L'essere umano è un viandante che attraversa un giardino fiorito convinto di stare in mezzo a un deserto desolato.
Siamo circondati dalla grazia ma i nostri occhi sono incapaci di percepirla.
E questo è un grande problema.
La scrittura di questi giorni ci dice che persino davanti a Gesù risorto gli apostoli non erano in grado di riconoscerlo.
Finché siamo in questo mondo, ci ricorda S. Paolo, percepiamo la realtà come se fosse riprodotta da uno specchio e perciò in maniera riflessa; solo dopo saremo in grado di vedere "faccia a faccia".
La nostra incapacità di percepire la realtà così com'è ha un fondamento oggettivo, dunque:
esistono realtà invisibili, sconosciute ai nostri occhi, ma non per questo meno reali, che dobbiamo imparare a cogliere.
Accanto a noi sono presenti numerose creature spirituali che non vediamo mai, ma che esistono ed operano, e talvolta ne abbiamo avuto la prova tangibile.
Dal momento in cui ci alziamo dal letto la mattina a quello in cui ci addormentiamo alla sera, e persino durante il sonno, siamo inondati da grazie ordinarie delle quali nemmeno ci rendiamo conto.
La nostra cecità spirituale, tuttavia, dipende spesso anche da fattori soggettivi, ad esempio da una certa pigrizia intellettuale che ci fa disperdere troppe energie mentali su argomenti futili e vacui, piuttosto che verso realtà importanti ed essenziali che richiedono maggiore raccoglimento e riflessione.
Molta gente, infatti, dà per scontate molte realtà che invece richiederebbero una profonda attenzione da parte nostra.
Pensiamo soltanto alla realtà della creazione: diamo troppo per scontato il fatto di esistere e di stare al mondo, ma in realtà è una grazia straordinaria.
Non riflettiamo mai abbastanza sul fatto che prima eravamo nulla e adesso siamo creature capaci di meritare la felicità eterna.
Ci sfugge il valore inestimabile che segna il passaggio dal niente all'essere, e non ci rendiamo conto di quale tesoro preziosissimo sia la vita; anzi, talvolta ci lamentiamo persino di essere stati messi al mondo senza il nostro consenso.
Dobbiamo imparare, allora, a "contemplare" la realtà con occhi nuovi, consapevoli del fatto che da ciò dipende la felicità dell'intera esistenza, perché, come diceva qualcuno, la felicità del cielo è per coloro che saranno stati capaci di essere felici sulla terra.
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RispondiEliminaBuonasera Luigi, tutto bene?
RispondiEliminaLo spunto di riflessione che hai posto è molto importante. Hai reso semplice qualcosa di complicato come il ragionare sulla nostra esistenza e sul suo perché.
Quello che posso scriverti è che forse non lo sapremo se non alla fine dei nostri giorni...forse...
Ti auguro una serena e dolce notte. Ciao! :)*
l'essenziale è invisibile agli occhi, scriveva qualcuno, ma noi possiamo rendere visibile allo spirito ciò che non percepiamo con i sensi, carissima Pia, provare per credere!!!
EliminaUn abbraccio
Sono d'accordo. Bacio Luigi!
RispondiEliminaChe bellissimo posto.
RispondiEliminaSi deve essere contenti di quello che possiede...
Buona giornata...
Contemplare il creato!Diamo troppo per scontato il fatto di esistere, e spesso ci lamentiamo di essere in questo mondo senza il nostro consenso...
RispondiEliminaSenti mai il desiderio di far provare agli altri il tuo sentire che ne viene fuori attraverso il tuo scrivere?
....ne viene fuori attraverso il tuo scrivere il Vero senso della Felicità...
Come posso allontanarmi da tutto questo....non metto l'interrogativo....perché diventa certezza e non domanda..
Un abbraccio!!!
L.
direi che questo blog è nato proprio dalla necessità di comunicare quello che sento e vedo, ed anche quello che vorrei sentire e vedere ma non ci riesco; sono anch'io un viandante e spesso io per primo non mi accorgo di quale straordinario giardino fiorito sia la vita!!! Un sorriso
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EliminaLuigi 21 aprile 2017 07:51
Quel qualcuno disse a qualcun'altro...e così quel qualcun'altro ripeté a sua volta... generando un "nuovo seme di umanità" !!!
A presto
L.
esatto, è proprio questo il mio ideale!!!
EliminaBaci
E' vero, la vita è un dono sacro ed inestimabile del quale essere grati ogni giorno. Sono convinta anch'io che esistano mondi ed entità invisibili la cui percezione va al di là dei nostri sensi...del resto anche noi ed ogni forma vivente abbiamo anche corpi sottili non visibili oltre al corpo fisico.
RispondiEliminaBellissimo post!
Buon proseguimento di settimana e grazie per la tua presenza!
grazie a te Giovanna!!!
EliminaA presto
Concordo con quello che scrivi, la preziosità e un qualcosa di miracoloso che è la vita, il nostro corpo in se, quello degli animali e le piante. Tutto danza in sintonia perfetta, tra cielo e terra in un equilibrio che sembra sempre in bilico ma che dura da migliaia di anni e se un giorno la terra non ci sarà più, ci sarà l'universo e la sua materia che si trasformerà per creare dell'altro. Se si studia la scienza dell'universo si capisce il senso di tutto questo e di come siamo infinitesimali rispetto all'infinito e la materia. Del perchè di tutto questo non c'è risposta se non nella religione. Ciao Cri : )
RispondiEliminaè proprio così cara Cristina: dovremmo imparare a valorizzare di più l'universo che siamo e che ci circonda!!!
EliminaBuona giornata
Sacrosanta verità, Luigi. Purtroppo la velocità in cui si vive oggi non ci consente di vedere le meraviglie che ci offre la nostra persona e la natura. Alle volte ci accontentiamo di un piccolo pensiero o di scattare una fotografia da rivedere con calma. Ciao e buon fine settimana.
RispondiEliminaMeno male che sei in pensione!!!
EliminaBeato te, è il caso di dire.
Un sorriso
"Ci sfugge il valore inestimabile che segna il passaggio dal niente all'essere": parole sacrosante e vere. Abbiamo fatto l'abitudine a troppe cose e rischiamo di non stupirci più.
RispondiEliminaGrazie Luigi di questo post!!!
ecco, il problema dell'abitudine è reale; ci abituiamo troppo facilmente anche alle meraviglie sorprendenti che ci circondano continuamente!!!
EliminaA presto Annamaria