venerdì 18 novembre 2016

La necessità di essere salvati

Abbiamo bisogno di aiuto.
Da soli non possiamo farcela.
Una delle tentazioni più pericolose nella vita è quella di convincerci che non abbiamo bisogno di nessuno.
Ho incontrato moltissima gente che si illude di essere autosufficiente, di poter realizzarsi benissimo senza chiedere aiuto al prossimo.
Ma la verità è che nessuno può bastare a se stesso, per quanto questa realtà mortifichi il nostro amor proprio.
Abbiamo bisogno di essere salvati.
Gesù stesso ci mette in guardia contro il demonio muto, che nasce dalla tentazione di chiuderci in noi stessi e smettere di parlare con gli altri. 
Quando il demonio muto entra in un anima manda tutto in rovina.
Perchè l'orgoglio e la superbia sono i nemici più duri da combattere.
Corrompono anche la nostra capacità di amare ed essere amati, fino al punto da non accettare più l'amore gratuito, perchè anche l'amore vogliamo guadagnarcelo meritandolo.
Ci costa moltissimo allora accettare che qualcuno ci ami indipendentemente da ogni nostro merito.
Se una persona sconosciuta mi fermasse per strada per dirmi che mi vuole bene io le chiederei subito perchè!!!
Ma dovrebbe essere normale il contrario: chiedersi il perchè solo dell'odio.

 

26 commenti:

  1. " Ci costa moltissimo allora accettare che qualcuno ci ami indipendentemente da ogni nostro merito.
    Se una persona sconosciuta mi fermasse per strada per dirmi che mi vuole bene io le chiederei subito perchè!!!
    Ma dovrebbe essere normale il contrario: chiedersi il perchè solo dell'odio."


    Luigi è una profonda riflessione questa seconda parte del suo nuovo post, mi fa piacere che qualcuno rifletta su queste cose...ma non sono d'accordo dell' accostamento che ha fatto su " Gesù che ci mette in guardia contro il demonio muto " .

    Mi legga un passo del vangelo o della bibbia che riporta dove la chiusura in noi stessi, smettendo di parlare con gli altri è una tentazione del demonio?

    Vede ...dipende sempre da come "interpretiamo" quel che leggiamo, io ad esempio quella chiusura la definirei "meditazione", dove ascoltare se stessi può portare a dire quel ti voglio bene ,amando gratuitamente...

    Buona serata






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    1. amica mia, quando si discute di vita interiore occorre una certa dose di equilibrio che consenta di adattare gli argomenti affrontati alle varie situazioni delle persone.
      Quando parlo del pericolo di chiudersi in se stessi che ci fa smettere di parlare con gli altri, è evidente che non intendo quella introspezione necessaria a tutti che, talvolta, ci conduce al silenzio ed all'isolamento per alimentare una sana e preziosa riflessione; è chiaro che mi sto riferendo invece a quelle situazioni, a cui tutti siamo esposti, nelle quali ci autoconvinciamo che è inutile parlare agli altri delle cose che ci preoccupano o ci spaventano, perchè nessuno potrà mai aiutarci a riconquistare la pace perduta: possiamo riuscirci soltanto da soli.
      Questo è un grande inganno e sono convinto che proprio di questo pericolo ci metta in guardia il Signore quando nel vangelo parla del demonio muto.
      Lo fa in tre brani in particolare:
      "Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare"; Luca, 11,14.
      Matteo, 12,22 ripete più o meno le stesse parole, mentre in Marco, 9,14-29
      un uomo porta da Gesù il figlio posseduto da "uno spirito muto" e il Signore, dopo averlo scacciato aggiunge che questa specie di demoni è la più difficile da scacciare.
      Allora, si possono interpretare in mille modi queste parole, però il dato di fatto è che il demonio muto trasmette il suo mutismo anche alla creatura posseduta, tanto è vero che, andato via il demonio la persona comincia a parlare.
      Ed è evidente anche che questa specie di mutismo negativo (nel senso spiegato all'inizio) è uno dei pericoli più gravi, per la semplice ragione che se non diciamo a nessuno cos'è che ci toglie la pace, nessuno potrà aiutarci a ritrovare la serenità, come il paziente portato dal medico che non dicesse i sintomi del male che lo affligge non potrà mai essere curato.
      Tutto qua.
      Ti auguro uno splendido fine settimana

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    2. Ciao Luigi

      Avrei tantissime cose da aggiungere su quanto da te scritto, cercherò di sintetizzare il più possibile le mie osservazioni.

