"Come ambasciatore dell'Unicef ho visitato villaggi sperduti nel cuore della Tanzania, dove, quando eravamo molto fortunati, le
condizioni di viaggio ci permettevano solo il lusso di portare con noi una tastiera.
Uno strumento semplicissimo, eppure l'emozione che vedevo sulle facce di quei bimbi e ragazzi che incontravano la musica per la prima volta, rimane per me tra i ricordi emotivamente più forti".
A parlare è Lang Lang, il pianista cinese più acclamato del pianeta.
Devo confessare che non l'avevo mai sentito suonare: ieri sera, per caso, mi sono imbattuto nel concerto che ha tenuto al teatro degli Arcimboldi di Milano, trasmesso in diretta su Rai5, Radio3 e in streaming sul portale www. classica. rai. it.
Sono rimasto folgorato.
Sembra che Lang sia famoso, oltre che per la tecnica mostruosa e il talento precocissimo, perché accompagna le sue esecuzioni con una mimica del tutto particolare, mediante la quale esterna, forse in maniera troppo plateale, i sentimenti che prova suonando.
A me ha dato l'impressione di un artista che tocca i tasti del pianoforte come se stesse dipingendo una tela: con grazia e delicatezza.
Per lo stesso motivo è anche detestato da una parte della critica musicale, che gli rimprovera un atteggiamento troppo "romantico" nei confronti delle opere che esegue.
Per quanto mi riguarda, ritengo che l'espressione corporea di questo musicista sia un valore aggiunto, perché aiuta a cogliere meglio la bellezza e la profondità delle composizioni musicali che interpreta, come se dipingesse note su tela.
Uno strumento semplicissimo, eppure l'emozione che vedevo sulle facce di quei bimbi e ragazzi che incontravano la musica per la prima volta, rimane per me tra i ricordi emotivamente più forti".
A parlare è Lang Lang, il pianista cinese più acclamato del pianeta.
Devo confessare che non l'avevo mai sentito suonare: ieri sera, per caso, mi sono imbattuto nel concerto che ha tenuto al teatro degli Arcimboldi di Milano, trasmesso in diretta su Rai5, Radio3 e in streaming sul portale www. classica. rai. it.
Sono rimasto folgorato.
Sembra che Lang sia famoso, oltre che per la tecnica mostruosa e il talento precocissimo, perché accompagna le sue esecuzioni con una mimica del tutto particolare, mediante la quale esterna, forse in maniera troppo plateale, i sentimenti che prova suonando.
A me ha dato l'impressione di un artista che tocca i tasti del pianoforte come se stesse dipingendo una tela: con grazia e delicatezza.
Per lo stesso motivo è anche detestato da una parte della critica musicale, che gli rimprovera un atteggiamento troppo "romantico" nei confronti delle opere che esegue.
Per quanto mi riguarda, ritengo che l'espressione corporea di questo musicista sia un valore aggiunto, perché aiuta a cogliere meglio la bellezza e la profondità delle composizioni musicali che interpreta, come se dipingesse note su tela.
Perfettamente d'accordo con te, Luigi. Lang Lang ha una tecnica mostruosa e sotto questo profilo è di una bravura incredibile, anche se forse non con tutti gli autori, sul piano interpretativo. E la partecipazione corporea è sempre un valore aggiunto, nonostante talora Lang sia un po' plateale. A me piace quando sembra che col pianoforte giochi....
RispondiEliminaGrazie di questo bel post!!!
forse quello che urta la sensibilità dei puristi è anche l'atteggiamento dei suoi fans, che lo acclamano come se fosse una rockstar, e bisogna riconoscere che lui volentieri si presta!!!
EliminaBuone vacanze
E' bravissimo, infatti.
RispondiEliminaBuon fine settimana!
Ciao Titti: spero che in Giappone la temperatura sia più umana che qua; resisteremo ancora per poco!!!
EliminaSi , lo conosco e lo ascolto molto volentieri, mi piace tantissimo ...suona meravigliosamente bene ...la musica esce dal suo animo e vive nel suo essere ..lo dimostrano l'espressione del suo viso ...a volte quasi sofferente a volte estasiato ...poi le sue mani ...scivolano ,volano ...accarezzano la tastiera ...il suono é divino ..é di una intensità musicale davvero unica ...ed io mi lascio andare come nuvola in un cielo infinito ...
RispondiEliminaCaro Luigi sempre molto speciali i tuoi post ...ti auguro una serata sulle dolci note di un pianoforte ....Ciao
Carissima Bianca: tu sei un artista e perciò sai cogliere tutte le sfumature che questo artista è capace di offrire!!!
EliminaTi auguro buone vacanze, fresche e riposanti
Un abbraccio
Per un problemino di audio del mio pc, il video me lo sono guardato sfalsato audio e gestualità...me lo andrò a riguardare in momenti di connessione più felici, però mi sono già accorta di come sia bravo, anche se il mio parere sulla musica classica è sempre da analfabeta, quindi mi fido sicuramente più del tuo! Per quanto riguarda l'accompagnare la musica con l'espressione corporea, mi sono venuti in mente altri esempi di musicisti cantanti di altro genere come Jerry Lee Lewis o Elton John...sì, credo che sia un valore aggiunto, anche se poi mi piace ascoltare musica anche solo con le orecchie. Ciao, Luigi!
RispondiEliminaa me ricorda anche Keith Jarret, che ho avuto la fortuna di ascoltare all'Arena di Verona alcuni anni fa: lui accompagna le note del piano con suoni vocali che amplificano il pathos che trasfonde nei suoi brani.
EliminaBuone vacanze Ninfa e a presto
Sono stata in Tanzania e so quanto poco basti per far felice i bimbi che perennemente son per strada .
RispondiEliminaLang Lang oltre ad essere un vero mago delle tastiere , ha una fisicità mostruosa, che ti fa entrare ancora più facilmente nel pezzo che esegue..Poi il mio autore preferito, grazie Luigi..
Buon pranzo e un pacione!|