Ieri mattina avevo deciso di andare a correre.
Scelgo sempre posti nuovi per farlo, perchè ho bisogno di riposare la mente oltre che il corpo.
La settimana scorsa avevo scoperto un posto veramente affascinante: un tratto di sentiero un po' selvaggio lungo il fiume che non avevo mai percorso e, perciò, ieri ero ansioso di ritornarci per continuare ad esporarlo.
C'era un solo problema: pioveva a dirotto e infuriava un vento freddo.
Chissenefrega, mi sono detto, non saranno certo quattro (???) goccie a fermarmi.
Mi sono armato di una giacca a vento ed un cappello e sono salito in auto.
Ho acceso lo stereo ed ho alzato il volume.
Amo particolarmente ascoltare musica viaggiando.
Dopo pochi minuti ho visto un barbone che già conosco camminare infreddolito sotto la pioggia.
Cosa posso fare per lui, mi sono chiesto? Davvero poco, devo prenderne atto.
Ma anche quel poco forse può servire a qualcosa.
Allora ho spento lo stereo, offrendo questa piccola rinuncia per quel poveretto.
Arrivato a destinazione mi sono accorto che non pioveva poi così tanto ed ho cominciato a correre.
Sarà stata la sorpresa di avventurarmi in una zona inesporata, oppure il fatto che nonostante la pioggia e il vento potevo benissimo correre senza problemi, fatto sta che mi ha invaso un senso di felicità del tutto sproporzionato rispetto alle circostanze esterne.
Anche quando ha cominciato a piovere più forte ed il vento si è tramutato quasi in tempesta neanche una goccia d'acqua è riuscita a bagnare la mia anima, anzi: più forte infuriava il vento più forza sembravano acquistare le mie gambe.
Certo avevo le scarpe, i piedi e le gambe completamente inzuppati, ma ero felice, di una felicità assoluta.
E' stato allora che ho sentito il bisogno di ringraziare il Dio delle piccole cose per quella sorprendente ed inaspettata felicità.
La conosco belle quel tipo d'emozione e anche io come te sentitamente ringrazio!
RispondiElimina:-)
allora servono davvero le piccole rinuncie!!!
EliminaUn sorriso
L'emozione da te descritta è una delle poche cose che non si può acquistare materialmente....bellissima testimonianza. Buona vita Luigi!
RispondiEliminagrazie Simo
Eliminaun abbraccio
Che bellezza! A me piace molto correre, o più in generale, camminare per molti chilometri. Mi fa sentire libera, proprio come dici tu. Adesso che il tempo è proprio brutto e fa freddo, ho rinunciato a questa attività. L'altro giorno ho visto una ragazza fare jogging, sotto la pioggia. Ho pensato fosse un po' pazza, a dire la verità. Poi leggo post come il tuo, allora capisco. Non è pazzia, è solo voglia di sentirsi liberi.
RispondiEliminagrazie della sensibilità Chiara: a volte basta poco per mettere le ali!!!
EliminaA presto
Spettacolo! A me una volta è successo in bicicletta...non sai il ridere...la pioggia è proprio così.
RispondiEliminaè vero Laura: è proprio così!!!
EliminaUn abbraccio
Stamani all'uscita di casa ho guardato verso le montagne, tutte imbiancate...Stessa tua emozione...
RispondiEliminaqua non è ancora arrivata la neve, ma arriverà presto!!!
EliminaUn bacio
Una scelta coraggiosa! Gli sforzi, quando onesti, donano sempre un qualcosa in cambio.
RispondiEliminaBuona giornata
Hai ragione Massimo: omnia possum in Eo qui me confortat!!!
Eliminala felicità sta anche e soprattutto nelle piccole cose
RispondiEliminasoprattutto!!!
EliminaUn abbraccio Pupetta
Grazie Luigi per aver condiviso questa tua piccola ma intensa decisione verso il prossimo
RispondiEliminabuona settimana.
Grazie a te Tiziano per aver colto l'essenziale!!!
EliminaA presto
La sensazione di libertà che ti dà la natura è inesprimibile. In alcuni momenti particolari capita proprio di sentirsi così, perfettamente felici proprio perché liberi e in pace col resto del creato.
RispondiEliminaè proprio così Vele!!!
EliminaUn abbraccio
Ciao Luigi, una bellissima sensazione raccontata in modo eccellente!
RispondiEliminaLieta festa di Ognissanti amico mio!
tanti auguri anche a te cara!!!
EliminaUn bacione
Bello lasciarsi bagnare dalla pioggia. Da tanto non lo faccio.
