In questi giorni di maggio devo confessare che trascorro molto tempo a guardare i fiori che sbocciano: ce ne sono alcuni davanti ai quali rimango incantato; si tratta spesso di fiori selvatici, che crescono ai bordi delle strade e che mi sorprendono per la loro perfezione.
Ogni volta che mi capita questo fenomeno, allora, mi viene in mente il titolo di un libro di poesie che comprai qualche anno fa: L'incanto di un prato fiorito di Emily Dickinson.
Il destino ha voluto che questa poetessa lasciasse questo mondo proprio a maggio, in un giorno radioso del 1886
"poiché non potevo fermarmi per la morte, Lei gentilmente si fermò per me - la Carrozza non portava che Noi Due - E l'Immortalità".
Molto singolare anche il racconto della sua vita, dal momento che, già a 25 anni, dopo un viaggio a Philadelphia, Emily decise di chiudere con il mondo, convinta che soltanto la contemplazione della natura nella solitudine potessero renderla felice.
Si rinchiuse nella sua camera al piano superiore, anche a causa di disturbi nervosi ed una malattia agli occhi, e non ne uscì neanche il giorno in cui morirono i suoi genitori.
Quando Emily morì, la sorella scoprì in camera sua 1775 poesie scritte su foglietti ripiegati e cuciti con ago e filo, tutti in un raccoglitore.
Considerata troppo moderna per il gusto poetico dell'America di fine ottocento, non ricevette alcun riconoscimento se non molti decenni dopo, quando la sua fama si diffuse in tutto il mondo, tanto da essere considerata una delle più grandi poetesse dell'epoca contemporanea.
"Chi è amato non conosce morte, perché l'amore è immortalità, è sostanza divina. Chi ama non conosce morte, perché l'amore fa rinascere la vita nella divinità".
"Non conosciamo mai la nostra altezza finché non siamo chiamati ad alzarci e se siamo fedeli al nostro compito arriva al cielo la nostra statura. L'eroismo che allora recitiamo sarebbe quotidiano se noi stessi non c'incurvassimo di cubiti per paura di essere dei Re".
Sensibile, incredibilmente profonda, una grande anima.
RispondiEliminahai usato l'espressione più appropriata cara Caterina: una grande anima che sapeva attingere dal profondo della sua sensibilità immagini immortali!!!
EliminaUn sorriso
Emily è stata una donna speciale e particolare. Conosco le sue poesie, profonde e vive.
RispondiEliminaFaccio lo stesso con piante, fiori ed animali. Amo la natura e mi fermo ad osservare le "piccolezze" che spesso ci appaiono insignificante e che invece non sono. Grazie, mi è piaciuto molto leggere questa tua bellissima dedica. Ciao ed abbraccio.
*insignificanti
Eliminaanch'io cara Pia mi soffermo ad osservare i dettagli più infinitesimali delle meraviglie del creato e rimango sempre stupefatto e meravigliato della sapienza e bellezza del Creatore!!!
EliminaUn abbraccio
Poetessa amatissima anche ai giorni nostri, ma non ne conoscevo bene la biografia quindi grazie per questo approfondimento. In ogni caso, l'idea di contemplare la natura è molto vicina anche a me. Nessun altro posto mi sembra altrettanto accogliente.
RispondiEliminaBuona serata Luigi.
è accogliente a tal punto che spesso diventa l'unico posto capace di restituirmi la pace del cuore cara Sara: dovrebbero prescrivere una passeggiata nel bosco anche i medici nelle loro ricette, invece dei tanti antidepressivi che consigliano!!!
EliminaBuona giornata
Verissimo.
EliminaE invece chi sta poco bene tende a rinchiudersi in casa ed isolarsi, quando sarebbe meglio uscire e stare in mezzo alla natura, preferibilmente in solitudine.
Buona serata.
Una poetessa più che mai attuale nel suo messaggio. Può apparire antiquata, ma in realtà il suo pensiero è spesso più moderno di tanti contemporanei.
RispondiEliminacaro Costantino, è un piacere risentirti!!!
EliminaSarebbe bello se una raccolta di poesie di Emily fosse illustrata dai disegni della tua Giada!!!
Un sorriso
Nulla è più bello e confortante che ammirare la natura in tutta la sua infinita bellezza
RispondiEliminaUn carissimo saluto
Giorgio
è proprio vero Giorgio: un tesoro che non si finisce mai di scoprire!!!
EliminaA presto