Cosa farei se vedessi un uomo sul cornicione di un ponte con i piedi pronti al grande balzo?
Jamie Harrington, dublinese di sedici anni, è salito sul ponte, si è seduto accanto all’aspirante suicida e gli ha gettato al collo solamente due parole: «Stai bene?».
Per tutta risposta l’uomo si è messo a piangere.
In tre quarti d’ora di monologo ha concentrato le miserie di una vita.
La sensazione di essere invisibile, inutile, inadeguato.
La sensazione di essere invisibile, inutile, inadeguato.
Jamie gli ha lasciato finire il racconto e poi ha detto: «Stanotte non riuscirei a dormire se ti sapessi in giro da solo per la città. Chiamerò un’ambulanza perché ti porti in ospedale».
L’uomo alla deriva si è lasciato trarre in salvo: più per non deludere il nuovo amico che per altro.
Si sono scambiati i numeri di telefono.
A tre mesi da quella notte lo smartphone di Jamie ha suonato e lui ha subito riconosciuto la voce: «Stai bene? Sono state quelle due parole a salvarmi».
«Com’è possibile che ti siano bastate due parole?», gli ha chiesto Jamie.
«Immagina se per tutta la vita non te le avesse rivolte mai nessuno».
Stai bene. Nel comunicare col prossimo, persino con le persone amate, si preferisce usarne altre più intrusive. «Come è andata?», «Con chi sei stato?». E quando si chiede a qualcuno come sta è solo per recitare una formula di cortesia che spesso non prevede di prestare attenzione alla risposta.
«Immagina se per tutta la vita non te le avesse rivolte mai nessuno».
Stai bene. Nel comunicare col prossimo, persino con le persone amate, si preferisce usarne altre più intrusive. «Come è andata?», «Con chi sei stato?». E quando si chiede a qualcuno come sta è solo per recitare una formula di cortesia che spesso non prevede di prestare attenzione alla risposta.
Eppure, se pronunciate a cuore aperto, quelle due parole pare facciano miracoli. L’uomo che voleva togliersi la vita ne ha appena creata una nuova, con la collaborazione decisiva di sua moglie.
Dice che aspettano un maschio e che lo chiameranno Jamie.
Dice che aspettano un maschio e che lo chiameranno Jamie.
Massimo Gramellini
La stampa» del 7 agosto 2015
Che bellissima storia... Le parole semplici, ma sincere salvano la vita...
RispondiEliminaBuona giornata!
è proprio bella Titti: ce ne vorrebbero di più di queste storie!!!
EliminaQuasi incredibile! Ma la semplicità di cuore può guarire molti mali.
RispondiEliminaE' vero e molto triste quello che dice Gramellini. Quella "formula di cortesia che non prevede di prestare attenzione alla risposta" fa più male del silenzio o dell'indifferenza.
è proprio così Ambra: spesso alla gente che incontriamo sulla strada della vita non servono risposte fondamentali ai loro problemi, ma semplicemente attenzione e affetto!!!!
EliminaTi auguro una buona serata
Ciao Luigi,
RispondiEliminadopo aver sostato per un pò nel tuo blog, ero ormai giunta all'idea di proseguire il mio viaggio verso l'ignoto, ma......ad un certo punto mi sono ritrovata a rileggerti o forse sarebbe più corretto dire a'' leggere'' quel che è scritto qui . COME STAI?...................''.STAI BENE''?..tra l'altro parole dette ad un ''aspirante suicida''.
Luigi, PERCHE' sono state dette quelle sole due parole, bastate a non far compiere un gesto simile al ragazzo??
Perché quelle due parole hanno rappresentato IL VERO AMORE DA PARTE DI CHI LE HA DETTE E CHI LE HA SAPUTE RECEPIRE.
Linda
è vero cara Linda: io penso che il Padreterno ci chiederà conto soprattutto dell'indifferenza con la quale abbiamo spesso trattato il prossimo; "magari tu fossi freddo o caldo" si legge nell'Apocalisse, "ma siccome sei tiepido..."!!!
