giovedì 15 maggio 2025

il buon pastore

Però com'è struggente constatare che, al di là delle sofisticherie progressiste e del moderno cinismo, i cuori degli uomini e delle donne sono sempre gli stessi; per cui la morte di un Papa appiccica loro addosso, loro malgrado, un confuso sentimento di solitudine e smarrimento simile a quello provato dagli orfani, ma poi l'antica e solenne ritualità del conclave, la fumata bianca, l'habemus Papam, infondono in loro un rassicurante tipo di conforto di cui non credevano aver più bisogno dai tempi in cui erano bambini.

E quando dal balcone appare, nei suoi paramenti gloriosi, il nuovo Papa, ecco, tutto è tornato al suo posto, il vuoto è colmato e non c'è alcuna soluzione di continuità con quello pianto fino al giorno prima, a cui nessuno pensa già più, coerentemente, perché quello che conta non è l'individuo, ma il sublime Ministero di cui quell'individuo è volontario servitore: impersonare il segno che Dio è su questa terra, in questo mondo, concreto e visibile, in mezzo alle genti, come il Buon Pastore in mezzo alle sue pecorelle.

E ogni volta che succede io non posso fare a meno di commuovermi, e di pensare che tanta parte del fascino del Cristianesimo sta in questo, e che questo è uno dei motivi principali per cui resiste con successo da oltre duemila anni. Maria Cristina Vecchiarelli

https://www.facebook.com/mariacristina.vecchiarelli/posts/pfbid0fFQFbJuH4JfguHth6KofGyCTDDbNnhMPhPMHuCp6F4v55MuJ9Fg3cuH5wasAWubql

4 commenti:

  1. Speriamo sia in grado di prendere il mondo in mano e creare nuova speranza.

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  2. Mi è piaciuto subito il nuovo Papa.
    Istantaneamente.
    Non so dire perché, è una ragione del tutto illogica persino per me.

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