Ciascuno
di noi si illude di essere "qualcuno" in qualcosa o, perlomeno,
"qualcosa" per qualcuno, e depone il proprio cuore in simili surrogati
della felicità.
Vorremmo
eccellere allora in qualche capacità fisica, intellettuale o morale, o
almeno in qualche abilità tecnica, artistica o sportiva, e tutto per
richiamare l'attenzione su di noi; per trovare un po' di quell'affetto
capace di riempire il vuoto che ci disorienta.
"Soffriamo
tutti di 'mancanza di essere'; uno dei bisogni più profondi dell'uomo è
il bisogno di identità: ho bisogno di sapere chi sono, ho bisogno di
esistere ai miei propri occhi e agli occhi degli altri.
Tutti nasciamo con una ferita profonda che viviamo come una mancanza, una mancanza di essere. A questa mancanza cercheremo di rimediare per compensazione: ogni essere umano cercherà così di costruirsi un'identità compensatoria, diversa dall'uno all'altro, a seconda della sua ferita.
Ognuno si fabbricherà dunque un 'ego', diverso dal 'sé' vero, come un grosso pallone che si gonfia" (Jacques Filippe, libertà interiore).
Tutti nasciamo con una ferita profonda che viviamo come una mancanza, una mancanza di essere. A questa mancanza cercheremo di rimediare per compensazione: ogni essere umano cercherà così di costruirsi un'identità compensatoria, diversa dall'uno all'altro, a seconda della sua ferita.
Ognuno si fabbricherà dunque un 'ego', diverso dal 'sé' vero, come un grosso pallone che si gonfia" (Jacques Filippe, libertà interiore).
Siamo tutti dei palloni gonfiati; basta una piccola puntura di spillo per andare in mille pezzi!
Ma allora qual è, in definitiva, l'unica cosa che resta e che meriti di essere conservata della nostra identità?
L'amore
è ciò che resta quando, al di là dei nostri fallimenti, delle nostre
divisioni, delle parole cui sopravviviamo, sale dal fondo della notte
come un canto appena udibile, la certezza che al di là dei disastri
delle nostre biografie, al di là della gioia, della pena, della nascita,
della morte, esiste uno spazio che niente minaccia, che niente ha mai
messo in pericolo e che non corre alcun rischio di venire distrutto, uno
spazio intatto, quello della capacità di amare e di essere amati, su
cui è stato fondato il nostro essere.
Carissimo Luigi credo che tu abbia scritto cose molto giuste...ed il video è meraviglioso! Grazie, tutto qui. Ciao.
RispondiEliminati auguro una settimana santa piena di compassione e gioia cara Pia!!!
EliminaUn abbraccio
Anche a te Luigi! Grazie di cuore!
EliminaUn bellissimo post che ho molto apprezzato. Grazie Luigi e, pur se con qualche giorno di anticipo, ti lascio il mio augurio di una serena Pasqua di pace.
RispondiEliminaricambio di cuore carissima Carla!!!
EliminaUn abbraccio
Assolutamente vero, caro Luigi! Ti abbraccio forte, buona VERA PASQUA.
RispondiEliminabuona vera Pasqua anche a te Sonia!!!
RispondiEliminaUn abbraccione
Bellissima lettura!
RispondiEliminaGesù ci ha lasciato segni d'amore incredibili...
Grazie Luigi, buona resurrezione e buon mese!
Ciao da Luci@
grazie a te Lucia!!!
EliminaA prestissimo