Líbera me, Dómine, de morte ætérna,
in díe ílla treménda:
Quándo caéli movéndi sunt et térra:
Dum véneris judicáre saéculum per ígnem.
Trémens fáctus sum égo, et tímeo
dum discússio vénerit,
átque ventúra íra.
Quándo caéli movéndi sunt et térra:
Díes ílla, díes íræ
calamitátis et misériæ,
díes mágna et amára válde,
Dum véneris judicáre saéculum per ígnem.
Réquiem ætérnam dóna éis Dómine,
et lux perpétua lúceat eis.
Di sera tardi e in un silenzio buono e serio si deve leggere un post così.
RispondiEliminaSe poi hai avuto la fortuna di conoscere certi luoghi e ceti cieli ancora meglio. Liberare l'anima dal guscio mortale.
sono lieto che tu abbia apprezzato: personalmente ritengo sia uno dei vertici del canto sacro!!!
EliminaCaro Luigi, passo per un saluto.
RispondiEliminaNel mio blog ieri ho pubblicato un post in cui spiego le ragioni della mia lunga assenza. Ora sto faticosamente cercando di ritornare.
passo subito da te!!!
EliminaEccomi Luigi, io ti ho invitato su wordpress perchè nel lettore non mi appari cavolo. Sai che io cantavo in gregoriano? Bello ma che casino....
RispondiEliminanon ci credo!!!
EliminaAllora voglio ascoltarti al più presto!!!
Bellissima preghiera, esprime tutta la grandezza di Dio.
RispondiEliminaGrazie Luigi!
Ciao
Luci@
grazie a te!!!
EliminaA presto