RispondiEliminati assicuro che è come ritornare ragazzini!!!
EliminaUn sorriso
Sai Luigi, sono convinta che tutto quello che ci riavvicina alla natura, foss'anche la pioggia, ci dà una sferzata di energia e di felicità, come è capitato, appunto, a te.
RispondiEliminacredo che ci fosse anche qualcos'altro cara Ambra: amore, tanto amore di Dio!!!
EliminaUn abbraccio
una semplice esperienza,magari insolita,data la poggia,ma che ci fa apprezzare la gioa che danno anche le piccole cose,buona serata Luigi
RispondiEliminabuona serata anche a te Graziella e grazie della tua sempre attenta sensibilità!!!
EliminaComplimenti per la tua forma fisica e per la fede che ti consente simili exploit. Ma prenditi qualche aspirina, meglio prevedere che curare. Un amichevole saluto.
RispondiEliminaper fortuna non ho avuto bisogno dell'aspirina Elio; in compenso mi è venuta una fastidiosa tallonite!!!
EliminaBuon w.e.
A contatto con la natura e un gesto di bontà, la felicità è a portata di mano.
RispondiEliminaSe poi si ha Fede in Dio...è il massimo Luigi.
è proprio vero Gianna: cosa si può volere di più dalla vita???
EliminaUn sorriso
Dirò sinceramente quello che penso, come sempre. Ti sei sentito migliore spegnendo la musica, e questo ti ha dato piacere. Non hai fatto niente di male, ma neanche del bene (se non a te stesso), perchè quel poveretto, dal tuo gesto, non ha tratto il minimo giovamento.
RispondiEliminaAmmiro sinceramente chi si mette a servizio degli altri, qualunque sia il motivo che lo spinge a farlo (compresa la fede religiosa); trovo invece più edonistiche che altruistiche le privazioni e le mortificazioni.
dal tuo punto di vista non fa una grinza il tuo discorso: questo dimostra che la fede è tutt'altro che un accessorio, riguarda proprio la sostanza della vita!!!
Eliminap.s. dovrò consigliarti qualche buona lettura
Quello che intendevo è che per me ha poca importanza la motivazione, ce ne sono milioni e ognuno troverà la propria per dare a se stesso un senso a quello che fa, ma invece contano i fatti concreti. Per questo motivo, per fare un esempio nel tuo ambiente, ammiro i missionari e detesto le suore di clausura. Con questo non intendo affatto dire che detesto gli eremiti, ognuno è libero di scegliere la vita che preferisce, ma detesto che la si faccia passare come una scelta generosa o addirittura utile all'umanità.
Eliminaforse ti farebbe bene leggere la biografia di Edith Stein; nel frattempo potrebbe interessarti la storia del premio nobel per la medicina Alexis Carrol (lo trovi anche su wikipedia), raccontata qui:
Eliminahttp://sursumcorda-dominum.blogspot.it/2010/01/alexis-carrel-la-scienza-davanti-alla.html
E che c'entrano le conversioni?
Eliminabeh, non sono conversioni qualunque: la prima da filosofa diventa suora di clausura e finisce per dare la vita per il suo popolo in un campo di concentramento; il secondo aveva la stessa visione della fede che hai tu e fino all'ultimo ha resistito strenuamente per non cedere!!!
EliminaForse anche per te c'è una speranza...
Se la suora ha dato la vita per salvare qualche altro essere umano, chapeau da parte mia, altrimenti è semplicemente rimasta vittima della ferocia umana, e questo non la rende diversa da centinaia di migliaia di altri sventurati. Il secondo esempio va fuori dal tema di questa discussione.
EliminaAnch'io pensavo che per te ci fosse speranza...
non sapevo che nutrissi questa speranza nei miei confronti; in ogni caso hai fatto bene ad abbandonarla!!!
EliminaLa mia invece nei tuoi confronti non si è ancora spenta...
No Luigi, non fraintendermi. Io non tento di convertire nessuno al mio pensiero, questo perchè non nutro il minimo interesse a che tu, o chiunque altro, cambi la propria idea. Il confronto lo cerco per me stessa, perchè mi appassiona e mi rafforza poter mettere continuamente alla prova, attraverso la dialettica, le mie convinzioni. Che non discendono da assiomi indiscutibili, e che non ho la presunzione di considerare le migliori per l'umanità intera, ma che mi sono guadagnata un pezzettino alla volta, strada facendo e via confrontando. Di sicuro sono le migliori per la mia persona e in questo momento, domani chissà. Per questo resto disponibile a cambiare idea di fronte ad argomentazioni migliori e contrarie, ma, per carità, dimostrabili. Mi aspettavo che tu me le fornissi. Tutto qua.