EliminaIo sono convinto che ciascun anima che incontriamo ogni giorno della nostra vita sia stata messa di fronte a noi per un motivo, che dobbiamo cercare di cogliere, e che forse solo in cielo scopriremo del tutto!!!
io penso che il Padreterno ci chiederà conto soprattutto dell'indifferenza con la quale abbiamo spesso trattato il prossimo;
EliminaSpero però che darà anche conto a chi ''indifferente'' non riesce proprio ad esserlo per l'eccessiva sensibilità, a chi è costretto ad esercitarsi continuamente a quell'ARTE DEL DISTACCO , perchè la sua non-indifferenza distrugge il Cuore di altre persone, arrivando a far del male......
Nostalgia, è questa la risposta che mi hai inviato su una mia domanda attinente al titolo del nuovo post.Se ti chiedo se stai bene mi risponderai con sincerità?
Trovandoti difronte: un anima, hai quindi cercato di cogliere il senso di questo incontro ... puoi non scriverlo ma so perfettamente qual' è perchè sei riuscito in qualche modo ad inviarmelo, e farmelo sentire..
Mi accorgo anche delle persone che riescono a manipolare questa mia forma di debolezza, ma non oso giudicarle...."magari tu fossi freddo o caldo" si legge nell'Apocalisse, "ma siccome sei tiepido..."!!! dovrei vomitarti dalla mia bocca???No, aspetto che quel tiepido si raffreddi o si riscaldi, non c'è via di mezzo bisogna scegliersi tra le due opzioni sperando che non si opti per il proprio EGO.
Un carissimo saluto a te Luigi, e tutti coloro che ti seguono.
Linda
hai ragione Linda: talvolta l'eccessiva sensibilità produce guai peggiori dell'indifferenza e bisogna lottare per tenerla a freno se non si vogliono ferire le persone che ci stanno accanto!!!
EliminaSono felice di averti incontrato
Un abbraccio
Effettivamente non lo chiede mai nessuno...
RispondiEliminatalvolta non serve neanche chiedere cara Antonella: è sufficiente fermarsi e lasciarsi commuovere!!!
EliminaA presto
io è la prima cosa che chiedo...sempre!
RispondiEliminabentornata cara Laura!!!
EliminaUn bacione alla principessina
grazie per essere passato da me! Buon Mercoledì
RispondiEliminaQuanta tenerezza , commozione e verità!
RispondiEliminaBellissimo! Gramellini sa raccontare nel modo giusto queste situazioni, lo apprezzo molto ..
Grazie Luigi, un abbraccio e buona notte!
un abbraccio a te Nella!!!
EliminaA presto
una storia così semplice che si fa fatica a crederci. Gramellini sa raccontare queste storie con una delicatezza tale che è sempre bello rileggerle!
RispondiEliminabentornata Fede!!!
EliminaBuon week-end
Una storia commovente che ci fa capire quanta solitudine c'è al mondo e quanto poco ci vuole per entrare nel cuore di una persona per non farla sentire sola. ciao Cri
RispondiEliminaEffettivamente il problema della solitudine è al centro dei malesseri dell'uomo contemporaneo, e credo che riguardi un po' tutti noi!!!
EliminaTi auguro una buona giornata
Come stai Luigi?
RispondiEliminaOgni tanto passo a trovarti...anche in silenzio senza scrivere.. Un abbraccio
io ti sento anche quando non srivi, lo sai vero???
EliminaUn bacione
Un giorno mi dissi :
RispondiEliminaCosa farai di questo vuoto che respiri negli altri,
di queste presenze assenti,
di queste anime ,
spente
nella bellezza interiore,
partecipanti di un mondo virtuale e tecnologico,
sconfinati nell'illusione
di osservare un tramonto finto
o un campo in fiore...
senza possibilità di accarezzare con le proprie mani e di sentire l'odore
di tutto ciò
che vive
e sopravvive
nell'immaginazione?
Mi risposi:
Farò di loro
il mio dolore,
la sofferenza che si trascina
e la speranza del loro fiorire...
innaffiero'
i loro cuori
e abitero'
le loro anime
e respirero'
nella loro prigione
e cullero'
i loro pensieri
restero'in attesa
in attesa...
del loro risveglio....
Certo...lo so che mi senti
Io ti ringrazio con queste parole sopra scritte...sono il frutto del mio vero sentire...ti abbraccio
L.
mi piace molto quello che hai scritto e mi identifico profondamente nella seconda parte!!!
EliminaTVB
Ho smosso un po'quella parte di te che emerge solo in soccorso degli altri!
