alcune Suore di Lorette partirono per il Sud-Ovest degli Stati Uniti, tra il Kentucky, il Missouri ed il Kansas, e si fermarono a Santa Fe, nel New Messico.
Il viaggio fu difficile e pieno di rischi, al punto che durante il tragitto la superiora, madre Mathilde, morì di  colera.
Le suore giunte a destinazione, Madeleine, Catherine, Hilaire e Robert, si installarono in una casetta, in mezzo ad una popolazione composta principalmente da messicani e da indiani. La loro prima preoccupazione fu quella di costruire un convento e una cappella. Esse fecero dunque venire alcuni carpentieri messicani e, ben presto, venne edificata una scuola: il Collegio di Lorette e, il 25 luglio 1873, cominciò la costruzione della cappella.
L'edificio venne posto sotto la protezione di San Giuseppe, ma a cappella finita le suore si accorsero che se da un lato la realizzazione era notevole, tuttavia era stato fatto un errore grossolano: nessuna scala di collegamento era stata prevista tra la tribuna ed il coro e, tenuto conto dell'altezza della tribuna, era impossibile installarne una!
Suor Madeleine fece venire numerosi carpentieri per provare a risolvere il problema, ma tutti i tentativi risultarono vani. Alcuni proposero di mettere una scala semovente, altri di radere al suolo l'intero edificio e ricostruirlo; perciò le suore preferirono fare una novena a San Giuseppe, che era falegname, ed attendere un aiuto efficace.
L'ultimo giorno della novena, un uomo che spingeva un asino carico di attrezzi si fermò alla cappella e propose di costruire lui la scala, cosa che le suore, dopo un rapido consulto, gli accordarono di fare.
L'uomo possedeva solamente tre attrezzi: una sega, un martello e una squadra a forma di T.
Dopo sei mesi, il lavoro fu finito.

L'uomo sparì dall'oggi al domani. Senza lasciare tracce. E senza aver chiesto nemmeno un soldo. Madre Madeleine, preoccupata di assolvere il suo debito, andò alla segheria per pagare il discreto carpentiere e il legno. Ma ecco la sorpresa: nessuno conosceva l'uomo e nessun documento riguardava un acquisto di legno per la cappella. Primo mistero. Il secondo, non certamente da meno, riguarda la scala. È un vero capolavoro composto da due spirali complete (2 x 360°) che poggiano su sé stesse; a differenza della maggior parte delle scale a chiocciola, essa non ha nessun pilastro centrale per sostenerla. Il che vuol dire che è sospesa senza nessun supporto. Tutto il suo peso grava sul primo scalino.
Suor Florian, che ha lasciato un racconto di questa storia (cfr. rivista Saint-Joseph, aprile 1960), scrive: "Parecchi architetti hanno affermato che questa scala sarebbe dovuta crollare al suolo nel momento stesso in cui la prima persona si fosse azzardata sul primo scalino. E tuttavia essa è stata utilizzata quotidianamente per oltre cento anni.
La scala è stata assemblata esclusivamente con perni di legno: non c'è un solo chiodo. Attualmente, la parte localizzata sotto gli scalini tra il montante e la cremagliera assomiglia al legno leggero. In realtà, si tratta di gesso mescolato al crine di cavallo, destinato a dare rigidità.
Troppo numerosi sono i visitatori che si sono lasciati prendere dalla tentazione di portarsi a casa un souvenir, e che perciò hanno strappato dalla scala dei pezzi di gesso. Nel 1952, quando le Suore hanno festeggiato il centenario del loro arrivo a Santa Fe, hanno sostituito il gesso, e l'hanno dipinto in modo da dargli l'aspetto di smalto color legno".
 