Eliminal'unico problema è che in questa materia non c'è nulla di dimostrabile, per grazia di Dio: ci sono sufficienti motivi per credere per chi vuole credere e altrettanti motivi per non credere per chi non vuole credere (ricordi Pascal?) e questo per salvaguardare la libertà dell'uomo, il quale, diversamente, sarebbe costretto a credere, non acquistando nessun merito a farlo.
EliminaLa fede richiede l'adesione della volontà oltre che dell'intelligenza, dell'amore, oltre che della ragione; ma l'amore si nutre di libertà!!!
E' per questo che non potrò mai dimostrarti l'utilità delle suore di clausura se tu riesci a credere soltanto a quello che vedi e che tocchi!!!
Tutto qua...
Tentiamo un ultima volta di ragionare insieme, lasciando da parte per un attimo i proclami di fede.
EliminaA prescindere da quello in cui ci piace credere, in questo mondo, un cui entrambi viviamo, semplificando molto possiamo dire che esistono cose astratte e cose tangibili (spero che possiamo tentare di accordarci almeno su questo). La differenza fra noi due è che, nel ragionamento, io le tengo ben distinte, tu invece le mischi in continuazione. Quello che intendo è che tu attribuisci un valore di realtà anche a cose che appartengono alla sfera dell'intangibile, e dài per scontato che questo approccio debba essere condiviso universalmente. Non solo. Pensi anche che chi non lo condivide abbia bisogno di essere in qualche modo recuperato alla tua fede.
E' evidente che partiamo da presupposti lontanissimi, quindi prendiamo atto che il confronto è impossibile. Dalla prossima visita in poi ti porterò volentieri solo i miei saluti. :)
Ciao.
Cara Donatella, se tra di noi c'è qualcuno che da' per scontato che il suo approccio sia condiviso universalmente, mi pare che questo qualcuno sia tu quando affermi testualmente: "Ti sei sentito migliore spegnendo la musica, e questo ti ha dato piacere. Non hai fatto niente di male, ma neanche del bene (se non a te stesso), perchè quel poveretto, dal tuo gesto, non ha tratto il minimo giovamento"; ed ancora: "detesto che la si faccia passare come una scelta generosa o addirittura utile all'umanità".
EliminaEmanando queste sentenze inappellabili pretendi di ergerti a paladina della verità per smascherare i falsi profeti e questo non vuol dire affatto tenere separata la realtà dalla sfera dell'intangibile; a me sembra ben altro: giudicare realtà che non si conoscono e non si capiscono.
Nel tuo discorso poi c'è un equivoco di fondo, molto comune del resto, considerare realtà soltanto quello che si vede e si tocca; ma questo è un presupposto riconosciuto falso dagli stessi scienziati atei e razionalisti.
Ci sono realtà visibili e realtà invisibili ed il fatto che queste ultime non si tocchino con le mani non significa che siano meno reali ("l'essenziale è invisibile agli occhi", ricordi il Piccolo Principe?).
Detto questo, aggiungo anche che gradirò molto i tuoi saluti ma gradirei di più una maggiore umiltà da parte tua, perchè si può essere anche atei ma bisogna essere disponibili a mettersi in discussione, cosa che tu mi pare faccia malvolentieri, aggrappata come sei ai tuoi pregiudizi indiscutibili!!!
Sarà una meraviglia scoprire dei nuovi posti affascinanti... ma spero che non hai preso il raffreddore...
RispondiEliminaGrazie per avermi trasmesso la tua bellissima sensazione...
grazie a te amica mia: e tu che genere di sport fai in Giappone?
EliminaLa tua interiorità, il tuo pensare ogni volta raffinato mi colpiscono sempre moltissimo. Buon sabato. Baci
RispondiEliminaUbique Chic, H2O Fashion added
grazie per la sensibilità!!!
EliminaUn abbraccio
Sai una cosa?
RispondiEliminaSento una strana sensazione quando le persone litigano ,o discutono anche solo verbalmente!
Qui ho visto qualcosa del genere,e mi fa riflettere ....
"Ergersi a paladini della verità per smascherare i falsi profeti..."
Non sai quante volte ho percepito queste tue parole in un confronto con gli altri...e poi mi sono arresa anche alla possibilità che forse mi stavo ergendo anche io a quel senso di verità da cui sentivo di aiutare l'umanità.... Come se volessi infondere
il senso di quelle domande che in me avevano trovato risposta,pace ...
In realtà mi succede ancora.... Non è controllabile quella sensazione...