RispondiEliminaMentre eri situato in quel posto invisibile che ti permetteva di vegliare sugli altri,
non riuscivi a comprendere che qualcun 'altro vegliasse te!
Eppure hai scritto così tanto da sapere che ogni incontro,a prescindere dal posto in cui avviene,non è casuale!
Sai qual'è la cosa strana ?...che non so quanto io conosca te al punto da confondere queste righe con ciò che di me conosco!
Sai qual'è un'altra cosa strana ?
La potenza di ri/conoscere questo/a me/te dentro altre persone ...e lì che percepisco quel legame ,quell'unione!
Perdonami ,ma non conosco una descrizione migliore che possa renderti partecipe del/nel mio sentire!
hai proprio ragione: niente di quello che accade è causale!!!
EliminaNon ti stancare mai di me ti prego...
Ho deciso di essere felice: segiuranno novità!!!
"Non ti stancare mai di me ti prego.."
RispondiEliminaSpecchio di un cuore che sanguina
Eco di un grido
nell'anima!
solo i cuori innamorati possono sanguinare...
RispondiEliminaCiao Luigi...
RispondiEliminaRispettando il tuo silenzio ....ti ritrovo spesso altrove..dove apprezzi il valore della semplicità ...forse perché in fondo è questo che davvero non dobbiamo dimenticare..
Ti abbraccio
è vero: credo che la vita tenda già di suo a complicarsi; da parte nostra possiamo fare di tutto per semplificarla!!!
EliminaUn bacio sulla fronte
Ciao
EliminaSono qui per raccontarti un episodio,mi trovavo su un blog e dalla lettura dei commenti era emerso il nome di una persona che conosco virtualmente da anni si puo dire,scriveva di aver avuto un ricovero in ospedale,allora sono piombata sul suo blog e dopo il commento al post mi è venuto naturale chiedere:Come stai Enzo?Nessuna risposta sai e così mi sono ricordata di questo post...la fine non è se nessuno ti chiede come stai ma se nessuno si fida di un come stai ?Credo si arrivi ad una rottura di comunicazione esterna perché è nell'interno che accade un blackout...Allora fai un passo indietro e dici ok,va bene non te lo chiedo se non ci credi,l'importante è che anche io internamente non vada in blackout non voglio e non posso permettermelo.
Sono positiva Luigi,ho avuto complicazioni sai ,ma non sono arrabbiata con il mondo ,sono fragile come qualunque essere umano ,ma anche forte da rifiutare un ricovero firmando,perché sentivo che con le mie forze devo e posso farcela...ci sono molte persone che hanno bisogno di me ,di noi ...vicine e lontane.Un abbraccio a te ,sperando che anche tu stia bene...
Scusami ho fatto le mie due dosi di vaccino ,non infrango la libertà altrui,magari quel posto parlando con la dottoressa l'ho ceduto a chi avesse avuto più bisogno di me ,so che lo comprendi cosa voglio dire,forse comprendi meno la "chiamata"di questi giorni che ho avuto verso alcune prese di posizione a danno dell'umanità in alcuni blog ,uno in particolare.
EliminaSentivo di dirti la verità ecco
non hai nulla di cui scusarti carissima amica mia: al posto tuo avrei fatto la stessa cosa.
EliminaAnch'io sono stato positivo e chiuso in stanza per dieci lunghi giorni: ne sono uscito solo ieri grazie al tampone negativo. Ho avuto solo un po' di mal di gola e raffreddore e non ho preso nessuna medicina. La speranza è che sia diventata veramente una banale influenza stagionale, anche se vedo che tu hai sofferto comunque.
Ti lascio un forte abbraccio e ti sono sempre vicino anche se non mi faccio sentire spesso: continuo a volerti bene e ad accompagnarti nel viaggio che stai conducendo verso l'essenziale della vita.
a presto
No,affatto per me non è stato qualcosa di passeggero,e anche il primo tampone fatto venerdì é risultato ancora positivo..
EliminaMa aldilà di tutto si sta facendo troppo chiasso,lo vedo come l'ennesimo pretesto per farsi guerra...che poi é ciò che dal blog di cristiana è emerso.
Praticamente ci siamo fatti una quarantena nello stesso periodo?:)Mi fa molto piacere che stai bene e grazie a te per la costante vicinanza.Un abbraccio.
ti sembra una coincidenza casuale?
EliminaSpero tu possa uscirne presto
Un abbraccione