C'è nell'uomo uno spaventoso bisogno di felicità. E' necessario che esso abbia il suo alimento, altrimenti divorerà tutto come un fuoco.
Mi sono imbattuto ieri in questa riflessione di Paul Claudel che mi ha fatto ripensare al post nostalgia che avevo inserito un po' di tempo fa.
Anche se molte persone possono aiutarci a percorrere la strada che abbiamo imboccato, il viaggio della vita dobbiamo compierlo da soli: la solitudine è una compagna di viaggio inseparabile e, forse, imprescindibile.
Chi non ha mai sperimentato questo sentimento, o ha cercato in tutti i modi di fuggirlo riempiendo la sua esistenza di “cose da fare”, probabilmente non riuscirà mai a trovare il senso della propria vita, dal momento che, per inevitabile legge naturale, ogni uomo è solo.
E' proprio vero, allora, che tutta l'infelicità degli uomini deriva da una cosa sola: dal non sapersene stare da soli in una stanza (Pascal).
"E' proprio vero, allora, che tutta l'infelicità degli uomini deriva da una cosa sola: dal non sapersene stare da soli in una stanza (Pascal)."
RispondiEliminaPoi dipende da chi c'è in quella stanza.
Ciao.
è proprio questa la sfida Stefano: se impariamo a stare da soli con noi stessi poi saremo meno soli in mezzo agli altri!!!
RispondiEliminaBeh, Luigi...oggi cme non mai c'è assoluto bisogno di silenzio e pace.
RispondiEliminabèh io invece ti rispondo che nessuno è solo, la solitudine c'è la cerchiamo e ci avvolgiamo come fosse una sciarpa che mettiamo per coprirci dal freddo, ma poi invece di sentir caldo, sentiamo ancora più freddo. Il problema sta' tutto nel riuscire a trovare persone che scaccino il tuo senso e la voglia di solitudine, ma riconosco che è molto difficile ... ti auguro che la tua malinconia vada via presto :P
RispondiEliminaLa solitudine è una presenza se non se ne ha paura... E se non diventa il pretesto di fuggire per un egoistico interesse
RispondiEliminaC'è una contraddizione di fondo. L'uomo è profondamente solo, tuttavia è anche un animale sociale e porta la sua solitudine nel branco, credendo forse di neutralizzarla in questo modo.
RispondiEliminaAccettare la solitudine, anche se questa crea malinconia, è privilegio di pochi.
che strana coincidenza...poco fa ho postato anch'io sulla felicità
RispondiEliminaSerena giornata!
Caro Luigi, è bello venirti a trovare, leggere le tue riflessioni, leggere i commenti che ti scrivono, le tue risposte, ....ho imparato attraverso il tuo blog a conoscere altri amici ..
RispondiEliminasecondo me l'importante è poterla scegliere, la solitudine...
un abbraccio :=)
Bello bello bello!!
RispondiEliminaLa solitudine... l'ho sfuggita per tanti anni, poi lei ha trovato me ed è stato bello! Il bello di non sentirsi soli! Ed è vero che a volte ci si sente soli anche in mezzo alla gente!!
Oggi tanti bei sentimenti!
Un abbraccio fortissimo!
:-)
@ Laura: è proprio di questi silenzi che assordano il mondo che la mia solitudine ha bisogno!!!
RispondiElimina@ Francesca: io credo che ci siano vari tipi di solitudine; quella di cui parlavo(anche in "Nostalgia") non è quella che un uomo sceglie liberamente, ma quella che scopre quando si accorge che niente su questa terra può colmare questo spaventoso bisogno di felicità che sente nell'anima!!!
Bentornata Franceschina
@ Cristina: hai ragione cara, non deve essere mai un pretesto!!!
Un sorriso
@ Ambra: è proprio vero, amica mia; quando si accetta pesa già di meno!!!
Un abbraccio
@ Simo: niente succede per caso, lo sai vero????
@ Cristina Berardi: io direi che è proprio bello che esistano persone come te!!!
Unica ed insostituibile
@ Sara: non possiamo sfuggire al nostro destino cara; spesso la solitudine non è una disgrazia ma un'occasione di salvezza!!!
RispondiEliminaUn bacione
A me capita di preferire la solitudine alla compagnia di altre persone, magari amici o familiari. La solitudine serve a ritrovarsi.
RispondiEliminaCiao Luigi le tue riflessioni sono sagge,la solitudine è intorno ha noi, rimanere soli fa bene aiuta ha riflettere pensare ritrovarsi nello spirito,
RispondiEliminati auguro un lieto Santo Natale di gioia.
Tiziano.
a volte capita anche a me Chiaretta!!!