      Si ... tu mi hai riportato dei brani dove il " il demonio muto" viene citato dai tre apostoli, Luca ,Matteo e Marco.Se noti già tra loro tre viene riportato in modo diverso un concetto, su questo tu mi aggiungi anche queste parole:

      "Allora, si possono interpretare in mille modi queste parole, però il dato di fatto è che il demonio muto trasmette il suo mutismo anche alla creatura posseduta, tanto è vero che, andato via il demonio la persona comincia a parlare."

      In quest' ultimo periodo osservavo quanto incide l'interpretazione, se l'hai notato, infatti mi hai chiarito verbalmente un mio modo diverso dal tuo di vedere.Se non si ha la voglia o il bisogno di chiarire, spesso nella nostra quotidianità rimane tutto molto superficiale...ma nemmeno questa è una novità credo.

      Tornando al titolo del suo post, "la necessità di essere salvati" è un bisogno che dovrebbe nascere sempre da "noi stessi" e che spinge ad avere delle risposte, cercandole e volendole queste risposte, ma capendo sempre noi per primi attraverso quell'introspezione dove cercarle, magari nella fede che dovrebbe esserci a prescindere dall' attribuire colpe ad un "demonio" se compiamo azioni dannose ed ad un Dio se compiamo azioni benefiche.

      Se ci chiudiamo in noi stessi credendo che solo noi possiamo farcela da soli, non penso si tratti di nessun demonio ma di mancanza di fede soprattutto nel prossimo, chiediamoci il perchè!!!?


      Perchè si arriva alla scelta di stare soli?Perchè è scritto in un brano del vangelo che ci intimorisce dall' essere posseduti da demonio?

      Arrivo subito al dunque;cosa pensa Luigi di questa FORMA DI MUTISMO VIRTUALE della nostra attuale generazione, dove sia io che tu siamo un esempio lampante, caratterizzato da una forma di contatto anomalo senza volto e senza voce?

      DOVE SI NASCONDE QUESTO DEMONIO LUIGI SE NON NEL CONTATTO STESSO DI CUI NE FACCIAMO USO?

      ....oh questa è una consapevolezza dalla quale fuggiamo tutti, stiamo perdendo la FEDE Luigi, ci arrampichiamo sugli specchi a più non posso, lo sai bene che non basta un brano della bibbia a salvare le nostre anime, certo son d'accordo con te ABBIAMO BISOGNO DI AIUTO ....TUTTI, non possiamo trovare nessun CRISTO se non ritroviamo per prima noi stessi....le scritture, i libri sacri rimarranno eterni senza nessuno che li legge, perchè nel mondo attuale quasi tutti pensiamo di sapere, di conoscere, di essere alla moda, di essere aggiornati sull'uscita del nuovo strumento tecnologico, che accorcia le distanze aumentando la lontananza da noi stessi....quanti si rendono conto di queste grandi cavolate che dico?

      --Ed è evidente anche che questa specie di mutismo negativo (nel senso spiegato all'inizio) è uno dei pericoli più gravi, per la semplice ragione che se non diciamo a nessuno cos'è che ci toglie la pace, nessuno potrà aiutarci a ritrovare la serenità, come il paziente portato dal medico che non dicesse i sintomi del male che lo affligge non potrà mai essere curato.

      Che tristezza rivelare il mio mutismo che mi "toglie la pace" attraverso un' altra forma di MUTISMO NEGATIVO che mi toglie persino la voce!

      A te auguro un ottimo inizio settimana.