All'epoca della sua costruzione, la scala non aveva ringhiere. Esse furono aggiunte cinque anni più tardi.
Migliaia di visitatori sono venuti - dal mondo intero - per esaminare questa scala misteriosa. Tra essi, numerosissimi architetti, e tutti hanno ammesso che non comprendevano assolutamente come la scala sia stata costruita, né come abbia potuto rimanere in buono stato dopo decine di anni di utilizzo. Urban C. Weidner, architetto della regione di Santa Fe e perito di rivestimenti in legno, ha detto che non aveva visto mai una scala a chiocciola su 360° che non fosse sostenuta da un pilastro centrale. Una delle cose più sorprendenti a proposito di questa scala, secondo Weidner, è la perfezione delle curve dei montanti. Egli ha spiegato che il legno è raccordato (nel gergo della falegnameria si dice "innestato") sui lati dei montanti da nove spacchi di innesto sull'esterno, e da sette sull'interno. La curvatura di ogni pezzo è perfetta. Come puo essere stata realizzata una scala simile nel 1870, da un uomo che ha lavorato da solo, in un luogo isolato, con degli attrezzi più che rudimentali? Numerosi periti del legno hanno tentato di identificare il tipo di legname utilizzato, in modo da individuare la sua origine, ma senza trovare risposte. Gli scalini, instancabilmente utilizzati per più di un secolo, non presentano segni di usura che sul bordo. Uno di questi periti pensa di avere identificato questo legno come "un tipo di pino granuloso sui bordi, impossibile da trovare in America".

25 commenti:

  1. Racconto meraviglioso! Inverosimile e pertanto miracoloso .... Salta subito agli occhi che la scala ( bellissima, fra l'altro) manca di qualcosa, eppure è lì, imperterrita da oltre un secolo. Come non pensare ad un miracolo dovuto alla Fede immensa di quelle suore? Sono rimasta veramente toccata da questa lettura.
    Ti lascio il mio saluto, Luigi, e l'augurio di una buona giornata

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  2. un saluto a te cara Paola e un abbraccio!!!

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  3. ...e se non è miracolo questo...Luigi!
    Ciao e buona giornata!

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  4. "Nulla è impossibile a Dio." Luca 1,37 Non possono esserci altre parole..e le suore ne erano convinte! Bellissima questa testimonianza, amico mio! Un abbraccio

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    1. Ha colpito molto anche me Cinzia, anche per la particolare devozione che ho nei confronti di San Giuseppe!!!
      Un abbraccio a te

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  5. Un bel mistero che nemmeno vale la pena di risolverlo!
    Qualcosa di straordinario è successo e a me questo basta!
    Bel post caro Luigi!
    :-)

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    1. Sono contento che ti sia piaciuto Sara!!!
      Un bacione

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  6. Solo un Santo falegname poteva costruire una scala così
    ciao Luigi buona serata
    Tiziano.

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    1. hai colto l'essenziale Tiziano: grazie!!!
      Buon fine settimana

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  7. Architettonicamente spettacolare!!!
    Chissà qual'è il suo segreto?!
    Speriamo non sia mai svelato!!
    Un abbraccio:))

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    1. Sarà svelato solo in cielo cara Antonella!!!
      Un abbraccio

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  8. un'unica certezza: io me la farei addosso se dovessi salirci! sono una gran fifona in fatto di altezza!

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  9. Ottimo post, Luigi. Lasci solo intendere che potrebbe trattarsi di un "miracolo" fatto da un falegname (San Giuseppe?) e ci fai ammirare questa bellezza architettonica con le foto pubblicate. Non so se un giorno, forse in un'altra vita, passerò da Santa Fe, ma, nel caso, non mi farò certo scappare l'opportunità di andare ad ammirarla. Buona domenica.

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  10. Non ti sembra Elio che ricordi molto da vicino la struttura elicoidale del DNA?

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  11. Una scala splendida dal punto di vista estetico e stupefacente dal lato tecnico, anche io sono tentata di dire che una scala così non la poteva fare uno qualsiasi!

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  12. Purtroppo non credo ai miracoli. Molto interessante, comunque!

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    1. come non credi ai miracoli Dona:
      su che cosa credi che si mantenga in piedi questo mondo disorientato amica mia, sul buon senso di noi umani???

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    2. Bisogna vedere cosa si intende per "mantenersi in piedi". Sul caso, comunque.

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  13. E' proprio un miracolo!
    Grazie per questa bellissima storia!

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  14. mi ha colpito molto la storia di questa scala,incredibile per architettura e bellezza,spiegabile solo con la fede la sua realizzazione,buon fine settimana Luigi

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