domenica 22 maggio 2011

la prima volta

La prima volta che ho manifestato i miei sentimenti ad una ragazza ho dato vita ad una scena veramente tragicomica.
Volevo dirle semplicemente: “io ti voglio bene” ! Ed invece per circa mezz’ora non fui capace di dire nient’altro che “vedi io…., il fatto è che io…., io….., io……”; niente, non mi veniva fuori la frase.
Era come se pronunciare quelle parole richiedesse una profonda trasformazione del mio carattere, cosa che non ero ancora in grado di affrontare: per pronunciarle dovevo uscire da me stesso e la cosa mi costava un’enorme fatica.
Ad un certo punto mi sembrò che la ragazza avesse compreso e, cercando di evitare quel sacrificio, le dissi che sicuramente lei aveva già capito quanto stavo per dirle, ma lei rispose di no, che non ne aveva la più pallida idea; in questi casi le donne - non ho mai capito se per ingenuità o per inconsapevole malizia - sanno essere a volte molto crudeli.
Alla fine, dopo grandi dolori di stomaco, riuscii a pronunciare la frase e l’effetto che ebbe fu davvero molto romantico: ricordo ancora gli occhi colmi di meraviglia della malcapitata che accolse le mie parole con vera sorpresa.
Sperimentai, allora, una sensazione strana: fu come se una volta pronunciata quella frase i miei sentimenti avessero perso quell’autenticità che avevano quando erano ancora nascosti dentro di me. Come se una volta tirate fuori le mie sensazioni esse già non mi appartenessero più.
Il cuore dell’uomo è veramente un mistero...

27 commenti:

  1. mmmmhhhh ... a tal proposito mi viene in mente Leopardi, non ovviamente per il suo pessimismo cosmico, ma perchè lui dopo aver tanto osannato la donna di cui era tanto innamorato, si rende conto di averla così tanto idealizzata da rifiutarla totalmente, come se il sentimento che aveva provato per lei, si fosse distrutto con un solo tocco di mano. Bè, io non ti dirò, vedrai che prima o poi ne troverai una per te :P perchè sono poco propensa a farlo, ma non perchè non te lo auguri :) E' che spesso ciò che noi pensiamo di chi ci piace, è così fomentato dalla nostra immaginazione, che a volte le parole e il dichiararsi rovina l'atto stesso dell'amore che proviamo, che esiste solo dentro la nostra testa. Tutto ciò è sia un bene che un male :)
    buona domenica

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  2. Ognuno ha i suoi tempi e i suoi modi. Il cuore come la mente sono misteri affascinanti ed è sempre interessante scoprire i risvolti che i sentimenti sono in grado di imporre loro. Buona domenica

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  3. @ Francesca: un tempo mi incuriosiva molto il pessimismo di questo poeta e la sua timidezza, che un pò ritrovavo in me stesso; sono passati poi tanti anni e io per fortuna sono cresciuto!!!
    Buona serata

    @ Marcello: hai ragione; la manifestazione dei sentimenti più intimi è frutto di una necessaria maturazione interiore.
    Buona domenica anche a te

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  4. Caro Luigi,
    una sensazione provata anche da me...
    ...credo che sia perchè l'azione che l'ha causata era inconsapevolmente da noi considerata una sorta di "messa in gioco di noi stessi", a prescindere dai reali sentimenti...
    ...un pò come dire che era l'"ansia da prestazione" a far da motore al tutto...poi, "a prestazione effettuata", e quindi a "sensi appagati", vediamo le cose nella loro realtà...che può corrispondere a gioia se il sentimento scatenante è vero (e ricambiato), o quasi una sorta di strana indifferenza se non lo è...

    Scusa il mio ragionamento contorto e a tratti apparentemente "a doppio senso"...
    ...spero mi resterai amico, eh eh eh !!!

    Un abbraccione !!!

    Maddy

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  5. è probabile che sia stato così Maddy: è come se mi fossi sentito improvvisamente svuotato dalla tensione che mi teneva alla corda!!!

    p.s. Non ti libererai così facilmente di me...