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    3. io non demonizzerei troppo la comunicazione virtuale: dopo tutto io un nome ce l'ho e anche un viso (ho postato qualche volta una mia foto), e ho lasciato anche il mio indirizzo mail; perciò sono facilmente raggiungibile e individuabile.
      Il problema dell'anonimato, perciò, riguarda solo te mi pare, e non è detto che tu non possa risolverlo se maturano le condizioni per farlo e se riesci a rimuoverne le cause.
      Il riferimento, poi, al demonio muto non deve essere preso alla lettera, nel senso che io l'ho utilizzato in modo figurativo, per descrivere la tentazione che talvolta ci nasce dentro di isolarci dal resto del mondo, ma non mi riferivo ad una vera possessione diabolica.
      Poi hai perfettamente ragione sul fatto che stiamo perdendo la fede e per questo anche la fiducia nel prossimo, che finisce per spaventarci anzicchè infonderci coraggio, ma penso che anche questa sensazione possa essere superata se cominciamo innanzitutto ad aprirci noi agli altri, perchè talvolta solo questo atteggiamento di apertura basta a contagiare anche chi ci sta intorno.
      Buona settimana anche a te

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    4. Ciao Luigi e scusami per il ritardo nella risposta.

      Non credo che il problema dell'anonimato riguarda solo me ed inoltre non era sull'anonimato che volgeva l'attenzione il mio commento, è qualcosa di molto esteso che riguarda la " tecnologia ", ossia la causa scatenante dove dietro ci sono esseri umani artificializzati da una scelta molto consapevole oserei dire..

      Tu mi puoi dare un nome, mettere un viso, aggiungere il tuo indirizzo mail, scrivere frasi poetiche, citare la bibbia, menzionare Cristo , Dio , S. Agostino, ma mi privi della tua reale presenza, capisci cosa intendo?

      Una volta esistevano le chiese ed i luoghi sacri per pregare , per accogliere... oggi le chiese almeno nelle mie zone sono semivuote, e qualche anziana signora mi dice "mi son sentita una bella messa oggi", davvero le dico , hai fatto bene ad uscire un pò...mi risponde" no , e da tanto che non vado in chiesa , la messa la seguo dentro casa mia, attraverso la tv o il pc di mio figlio.."

      Parlo di signore di una certa età, e i giovani dove sono? Sulle chat, facebook twitter..a sopravvivere in un mondo artificiale rinunciando di vivere in un mondo reale.

      ".... ma penso che anche questa sensazione possa essere superata se cominciamo innanzitutto ad aprirci noi agli altri, perchè talvolta solo questo atteggiamento di apertura basta a contagiare anche chi ci sta intorno."


      Devo crederti? Proprio tu me lo dici , la stessa persona che mi ha scritto queste parole: A me rimproverano, ad esempio, la poca loquacità; dicono che parlo poco e non cerco troppo la compagnia degli altri.
      Forse hanno ragione, e dovrei cercare di condividere di più il mio mondo interiore con le persone che mi stanno accanto.
      Anche questo blog è nato proprio per la stessa ragione.

      Ho dedotto che il tuo blog è un modo alternativo alla tua chiusura interiore, -non demonizzando la comunicazione virtuale -e raggiungendo un compromesso tra il non esserci proprio o esserci a metà di quel che si è...

      Buona domenica..








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    5. Avevo scritto questa risposta domenica, ma non so perchè non è comparsa. La riscrivo adesso:
      a proposito di presenza reale, proprio oggi ci ritroviamo a Milano con un gruppo di bloggers che si sono conosciuti attraverso questo strumento virtuale e da un po' di anni si incontrano per rivedersi e parlarsi "de visu".
      Chissà che un giorno non possa parteciparvi anche tu!!!
      Come vedi tutto nasce da un contatto virtuale che poi può condurre ad un incontro reale.
      Buona serata

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    6. Come vedi tutto nasce da un contatto virtuale che poi può condurre ad un incontro reale.

      Tutto nasce da un contatto virtuale ...
      Ti dice niente questa frase?
      A me fa riflettere molto.

      Che cosa siamo diventati?
      Cellule vaganti nello spazio, che cercano la natura della propria natura, speranzose di essere condotte ad un "incontro reale".


      Luigi , sento che sei una cara persona.
      Sei molto limitato , ma nonostante tutto trasmetti qualcosa.

