Se dovessi definire la virtù che più ti rappresenta direi che hai la capacità non comune di vedere in ogni persona quei talenti che nessuno vede e farli sbocciare.
La stessa abilità che manifesti nel far fiorire le piante che tanto ami, e che nelle tue mani risorgono sempre a nuova primavera, l'hai impiegata per far fiorire tutte le persone che ti sono state affidate, molte delle quali erano giudicate senza talento e speranza di progresso, a cominciare dai tuoi alunni che a distanza di anni continuano a nutrire verso di te una profonda riconoscenza e stima.
Tra queste persone mi ci metto anch'io perché se ho combinato qualcosa di buono nella vita lo devo soprattutto a te, che hai creduto in me quando nessuno, neanch'io, ci credeva, apparendo agli occhi di tutti, anche ai miei, come un soggetto davvero patologico.
Ma tu hai saputo guardarmi dentro e vedere quello che nessuno vedeva: mi hai incoraggiato e sostenuto sempre e non solo perché ero tuo figlio, lo hai fatto con tutti: sei riuscita a far sbocciare sempre il meglio da ogn'uno, a valorizzare tutti gli aspetti positivi, spesso pochi, di ogni anima che ricorreva alle tue cure.
Qualche tempo fa ti ho chiesto come immaginavi il paradiso: mi hai risposto che desideravi fosse un giardino fiorito nel quale speravi che il Signore ti collocasse a coltivare i fiori.
Non ti ho mai dedicato un pensiero in questo blog, ci tenevo a farlo oggi che compi 90 anni e spero di potertene dedicare altri anche negli anni a venire: sono sicuro che li trascorrerai con la stessa serenità e gioia con cui hai speso tutta la tua vita.