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  6. Il cuore umano è un mistero e,per ciascuno di noi,il più complicato da comprendere è il nostro.

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  7. Verissimo esempio.
    Mi collego anche anche al gusto del proibito... una cosa che non sia ha assume tutto un altro sapore...

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  8. ciao Luigi, la gioia delle cose o degli eventi tante volte sta nelle aspettative, immaginiamo e fantastastichiamo a nostro piacimento... piu' aspettiamo piu' ci sembrano grandiose, ma poi ci deludono,perche' la realta' e' sempre diversa dei sogni, non porsi miraggi, ci fa apprezzare di piu' quello che arriva di bello improvvisamente e spontaneamente, senza bisogno di tante parole o patemi d'animo, secondo me, ciao grazie buon inizio settimana rosa

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  9. @ Costantino: è proprio così amico mio; non finiremo mai di scoprirne la profondità!

    @ Eva: è vero; poi scopri che non ne valeva la pena!!!

    @ Rosa: sono d'accordo cara; è un pò il fascino che precede il possesso di un bene a lungo desiderato che poi non si rivela mai all'altezza delle aspettative!
    Buona settimana anche a te

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  10. Il cuore e la mente sono emisferi infiniti e le parole "ti voglio bene" escono dal cuore solo quando la mente non si mette di mezzo, il come e il quando dipende dalla situazione e dalla persona a cui si dece quel "ti voglio bene". io ad esempio ho delle amiche a cui lo dico molto spesso, senza neanche pensarci, talvolta ho paura che sia quasi detto in automatico, ma questa è probabilmente autocritica perchè alle mie amiche voglio bene sul serio. Tutto un altro effetto fa il "ti voglio bene" detto ai miei genitori o ai miei fratelli, quello è più raro ma molto intenso. Ma il più bel "ti voglio bene" è quello che ricevo dagli altri, si quello mi riempie davvero il cuore di gioia.
    Un abbraccio!!!!!!

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  11. Il cuore umano è sì un mistero Luigi. Comunque il tuo post mi ha fatto venire in mente un libro che ho appena finito di leggere Le notti Bianche di Dostoevskij. A volte dire ti voglio bene è sottovalutato...invece non deve essere così. Il bene è bene...è qualcosa veramente di estremamente prezioso.

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  12. @ Valentina: io credo che il processo di maturazione di una persona sia caratterizzato da questo continuo dialogo, a volte incontro/scontro, tra la mente e il cuore, tanto da poter infine affermare che proprio l'equilibrio tra queste facoltà evidenzia la crescita di un uomo!!!
    Un bacione

    @ Laura: hai ragione amica mia; non bisognerebbe mai utilizzare questa espressione con leggerezza!!!

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  13. "Come se una volta tirate fuori le mie sensazioni esse già non mi appartenessero più."
    Meglio dunque non farle certe affermazioni? :O)

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  14. Si Luigi è un mistero, è difficile anche riuscire a comunicare veramente ciò che è nel nostro interiore e condividerlo con gli altri... ma piano piano si impara... Un abbraccio!

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  15. mi vedo la scena,penso che la ragazza avesse capito,ma voleva sentirtelo dire,e,visto che eri in difficoltà,magari è stata un tantino cattivella.Forse,nel momento che sei riuscito,hai capito che non valeva proprio la pena,un caro saluto

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  16. @ Angelo Azzurro: ma io le volevo bene davvero; solo che eravamo dei ragazzini e per me era la prima volta e perciò le aspettative erano troppo grandi per essere confermate...

    @ Mirta: è vero amica mia; pian piano si impara!!!
    Un bacione

    @ Gabe: forse è andata proprio così graziella!
    Un salutone

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  17. Ecco perche' credo sia fondamentale dare sempre voce a cio' che proviamo, anche quando siamo frenati dalle nostre paure...
    Pensa a quanto tempo avresti inutilmente sprecato continuando a nascondere dei sentimenti rivelatisi poi infondati...
    Comunque hai ragione sul mistero rappresentato dal cuore dell'uomo...a volte oscuro, altre bellissimo...
    Un abbraccio.
    Dony

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  18. "Come se una volta tirate fuori le mie sensazioni esse già non mi appartenessero più."