      In rete ho letto queste righe, mi sono molto piaciute:

      "GUARDA questo angelo che tiene aperta la porta della prigione. Gli uomini che sta liberando sono apostoli di Gesù. Cerchiamo di scoprire come mai sono stati messi in prigione."

      Buona serata a te e tutti coloro che ti seguono...

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    7. ma i miei amici virtuali si sommano a quelli reali e sono perciò un valore aggiunto, che senza internet non avrei mai conosciuto!!!
      La logica cristiana non è aut-aut (una realtà esclude l'altra) ma et-et (diverse realtà possono convivere insieme).
      Ti auguro uno splendido fine settimana

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    8. Cosa intendi per "logica cristiana " esattamente?

      Non comprendo perchè fare spesso riferimento a Cristo, se il "cristiano" si rifà al vangelo, non può non tenere conto del messaggio chiaro che contiene, seguendo un Dio in terra come unica realtà, le altre le ha inventate l'uomo, una tra tante INTERNET.

      Io posso essere d'accordo che diverse realtà possono convivere insieme e magari migliorarsi a vicenda , ma non è possibile scegliere una realtà che si contrappone all'altra...

      Cristo non vive dentro la tecnologia, dentro il progresso, dentro il denaro, dentro il virtuale .... ma VIVE DOVE l'UOMO LO HA ABBANDONATO...LA SUA REALTA' E' LA NATURA E LI CHE VA CERCATO....E LI CHE MENDICA AMORE.(rif. suo ultimo post)

      Queste diverse realtà secondo me Luigi non possono convivere, non per quello che io percepisco.

      "Nessuno può servire due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a Dio e a mammona".

      Io non sono arrivata a fare nessuna scelta per far vincere l'odio, ma sono su una strada che mi rende ogni momento più consapevole degli errori/orrori in nome di una "logica cristiana" che molto spesso fa del vangelo ciò che vorrebbe e che in realtà non è.

      Grazie e ti auguro di cuore una buona serata.

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    9. non sono d'accordo con te su questo tema: non credo che la tecnologia, il progresso e la comunicazione virtuale siano contro il vangelo.
      Sono semplicemente degli strumenti, come i libri, i giornali e la televisione, e possono essere usati bene o male a seconda della buona o cattiva volontà di chi li usa, ma rimangono strumenti.
      E' vero che sono strumenti creati dall'uomo, ma l'uomo è stato creato da Dio e perciò può realizzare grandi cose per un autentico progresso dell'umanità.
      L'unica scelta che siamo chiamati a fare è quella tra il bene e il male, indipendentemente dagli strumenti che usiamo per farlo.
      Un sorriso

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    10. -L'unica scelta che siamo chiamati a fare è quella tra il bene e il male, indipendentemente dagli strumenti che usiamo per farlo.

      Lo strumento con cui ci relazioniamo è un invenzione dell'uomo, per acquisire una libertà che nella realtà non siamo più in grado di apprezzare, illudendoci di avere tutto a portata di mano qui dentro, senza rendersi conto
      che si sta vivendo solo di mente e per niente di CUORE...e così magari ci aggrappiamo pure al vangelo cercando un DIO in questa realtà, che risponda inconsciamente al vuoto interiore che proviamo ......

      Non credo che siamo chiamati a fare una scelta tra il bene ed il male , è anche semplice sotto certi aspetti farla ...io invece credo che siamo tenuti a TRASFORMARE IL MALE IN BENE.


      -E' vero che sono strumenti creati dall'uomo, ma l'uomo è stato creato da Dio e perciò può realizzare grandi cose per un autentico progresso dell'umanità.


      Troppo mistica questa frase, e come affermare che l' UOMO abbia la possibilità di giungere all'ASSOLUTO in quanto è misteriosamente dotato ...(magari anche grazie al progresso).

      Usciamo per un solo minuto da qui dentro e inoltriamoci nella realtà....sai cosa vedo Luigi?????...un NON DISTACCO un TTUTT'UNO tra questi due mondi ...anche lì fuori si è sempre qui dentro...o mi sbaglio ??

      Un abbraccio umano a te...

