sabato 28 marzo 2015

11° incontro blogger






Se ami qualcuno portalo a Verona .....…
perché Verona è la città dell’amore!
Questo è lo slogan utilizzato dall'Ufficio Turistico per stimolare le visite alla città scaligera. 
Non è un caso, infatti, che Shakespeare abbia ambientato proprio qui la drammatica vicenda di Romeo e Giulietta: la storia d'amore più famosa di tutti tempi.
Il mito di Romeo e Giulietta è il percorso di un sogno, come un sogno è l’amore. 
Verona custodisce un mito che lieve rivive nelle piazze antiche, fra i vicoli ed i cortili in penombra.
Devo confessare che la prima volta che ci ho messo piede sono rimasto catturato anch'io dall'atmosfera quasi magica che ti avvolge in particolari periodi dell'anno percorrendo alcune stradine del borgo antico: ho assaporato subito tutto il fascino misterioso che promana dalla città e me ne sono letteralmente innamorato.
Qui è facile immaginare storie, figure ed eventi del passato.
Ma una città così bella fa innamorare proprio tutti:
le sinuose anse dell’Adige, le romantiche strade medioevali, i mille suggestivi scorci, la musica… suscitano da sempre emozioni indimenticabili.
E' stata definita "la piccola Roma", perché è la città con maggiore densità di aree archeologiche al mondo, dopo appunto la città eterna; ma anche perché la sua conformazione ricorda un po' Roma: infatti il fiume Adige che l'attraversa ricorda molto il Tevere; l'Arena ricorda molto il Colosseo e il Teatro Romano da l'idea dei Fori imperiali in miniatura.
Quale città migliore di questa, allora, per organizzarvi l'11 incontro blogger, promosso e sostenuto dalle tre "donzelle" Ambra, Erika e Sandra, che coinvolge un affiatato gruppo di amici provenienti da tutta Italia che hanno in comune la passione per la scrittura in web???
Il giorno prescelto è il 17 maggio!!!
La speranza è quella che si possano aggiungere nuovi amici, cogliendo proprio l'occasione di una visita alla città dell'amore.
Vi ho convinti?  No???
Allora aggiungo anche che la giornata sarà allietata da un lauto pranzo presso la trattoria "alla colonna", in largo Pescheria vecchia, 4 (molto vicino piazza Erbe); costo complessivo 25 euro (+ eventuale mancia se ci tratteranno bene).
Appuntamento alle ore 10 e 30 al centro della famosissima piazza Brà (nella quale insiste l'Arena) davanti alla statua equestre di Vittorio Emanuele II (dieci minuti a piedi dalla Stazione e 5 minuti dal parcheggio Cittadella).
Dalla Stazione si può raggiungere il centro anche in autobus prendendo i nn. 11 o 12 o 13 (marciapiede A) che fermano proprio in p.zza Bra.
                    Vi aspetto numerosi allora!!!!

lunedì 16 marzo 2015

dolci e banane

E vabbè allora ditelo che ce l'avete con me:
dopo Coelho, Toscani e Adinolfi mi tocca rivalutare anche Dolce e Gabbana adesso!!!
Perché???
Ma per le meravigliose parole che seguono di Domenico Dolce:
"Non abbiamo inventato mica noi la famiglia.
L’ha resa icona la Sacra famiglia, ma non c’è religione, non c’è stato sociale che tenga: tu nasci e hai un padre e una madre.
O almeno dovrebbe essere così, per questo non mi convincono quelli che io chiamo i figli della chimica, i bambini sintetici. Uteri in affitto, semi scelti da un catalogo.
E poi vai a spiegare a questi bambini chi è la madre.
Procreare deve essere un atto d’amore, oggi neanche gli psichiatri sono pronti ad affrontare gli effetti di queste sperimentazioni».
E ha aggiunto: «Sono gay, non posso avere un figlio. Credo che non si possa avere tutto dalla vita, se non c’è vuol dire che non ci deve essere.
È anche bello privarsi di qualcosa.
La vita ha un suo percorso naturale, ci sono cose che non vanno modificate. E una di queste è la famiglia".
Come era prevedibile, le lobby gay,
finanziate con i miliardi che mettono loro a disposizione le multinazionali che speculano sulla fecondazione, hanno subito lanciato la scomunica contro i due stilisti: "boicottate i loro prodotti".
A questa crociata si è subito unito El "Ton" John dichiarando che i suoi figli sono tutt'altro che sintetici!!!
Vi raccontiamo allora la triste storia del piccolo Zac, "figlio" della rockstar inglese:
dopo essere stato partorito nel corpo della madre "affittata", a pochi minuti di vita viene strappato dal petto della donna e consegnato a Elton John ed al suo compagno, che se lo portano via.
Per due anni il bambino non ha fatto altro che piangere, come ha rivelato lo stesso cantante in numerose interviste, al punto da indurre questi a far "prelevare" dal seno della madre (che vive a diecimila chilometri di distanza) il latte quotidiano e farlo arrivare mediante un jet privato (lui se lo può permettere) a Londra, e tutto questo per provare almeno a lenire la sofferenza del piccolo, e davvero sfortunato, Zac!!!
Mi vengono alla mente, allora, le profetiche parole dell'attore Rupert Everett, anch'egli omosessuale, e subito emarginato un minuto dopo averle pronunciate: "non riesco ad immaginare niente di più triste di un figlio con due papà" (o due mamme)!!!