martedì 20 marzo 2012

Proust, Coelho e San Giuseppe

Domenica pomeriggio ho, mio malgrado, ascoltato una conferenza su Proust, e precisamente sul concetto di tempo nelle opere dello scrittore francese.
Due palle mostruose.
Non erano il tema del convegno o gli argomenti dibattuti che sono risultati profondamente noiosi: è proprio Proust che è di una noia mortale.
Il giorno dopo, cioè ieri, ho festeggiato il mio santo preferito: Giuseppe; persona seria, di poche parole e molti fatti.
Il giorno dopo ancora, cioè oggi, leggo sul giornale la seguente notizia:
"al Castello Superiore di Marostica, nel vicentino, Coelho ha organizzato il suo venticinquesimo party in onore di san Giuseppe, al quale era intitolata la clinica dove lui nacque quasi morto, col cordone ombelicale intorno al collo, «salvo solo per l’intercessione del santo». Dunque ogni anno tutto deve ripartire da qui: dalla preghiera per san Giuseppe, che a Marostica viene pronunciata in una dozzina di lingue (dal portoghese al giapponese al norvegese). In conferenza stampa ha risposto, a suo modo, alle domande. Sul viaggio e sui diversi modi di viaggiare, per esempio. Due tipologie di viaggiatori, come due tipologie di scrittori: Joyce e Proust scrivono guardandosi dentro; Hemingway o Baudelaire per scrivere hanno bisogno invece di esperienze, di viaggiare fuori da se stessi. Lui, Coelho, dice, di appartenere alla seconda specie: per avere materia di scrittura deve accumulare esperienze; e allo stesso modo coi viaggi: non gli basta l’interiorità, se non c’è movimento. Anche se poi, conciliando il dualismo, conclude: «Il mio viaggio esteriore è sempre proiettato nel mio viaggio interiore »".
Che sfiga, mi toccherà rivalutare anche Coelho adesso...

41 commenti:

  1. Ciao, Luigi...non ti piace Coelho? Io ho letto alcuni dei suoi libri e devo dire che mi sono piaciuti al punto di regalarli ad amici! Ho scoperto un modo diverso di vedere le cose e di valutare la realtà che mi circonda...direi molto bella come esperienza. Ti abbraccio, amico mio!
    Cinzia

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    1. non posso dire neanche che non mi piaccia, amica mia, perchè mi sono sempre rifiutato di leggerlo!
      Comunque, mai dire mai...
      Un abbraccio a te

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  2. Sarebbe cosa buona vivere entrambi le situazioni di viaggio. Fuori, per procacciarsi le esperienze da scandagliare poi dentro e viceversa, da dentro a fuori, creando una circolarità vitale! Bel post.
    Buona giornata.

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    1. la sintesi delle due posizioni credo anch'io sia l'ideale di uno scrittore!!!
      Grazie Massimo
      a presto

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  3. Io, Coelho, non riesco proprio a farmelo piacere. Ho provato a leggere due suoi libri, ma non c'è stato verso.

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    1. sai che anch'io ci sono andato vicino: ogni volta che scendo a Napoli trovo due libri di Coelho nella stanza di mia sorella, dove mi fanno dormire, e sempre sono tentato di prenderli e leggerli nel viaggio di ritorno; per adesso comunque sono sempre riuscito a resistere alla tentazione!!!

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  4. Choelo è un furbacchione che dice cose sensate ma superficiali, che possono andare bene se prese in piccole dosi e riviste attraverso la lente della nostra maturità così come hai fatto tu :-)

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    1. credo anch'io che sia un pò furbetto il ragazzo!!!