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    11. grazie!!!
      Buona festa dell'Immacolata

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    12. Ciao Luigi grazie per gli auguri... e ricambio.

      Non mi sai dire altro vero? Non è perché sei introverso ma perché senti anche tu la difficoltà che si prova in questo modo e mondo.

      Io cerco a mio modo di umanizzare ciò che ci ha artificializzati...ti chiedo scusa se uso un linguaggio che possa offendere....in realtà contro di te non ho nulla e mi dispiace averti conosciuto andando via in modo definitivo. ...Anche se non comprenderai le mie opinioni spero che comprenderai la mia buona fede......ma pure questa necessita di essere percepita...ciao

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    13. non ho dubbi sulla tua buona fede!!!
      Un sorriso

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  2. mi piace questo tuo pensiero... però a me fanno tanta paura anche le persone che non sanno bastarsi da sole!

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    1. è evidente che non mi riferivo a quel genere di patologia Fede, ma alla strutturale incapacità di poter fare a meno di qualcuno che ci guidi nelle vicende di vita interiore, nelle quali spesso il nostro spirito è cattivo consigliere; vediamo benissimo le pagliuzze negli occhi degli altri ma siamo incapaci di vedere le travi che ci sono nei nostri!!!
      Un sorriso

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    2. Sai a volte cosa mi rasserena?

      :Giacomo, oggi io credo che la morte alla moda possa nascondersi nella *tecnologia*,che ci porta a rimuovere la pazienza delle stagioni:tutto deve essere sempre e subito vivo,presente,immediatamente disponibile premendo un interruttore.Non c'è più tempo per il tempo:la crisalide l'embrione, il seme,sono tutte realtà che ci mettono troppo tempo e troppa fatica a farsi frutto.Noi vogliamo tutto e subito,e all'infinito. Copriamo la nostra fragilità di una corazza tecnologica che ci consente di non sentirla....

      Grazie a D'Avenia che ha sfondato questa porta della "tecnologia" e ci si è messo con il cuore più che con la tastiera...

      Grazie a chi qui dietro mi ha spesso seguito facendo magari qualcosa a mia insaputa ma che ho ben percepito ...

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    3. percepisco il senso profondo delle tue parole e lo condivido; allo stesso tempo però devo riconoscere che senza la tecnologia io e te non ci saremmo mai conosciuti e questo blog non sarebbe mai esistito. per questo motivo ritengo che ci voglia equilibrio nell'uso degli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione, i quali se usati bene possono aiutare molto tante persone.
      Un bacione

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  3. Buongiorno Luigi.
    A volte il silenzio ci aiuta a volte il contrario.
    È una questione di equilibrio.
    Vivere bene nel proprio isolamento significa non perdere la fiducia più importante...quella in Dio.
    Di più non so dirti ma ti ringrazio per questa ennesima grande riflessione che ci hai proposto.
    Spero tu stia bene e ti abbraccio. Ciao.

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    1. Hai proprio ragione cara: è una questione di equilibrio!!!
      Un abbraccio anche a te

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  4. Ciao Luigi, anch'io credo che sia proprio tutta una questione di equilibrio, ma credo anche che non sia sempre facile trovarlo....per cui poi nascono domande a cui non sappiamo rispondere. A risentirci, Stefania

    ps. Ti ringrazio molto per gli apprezzamenti lasciati sui miei blog!

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    1. non è per niente facile Stefania, ma vale la pena almeno provarci!!!
      Un sorriso

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  5. Bellissimo e profondo post! Lo ripeto e l'ho ripetuto anche ai miei figli, che abbiamo sempre bisogno d'aiuto da tutti, anche se delle volte non sembra. Caro Luigi leggo volentieri i tuoi post perché sei sempre sereno, riposante ed equilibrato. Grazie.
    Stefano G.

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    1. grazie Stefano: sei sempre un gran gentiluomo!!!
      A presto

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  6. Ciao Luigi - l'equilibrio sembra una parola da pronunciare - ma non è facile da ottenere - quasi mai !
    Credo che tutti abbiano prima o poi bisogno di qualcun'altro - anche e forse soprattutto coloro che credono si poterne fare a meno- Bel post

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