    Verissimo!
    A me è successa una cosa straordinaria sabato pomeriggio.. ma è stata talmente bella che non mi va di scriverla perché so che appena la metterò su carta e la racconterò non la sentirò più mia!

    So che è giusto condividere questo mio momento e lo farò di sicuro, non posso tenerla per me.. Così me la gusto ancora qualche tempo e quando sentirò il momento di condividerla.. lo farò!

    Ciao Luigi... bella condivisione.. grazie!!

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  19. Mi è successo qualcosa di simile con l'uomo che molti anni dopo ho ritrovato e sposato. Eravamo ragazzini anche noi, era inverno. Facevamo lunghissime passeggiate sulla spiaggia parlando sempre ma senza mai sfiorarci, perchè lui non riusciva a trovare il coraggio di dichiararsi. Eravamo la barzelletta degli amici, ma che tenerezza! :)

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  20. Luigi, penso che a molti di noi sia successa la stessa cosa, soprattutto ai miei tempi nei quali non era facile dire ad una ragazza che l'amavi. A Venezia, appena uscivi con qualcuna tutti venivano a saperlo ed in modo particolare i suoi genitori.
    Ottimo il testo e bella la video che l'accompagna.

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  21. Che bella la scena che hai descritto... è bello saper ricordare e raccontare così bene la prima volta che si ha avuto il coraggio di dire "ti voglio bene". Mi sono emozionata leggendoti :-)

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  22. bel post!
    è vero la mente umana è strana e ci fa degli scherzi... ma queste cose accadevano da giovani... anche io ho vissuto una storia del genere... quanto mi è costato esternare quello che avevo dentro... è stato difficilissimo... ma la storia è durata per sei anni... poi tutto passa... le emozioni si affievoliscono... mi hai fatto tornare in mente ricordi che pensavo di aver cancellato...
    con le relazioni successive anche con mio marito non è stato più così difficile... ma nel periodo adolescenziale lo è stato ed anche tanto...

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  23. Che ricordo agrodolce... che forse tutti noi abbiamo dentro il cuore...

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  24. Io trovo che "dire" alcune cose risvegli, tutte le volte, delle emozioni bellissime. A patto che siano davvero vere. Che il cuore dell'uomo sia un mistero... concordo pienamente. Ciao Luigi :)

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  25. " un tempo mi incuriosiva molto il pessimismo di questo poeta e la sua timidezza, che un pò ritrovavo in me stesso; sono passati poi tanti anni e io per fortuna sono cresciuto!!!


    Ciao Luigi come stai?

    Non ricordavo questo post su cui dopo ti citerò una frase di Stephen King, facendo rispondere lui per me:)

    Comunque il commento tuo sopra mi ha particolarmente colpito ,mi chiedo oggi che sei "cresciuto" se rivedi ancora in Leopardi quel "pessimismo comico " o se appunto crescendo non fosse cambiata anche la tua visione?

    ***
    Le cose più importanti sono le più difficili da dire. Sono quelle di cui ci si vergogna, perché le parole le immiseriscono, le parole rimpiccioliscono cose che finché erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori. Ma è più di questo vero?. Le cose più importanti giacciono troppo vicine al punto dov'è sepolto il vostro cuore segreto, come segnali lasciati per ritrovare un tesoro che i vostri nemici sarebbero felicissimi di portare via . E potreste fare rivelazioni che vi costano per poi scoprire che la gente vi guarda strano, senza capire affatto quello che avete detto, senza capire perché vi sembrava tanto importante da piangere quasi mentre lo dicevate. Questa è la cosa peggiore secondo me, quando il segreto rimane chiuso dentro non
    per mancanza di uno che lo racconti, ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare.

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    1. la mia visione è cambiata parzialmente grazie anche al nostro comune amico che gli ha dedicato un libro.
      Il brano di Stephen King mi piace molto e lo trovo vero: sai che non ho mai letto niente di lui?
      Tu cosa mi consigli?

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