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  5. cara Anna: ti ringrazio molto per l'invito ma vedo che le regole del gioco sono troppo complicate per me!!!
    Buona giornata

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  6. Mah, a me non piacciono troppo i dualismi... ogni autore è un mondo a parte, con le sue preferenze di vita e le sue esperienze, mi sembra riduttivo raggruppare i grandi della letteratura in base a chi "viaggia fuori" e chi "viaggia dentro"!
    Ciao :-)

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  7. ciao Luigi,da te si trovano sempre spunti di riflessione.
    ho letto dei libri di Choelo,ma non mi hanno entusiasmato più di tanto,serenA notte

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    1. ma che belli i tuoi nipotini Graziella!!!
      Buona giornata a te

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  8. Beh non sono io sola che non amo Coelho. Siamo in tanti.
    Mentre Hemingway e Baudelaire mi appassionano. Anch'io non ho retto Proust...

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  9. Retto proprio nel senso di non sopportarlo

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  10. Sai che succede la stessa cosa con la fotografia? C'è chi si guarda dentro, e chi invece ha bisogno di girare il mondo per trovare ispirazione. Ma alla fine ha ragione Coelho: è ovvio, in fondo è la stessa cosa.

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    1. non avevo mai riflettuto sulla genesi di un opera fotografica: credo che in questo caso il movimento parte dall'esterno e scende nelle profondità dell'anima!!!

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    2. Dopo aver letto il commento di @M@ddy mi permetto di aggiungere una cosa (davvero senza offesa, eh!): mi piace molto questo processo di secolarizzazione che stai attraversando. Sei davvero simpatico così spontaneo e rilassato. E' come se ti fossi liberato di una pesante armatura, e volevo dirti che in calzamaglia stai benissimo!
      Ti abbraccio.

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  11. Ahahahahaah,
    con "2 palle mostruose" e "che sfiga", mi hai fatto ribaltare dalla sedia...
    ...non me l'aspettavo !!!!!!!!
    Sai, proprio non lo conosco se non di nome, Coelho...
    ...non ho la più pallida idea di come scriva e cosa dica...
    ...lacuna da colmare?
    Quanto a san Giuseppe (di cui anche mio fratello porta il nome ^_^ ), credo che nessuna persona nel pieno delle proprie facoltà mentali potrebbe contraddirti...

    Un bacione !!!!!!

    M@ddy

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    1. non te l'avevo ancora detto Maddy che sono un ragazzaccio???
      Un abbraccio

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  12. come è andato l'esperimento sulla tua personalità? ;)

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    1. è andato bene: ho solo il colesterolo un pò alto!!!
      Un sorriso

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  13. Ciao Luigi, concordo con Massimo, l'interiorità si arricchisce attraverso l'esperienza esterna e viceversa, vivere solo una delle due porterebbe ad una visione parziale!
    Un bacio amico mio e allegra giornata!

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  14. grazie amica mia: un abbraccio!!!

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  15. Io, invece, amo Coelho ma amo di più Giuseppe, chissà perchè??? :-)

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    1. sono sicuro che anche lui ti vuole molto bene Annamaria!!!

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  16. una volta chiamarmi Giuseppe non mi paiceva, ra ci sto dentro bene, anzi mi pare giusto

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  17. Io amo un Giuseppe in particolare.. il mio papà! Che bello che è!
    Io pure amo quel tipo di dualismo: viaggiare per trovare me stessa! Nei quindici giorni del mio ultimo viaggio ho capito tanto di me stessa che in "anni" ferma chiusa in casa!

    Proust non l'ho mai detto e non so se mi piace, Coelho non sempre... a volte trovo palloso anche lui.. Ma il bello è prendere qualcosa da tutti.. così facendo il quadro è sempre più completo!

    Un abbracciotto!!
    :-)

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  18. sono felice di ritrovarti Sara: mi sei mancata!!!
    Un abbraccio a te

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  19. Coraggio Luigi, non sempre la vita ci offre quello che desideriamo....un saluto

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  20. tre importanti figure maschili!!!
    ogni autore esprime il suo modo di vedere il mondo

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    1. in mezzo a loro io sono solo una comparsa fugace!!!

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  21. Coelho... Non riesco ad andarci d'accordo... Mi farai sapere tu come te la cavi? ;)

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