martedì 8 novembre 2022

la donna che parla alle aquile

Sono le sei del mattino del 16 luglio 2016. Lo scenario è quello delle Dolomiti.

A 2500 metri d'altezza, mentre l'alba spunta tra le montagne incantate, un gruppo di musicisti si prepara a suonare davanti ad uno sparuto gruppo di pubblico eroico.

C'è anche una donna che si accinge a cantare: non è italiana; proviene dalle lontane terre del nord.

Il suo nome è Mari Boine: è norvegese di etnia Sami, comunità lappone che vive in una regione isolata dal mondo civilizzato.

Il brano che segue si chiama "Brother Eagle" ed ascoltandolo vi accorgerete che chiamare cantante questa donna è molto riduttivo perché i suoni che sbocciano dalla sua bocca vanno al di là della musica come siamo abituati ad ascoltarla: la sua voce sembra abbracciare l'intero universo ed è capace di trasportarci in spazi del tutto inesplorati.

Non ve la perdete


10 commenti:

  1. Le tue scoperte sono sempre molto suggestive, un buon modo per far riemergere le emozioni,spesso soffocate da altro che non hanno nulla a che fare con i suoni.

    La voce di lei molto bella ,a tratti anche un po tribale...complice anche l'amplificazione ambientale.Grazie:)


    RispondiElimina
    Risposte
    1. pensa che l'ho scoperta per caso rovistando nello scaffale di un negozio di dischi usati ed è stata subito folgorazione!!!
      Un sorriso

      Elimina
  2. grazie anche per i commenti che non compaiono, ma che ho letto nelle notifiche!!!

    RispondiElimina
  3. Il potere della musica quando scaturisce dal profondo. Credo sia una forma di meditazione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sono d'accordo Massimo, soprattutto se ha per contesto quello scenario!!!

      Elimina
  4. Luce sepolta ha subito una scissione:) "Tu insegni il silenzio
    In tutte le lingue del mondo

    Io scrivo d'amore
    ma poi mi nascondo"


    Tutto si trasforma in musica o è il tutto a contenerla?

    Spero stai bene...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non ci avevo mai fatto caso ma è proprio vero: la frase di questa canzone ci identifica perfettamente; complimenti, solo tu riesci a notare questi dettagli.
      Riflettevo proprio ieri, peraltro, sul fatto che non c'è niente che più mi identifichi del fuggire le discussioni vacue, il chiacchiericcio inutile così diffuso sui social!!! Solo il silenzio riempie di musica la mia anima ed è solo attraverso il silenzio che riesco a stabilire un contatto autentico con le persone che amo, te compresa.
      Un abbraccio

      Elimina
    2. Penso di capire bene questo tuo sentire e tradurre il silenzio a parole non è da tutti, è un po come far parlare l 'anima dando il microfono all'amore...il "microfono"metafora in grado di
      convertire vibrazioni,suoni e farli giungere a destinazione.


      P.s visto che sai tradurre bene il silenzio,fallo parlare ogni tanto è un toccasana.Grazie infinite🙏

      Elimina
  5. Ciao Luigi era da un sacco di tempo che non passavo per il tuo blog, mamma mia che meraviglia questo brano che hai pubblicato!! Lei ha davvero una voce ipnotica, un vero dono della natura... Chiudi gli occhi e sei fuori dal tempo, fuori da tutto.
    Fantastica scoperta. Grazie!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è stata una scoperta anche per me cara Miryam: uno di quegli incontri che sembrano casuali ma non lo sono affatto!!!
      Buon week-end

      Elimina