Qualche giorno fa abbiamo riascoltato la parabola dei due figli.
Quasi sempre viene commentata ponendo l'attenzione sulla misericordia del Padre che perdona il figlio ribelle e calma la gelosia del figlio fedele.
Nessuno affronta il tema più scandaloso del noto brano evangelico.
Nessuno dei due figli è felice.
Vivono in una casa in cui non gli manca niente; hanno un Padre buono che si prende cura di loro e tuttavia non sono felici.
Questo è il grande scandalo della parabola più famosa del vangelo.
Ed è anche il problema principale di ogni uomo.
Non riusciamo a vedere il bene che ci circonda.
E non siamo felici.
Abbiamo perso di vista tutte le cose che ci rendono felici: esse continuano ad esserci ma noi non siamo più capaci di vederle.
E' quello che succede ai lavoratori della vigna, che si lamentano con il padrone perché ha dato la stessa paga anche agli operai dell'ultima ora.
Non ci rendiamo conto che il tesoro non è la ricompensa o la parte di eredità che ci spetta.
Il vero tesoro sta nell'essere chiamati a lavorare nella vigna.
Il vero tesoro sta nell'essere stati invitati a diventare figli di questo Padre.
Il vero tesoro sta nell'essere stati invitati a diventare figli di questo Padre.
Una bellissima riflessione su questa parabola del Padre buono e misericordioso.
RispondiEliminaL’uomo, nonostante sia stato creato a immagine della Trinità, ha in sé i germi del male che se non vengono estirpati quotidianamente crescono a dismisura fino a dividere fratello da fratello, figlio, figli dal padre. Ciao Luigi e buona serata:)
sinforosa
grazie Sinforosa, per la presenza e la sensibilità!!!
EliminaUn abbraccio
Caro Luigi, post che non è facile dimenticare, complimenti.
RispondiEliminaCiao e buon inizio della settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
complimenti a te per la saggezza e la bontà caro Tomaso!!!
EliminaAbbiamo molte cose da imparare da te
Hai colto il problema essenziale, caro luigi: non riusciamo a vedere il bene intorno a noi, forse perchè ne abbiamo una nozione sbagliata e non ci rendiamo conto di quanto esso sia stato profuso per noi.
RispondiEliminaGrazie di cuore!!!.
grazie a te Annamaria!!!
EliminaA presto
Interessante. Era qualcosa alla quale non avevo mai pensato leggendo i Vangeli. Mi hai dato un ottimo spunto di riflessione, grazie!
RispondiEliminaBuona serata.
ci sono veri e propri tesori nascosti nel vangelo che bisognerebbe portare alla luce!!!
EliminaBuon fine settimana
Ciao Luigi. Posso condividere questa tua riflessione sul mio blog?
RispondiEliminaSenz'altro!!!
EliminaGrazie
Ciao Luigi. Grazie e grazie per la visitina alla mia isola. :)
EliminaLo posto subito.
Sai che sto assistendo ad una forma di arresa alla mancanza di sensibilità umana ,che non solo non avverte il significato della "vigna" ma tenta forse anche per questo a distruggerla .
RispondiEliminaQuale migliore insegnamento possiamo trarre da una vigna in distruzione ,non penso che piangersi addosso aiuti e che il pessimismo e l'arresa a questa insensibilità possano esserci utili.
Non bisogna perdere mai la meta anche con la consapevolezza dell' irraggiungibile ...
L.
il mondo ha sempre cercato di distruggere la vigna gioia mia, e ci proverà in ogni modo fino alla fine: il nostro compito è quello di difenderla per quanto ci è possibile.
RispondiEliminaAbbiamo il vantaggio di sapere già come andrà a finire: le porte degli inferi non prevarranno, ma quando il Figlio dell'uomo ritornerà, troverà la fede sulla terra?
Un bacio
Ciao Luigi,oggi ho trafficato spesso nel tuo blog :)Spero mi perdoni se ho condiviso questo tuo post citandoti..a presto.
Eliminadovrei solo ringraziarti per questo!!!
EliminaUn abbraccio