mercoledì 30 maggio 2018

la porta della felicità

La porta della felicità si apre solo verso l'esterno: chi tenta di forzarla in senso contrario finisce col chiuderla ancora di più.                  Viktor Frankl
Mi ha sempre affascinato questa frase, anche se il senso può sembrare forse oscuro.
Qualcuno l'ha interpretata nel senso che soltanto quando ci dimentichiamo di noi stessi e cominciamo a pensare agli altri incontriamo qualcosa di simile alla felicità. 
Secondo me significa anche che siamo chiusi dentro.
La porta della felicità è chiusa a chiave dall'esterno e per quanto ci agitiamo non saremo mai in grado di aprirla da soli.
Abbiamo bisogno di un Altro che dall'esterno giri la chiave e ci faccia uscire.
La felicità può essere soltanto un dono: non siamo in grado di conquistarcela con le nostre mani.


16 commenti:

  1. Bellissima interpretazione di questa significativa frase. Ciao Luigi e buona serata.
    sinforosa

    RispondiElimina
  2. mi piace questa citazione e la tua interpretazione: io aggiungerei che nel mentre che aspettiamo che qualcuno/qualcosa apra la porta abbiamo l'obbligo di arredare al meglio la nostra stanza :)

    RispondiElimina
  3. Sandra3 maggio 2011 13:02
    Per aprire la porta della casa e mostrare il proprio "io" così com'è, nudo e crudo , occorre tanta maturità, consapevolezza e rispetto di sè; occorre essere persone "risolte". Ed anche avendo tutto ciò capita, a volte, di essere smarriti..

    Ciao Luigi lei è venuta a mancare,credo che tu lo sappia....ma ho trovato queste sue parole nel tuo blog,che hanno un collegamento che continua ad essere vero e presente...che ne dici?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. io le avevo risposto: "saremo mai persone "risolte" amica mia? Credo di si: forse un giorno tutto sarà chiaro; ma da soli non ce la facciamo...".
      Adesso per lei tutto è chiaro e pensa che sorpresa avrà avuto scoprendo un mondo che non credeva esistesse!!!
      Adesso per lei tutto è risolto.
      Un bacio

      Elimina
  4. "Adesso per lei tutto è chiaro e pensa che sorpresa avrà avuto scoprendo un mondo che non credeva esistesse!!!
    Adesso per lei tutto è risolto."

    Già... avrà scoperto un mondo che credeva non esistesse, trovandosi nell'impossibilità di riferirlo a noi viventi!

    Ma il paradosso è che anche chi crede all'esistenza di un mondo dopo la morte si troverà impossibilitato
    a riferirlo ai viventi!

    Se venisse svelato questo mistero credo che si perderebbe il senso del raggiungimento della felicità!

    Immaginiamoci dietro i banchi di scuola e qualcuno che ci dice già in anticipo il valore del nostro impegno o non impegno,credi che avrebbe più lo stesso senso studiare o lavorare su noi stessi?

    Io non so cosa abbia trovato adesso Sandra, e non so cosa ci troverò io quando arriverà quel giorno... Non me la sento di dire che " tutto è risolto" e nemmeno che "tutto è irrisolto"...io sento solo che devo vivere questo viaggio senza credere a chi vuole leggermi la mano o il futuro ...perché è nel mistero che mi sento al
    sicuro!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "la felicità del cielo è per coloro che hanno saputo essere felici sulla terra"; è una frase di un santo a cui sono molto legato. Credo voglia dire che dobbiamo imparare a valorizzare quello che siamo e abbiamo già su questa terra e ringraziare di tutto, perchè siamo circondati dalla grazia e spesso neanche ce ne accorgiamo!!!
      Un abbraccio

      Elimina
  5. Non vi è che un modo per essere felici: vivere per gli altri.

    (L.Tolstoj)

    Un abbraccio forte a te!

    RispondiElimina
  6. bienvenido Manolo: grazias por tu sensibilidad!!!

    RispondiElimina
  7. Siamo esseri complicati a cui certe volte bastano cose basilari e altrettante volte non bastano. Poi cambiamo, ci evolviamo, roviniamo.

    Quindi certe volte non basta trovare Dio, capire verità, un lavoro, un amore vero. Certe volte basterebbe la consapolezza che siamo in vita e tutto ciò che facciamo o non facciamo è quello che la modella.

    RispondiElimina
  8. hai ragione fino in fondo cara: siamo esseri molto complicati e decidiamo sempre liberamente cosa vogliamo diventare!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Voglio aggiungere che comunque: trovare Dio è un fatto conoscere le sue vie è un altro.
      Un fatto che vale non solo una vita spesa per questo ma altre infinite vite.

      Elimina
    2. pienamente d'accordo: il mistero rimane spesso un dilemma per noi!!!

      Elimina
  9. Io la penso diversamente. Secondo me la felicità è un'attitudine, qualcosa che decidiamo ogni giorno.
    Anche io avevo scritto qualcosa in merito: https://www.mr-loto.it/2018/la-felicita-e-una-scelta.html

    Se ti va, la tua opinione è la benvenuta.
    Ciao.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mr loto, io invece credo che non sia la felicità una nostra scelta perché è insita nella nostra anima.È dell'infelicità che ne facciamo una scelta,quando non riconosciamo il vero dono della nostra essenza.

      Elimina