RispondiElimina@ Tiziano: grazie Tiziano; auguro un Natale serenissimo anche a te!!!
RispondiEliminaCaro Luigi, che trascrivi sempre questi post molto riflessivi e ben ponderati, la solitudine, che molti evitano, a causa anche di forti ansie, serve soprattutto per rigenerare se stessi e per portare, il più delle volte, la mente dell'uomo ad una sorta di introspezione personale, il cui scopo, di fatto, è capire se c'è qualcosa in cui abbiamo sbagliato, se c'è qualcosa che non ci va giù e vorremmo cambiare della nostra vita, e così via ... il silenzio, la solitudine, spesso vanno bene, apportano giudizio e consigli dove spesso non ce ne sono!
RispondiEliminaTanti complimenti.
E' un'eterna ricerca dell'equilibrio, credo: solitudine e socialità . L'una non può annullare l'altra.
RispondiEliminaIl piacere della solitudine e del silenzio fanno parte delle mie meravigliose scoperte da cinquantenne (ricordi?). Mi chiedo però se mi procurerebbero lo stesso piacere senza una rumorosa e impegnativa famiglia di cui doversi occupare per buona parte della giornata.
RispondiEliminaciao luigi, la cosa penso sia soggettiva, alcuni stanno bene soli altri no, stare con gli altri ci si confronta, si condivide, si impara, l'infelicita' secondo me deriva da una insoddisfazione individuale, una mancanza di interessi, di entusiasmi, devono essere scelte libere sia la solitudine che la compagnia, se c'e' l'obbligo in tali situazioni, l'infelicita' e' alle porte, ciao grazie interessante post, buona giornata rosa
RispondiElimina@ Stefania: ecco, proprio questa introspezione personale è ciò che alimenta di più la nostra anima se riusciamo a metterla in relazione con la realtà che ci trascende!!!
RispondiEliminaUn sorriso
@ Sandra: eterna ricerca dell'equilibrio; hai centrato il cuore del problema cara!!!
@ Dona: come ti capisco!!!
@ Rosa: talvolta però non è il risultato di una scelta libera; uno ci si ritrova e basta!!!
Bellissime parole... per andar aventi dobbiamo conquistare la solitudine...
RispondiEliminaInvidio quella ragazza di posto precedente!
grazie Titti: io invidio la bella luna giapponese!!!
RispondiEliminaCiao carissimo !!!
RispondiEliminaDopo giorni e giorni di assenza dal web per cause di forza maggiore, riecco anche me!
Perdonami per la fretta,
ti lascio un grandissimo saluto e ti abbraccio al volo, ho ancora un sacco di contatti da "recuperare" anche negli altri blog amici!
A presto :-)
M@ddy
Sono perfettamente d'accordo con te, caro Luigi.
RispondiEliminaC'è ,purtroppo, chi ha la tv accesa tutto il giorno...
Io, magari con un libro o qualcosa da scrivere, da sola in una stanza ci sto bene. Forse anche troppo. IL problema è sapere come "ospitare" gli altri nella propria vita, sapendo, come ci ricorda Claudel, che la solitudine è la cifra più autentica della nostra esistenza. Grazie. Ciao.
RispondiElimina@ Maddy: bentornata amica mia!!!
RispondiElimina@ Gianna: la tua precisazione è importante; nella stanza è necessario che non ci sia la televisione!!!
@ Mari: i libri infatti non devona mai mancare cara!!!
E' difficile saper stare in compagnia di se stessi, più facile stare soli in compagnia di altri.
RispondiEliminaMa io credo che per ognuno ci sia un'anima simile, capace di restare accanto nel silenzio, di camminare insieme verso la stessa meta e che non annulli il senso di solitudine, anche in sua assenza. Trovare questa persona è la vera gioia che annulla ogni malinconia. La compagnia degli altri è importante ma non è la stessa cosa.
Non so la tua vita privata, ma forse è questa presenza che ti manca? ti abbraccio
CARO LUIGI .
RispondiEliminaQuando ci lasciamo pervadere dal silenzio allora possiamo abbracciare noi stessi e respirare la tranquillità che quel momento ci offre.Poi ci sono dei momenti negativi per tutti che amiamo stare con noi stessi altri invece in cui vorremmo solo fuggire da tutto quello che c'è nella nostra mente .Almeno per me s'intende ! Ciao Lina
interessante il blog coinvolgenti i tuoi post,
RispondiEliminaho cercato disperatamente per anni la solitudine, certo anche per scappare, ma come si fa a non aver voglia di scappare dal tanto parlare inutile di parole vuote? poi la televisione ci assorda, ritaglio alla notte quando tutti dormono la tv spenta e buon per me abito vicino ai boschi così se c'è qualche rumore sono il vento e piccoli animali selvatici che sono di compagnia piena fedele non invadente viva solitudine, perchè non sono sola ma in compagnia con il mio più vero Gio
La necessità di compgnia è sana, ma altrettanto naturale viene cercare di separarsi dagli altri. A volte la solitudine è un po' una droga, la cerchi ma poi sei sempre più insoddisfatto perché in realtà non la vuoi più, ma cercare gli altri in quel momento costa una fatica tremenda.
RispondiEliminaC'è poi pure il fatto che l'uomo è fatto per l'Infinito, per il "per sempre", anche nella felicità che pure ci sembra tanto pronta a sfuggirci di mano. Sentiamo la mancanza di quell'Infinito per il quale siamo fatti
@ Rita: la mia vita è piena di anime simili, amica mia, eppure "ci manca sempre qualcosa" canta Niccolo Fabi in una delle sue canzoni più vere: 'La bellezza'!!!
RispondiEliminaUn abbraccio a te
@ Lina: ogni persona umana è unica ed irripetibile, cara, però esiste un sentimento comune che ci porta a cercare una felicità che forse non siamo capaci di raggiungere pienamente con le nostre sole forze!!!
@ Gio: sai che quando cammino in mezzo ai boschi la solitudine cosmica che avverto nell'anima ne esce quasi trasfigurata!!!
@ Occhi profondi: il problema è proprio questo "per sempre" cara, perchè si trova in aperta contraddizione con la fragilità e precarietà della vita terrena: siamo esseri che bramano l'infinito in un mondo in cui tutto finisce!!!
Resistiamo...
Vero. E quanti errori si fanno per la paura di star soli...eppure quando veniamo al mondo siamo soli, nel dolore siamo soli e quando ce ne andremo saremo soli. Forse è proprio questa consapevolezza a terrorizzarci!
RispondiEliminaL'uomo nasce e muore da solo ... tutto ciò che sta in mezzo è la vita e la vita è un insieme di solitudini che si incontrano ...
RispondiEliminaCiao
Andrea
Ciao Luigi, hai ragione ed io ho provato questo senso di solitudine dopo un divorzio contrastato. Dopo qualche anno ho conosciuto quella che oggi è mia moglie e quel senso è completamante sparito. Sono 22 anni che siamo insieme, anche se abbiamo festeggiato quest'anno il 20° di matrimonio, perché prima di sposarci avevamo preferito vedere se eravamo compatibili. Buona serata.
RispondiEliminaScusa, non so se te l'ho già detto, ma passa da me il 19 p.v. - Post speciale.
RispondiEliminaCaro amico sono riuscita a venire a salutarti dall’Argentina, ti lascio un caloroso saluto con i 35 gradi che fanno qua…. Grazie per aver visitato il mio blog. Un salutone!!
RispondiElimina@ Simo: può essere veramente terrorizzante se non si hanno prospettive soprannaturali!!!
RispondiElimina@ Andrea: è proprio l'incontro tra due solitudini che ci può salvare!!!
A presto
@ Elio: non mancherò all'appuntamento!!!
Buon week-end
@ Mirta: quanto ti invidio cara!!!
Torna presto
quando son andata a Santiago de Compostela ho fatto una parte del cammino "da sola" (nel senso che ero lenta come una tartaruga quindi ritrovavo i miei compagni solo a sera) ed è stata una grande esperienza, anche per questo.
RispondiEliminaPoi si apprezza ancora di più la compagnia!
è sempre stato il mio sogno fare il "cammino": un giorno mi deciderò a partire...
RispondiEliminaIo dico sempre che una persona deve trovare prima la propria felicità, dentro di sè, e poi saprà donarla anche agli altri e rapportarsi con tutti nel modo migliore.
RispondiEliminaRiuscire a stare soli con se stessi e non aver paura degli abissi che si spalancano ciclicamente dentro di noi sarebbe la più grande vittoria...
RispondiEliminaCiao Luigi
Elisabetta
ciao luigi mi porto avanti, ti faccio tanti auguri di buone feste, in serenita', ciao a presto rosa buona serata e domenica.)
RispondiEliminaSì,la felicità è una grande esigenza,un grande bisogno,che si lega alla ricerca del Divino.
RispondiEliminaUn saluto,un grande augurio di Buon Natale,
Costantino.
Post profondo...come sempre. Difficilissimo star soli, sapersi ascoltare, far i conti con i proprii errori. Sono contenta di aver imparato...
RispondiEliminaun abbraccio.
Condivido, condivido, condivido!
RispondiEliminaQuesto assioma sta alla base di tutto. Di tutto davvero. Baci
Già........
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